LunedìCinema - Cineforum 2017 | 2018
    

 CINEMA E ARCHITETTURA
La fonte meravigliosa (1949)


Dopo il 
romanzo di Ayn Rand non poteva mancare la trasposizione cinematografica di King Vidor
Nove anni separano le due opere con la Rand coinvolta direttamente nel progetto come sceneggiatrice. 
La trama è la medesima del libro, Howard Roark il protagonista è un giovane architetto dalle idee innovative e dal talento sconfinato, arroganza solo apparente quando è il lucido pensiero e la ferrea volontà a dettare un volere che non accetta compromessi o condizionamenti. Sarà contrastato dalla mediocrità di un potere flaccido ma ben organizzato e la battaglia sarà più ideologica che pratica. 
E’ anche la storia di Gail Wynand, ricco magnate della carta stampata, potente ma non abbastanza, del subdolo collettivista Ellsworth Toohey per il quale la massa è carne da calpestare e certo è la storia di Dominique Francon, donna ideale ed idealizzata che conquista ed è conquistata da Roark. 
La fonte meravigliosaLa fedeltà al romanzo è impressionante e d’altro canto la Rand pose il veto che nessuna variazione sarebbe stata fatta a sua insaputa sulla sceneggiatura. 
Le modifiche del resto sono funzionali e non mutano di una virgola i concetti di base. 
Per ovvie ragioni il romanzo non poteva essere sviluppato integralmente per il grande schermo quindi la storia più che essere adattata, è stata ampiamente sforbiciata e in questo penalizzata, perché a tratti i salti sono davvero ampi e senza il testo d’origine forse di difficile interpretazione. 
Si verifica anche una compressione temporale che aiuta la scelta dei tagli ma ciò che si svolge in circa vent’anni, qui pare ridotto a 4 o 5, indubbiamente pratico ma il respiro si accorcia non poco. 
Gary Cooper incarna alla perfezione Roark, fisicamente e nel fiero portamento per quanto, quasi cinquantenne, è  un po’ oltre il tempo massimo per un ruolo da trentenne. 

Vidor ha dalla sua l’incomparabile esperienza per un bianco e nero formidabile, dalla fotografia straordinaria per una architettura modernista e di modernisti, con fortissimi legami a Frank Lloyd Wright che nella pratica quindi e non solo nella suggestione, diviene a sua volta protagonista. 
Precisissimi movimenti di camera e idee interessanti per l’epoca, penalizzato il montaggio ma questo non è il film adatto per soluzioni veloci e del resto nemmeno il periodo lo era. 


da: https://ultimavisione.wordpress.com 


 
 

 

   Scheda film  

         La fonte meravigliosa
     
TITOLO ORIGINALE The Fountainhead  
PRODUZIONE USA  
ANNO 1949  
DURATA 114'   
COLORE B/N  
AUDIO Mono
 
RAPPORTO 1,37 : 1   
GENERE Drammatico  
REGIA King Vidor    

INTERPRETI E PERSONAGGI

  • Gary Cooper: Howard Roark
  • Patricia Neal: Dominique Francon
  • Raymond Massey: Gail Wynand
  • Kent Smith: Peter Keating
  • Robert Douglas: Ellsworth M. Toohey
  • Henry Hull: Henry Cameron
  • Ray Collins: Roger Enright
  • Moroni Olsen: presidente del C.d.A.
  • Jerome Cowan: Alvah Scarret
  • John Doucette: Gus Webb
  • Morris Ankrum: pubblico ministero
  • Thurston Hall: uomo d'affari alla festa
  • Paul Harvey: uomo d'affari dell'Opera
  • Creighton Hale: impiegato
 

DOPPIATORI
ITALIANI
 
  • Emilio Cigoli: Howard Roark
  • Franca Dominici: Dominique Francon
  • Mario Besesti: Gail Wynand
  • Augusto Marcacci: Peter Keating
  • Amilcare Pettinelli: Ellsworth M. Toohey
  • Cesare Polacco: Henry Cameron
  • Corrado Racca: Roger Enright
  • Giorgio Capecchi: presidente del C.d.A.
  • Mario Pisu: Alvah Scarret
  • Stefano Sibaldi: Gus Webb
  • Manlio Busoni: pubblico ministero
  • Olinto Cristina: uomo d'affari alla festa
  • Achille Majeroni: uomo d'affari dell'Opera
  • Vittorio Cramer: voce radiofonica
 
SOGGETTO Ayn Rand  
FOTOGRAFIA Robert Burks  
MONTAGGIO David Weisbart  
MUSICHE Max Steiner  
SCENOGRAFIA Edward Carrere