La Firma Cinema

Lunedì Cinema 2013 2014


Vedere, rivedere... non esistono vecchi film

Bentornati e bentrovati. O benvenuti, se e la prima volta che ci incontriamo. Eccoci al terzo anno di questo cineforum, piccola creatura che ho visto crescere e a cui ho visto il pubblico affezionarsi. Questo spazio virtuale è nato da una scommessa e da una ipotesi. La scommessa era quella che nell'Alto Garda abbiamo bisogno e voglia di cinema, di buon cinema e che la forza di questa passione fosse più forte di qualsiasi mancanza di sale.

L’ipotesi invece, mia ma non solo, è che non esistano film «vecchi». Jean-Luc Godard diceva che non diremmo mai di un libro che è «un vecchio libro» o di un Van Gogh che e «un vecchio quadro» ma che diciamo regolarmente «quello è un vecchio film», quasi i film fossero come il latte e avessero una data di scadenza. Secondo me esistono del film belli e dei film brutti. Ai massimo dei film classici e dei film moderni, ma non dei film «vecchi». Purtroppo il nostro tempo e, lasciatemelo dire, il nostro Bel Paese hanno la memoria corta. I tempi di distribuzione e di fruizione sono sempre più frenetici, un film ha una vita media di poche settimane nelle sale e di qualche passaggio nelle reti televisive. Questa primavera ho avuto una grande sorpresa, che conferma in parte la mia ipotesi. Una coraggiosa casa distributrice italiana, la Teodora Film ha ridistribuito nelle sale cinematografiche «To be or not to be» (Vogliamo vivere), un capolavoro di Ernst Lubitsch del 1942! Ed ha riscosso un successo tale da rimanere nelle sale per diverse settimane. In altri paesi europei questa è la regola: grandi classici (o piccole riscoperte) vengono regolarmente distribuite nelle sale, hanno successo e aiutano a preservare la memoria di un patrimonio cinematografico oramai ultracentenario Penso sempre, e lo dico spesso, che per trent’anni (diciamo a spanne 1945 - 1975) il cinema italiano è stato uno dei più grandi al mondo (se non «il più grande»), imitato invidiato e conteso da tutti i più grandi Festival cinematografici del pianeta. E di questo immenso patrimonio tantissimi italiani (e non solo tra i più giovani) non ne hanno né consapevolezza né conoscenza. Mi piacerebbe dunque, e il successo di questa iniziativa mi sembra confermarlo, che questo cineforum servisse anche a questo: vedere, rivedere, scoprire interi pezzi della nostra storia e del nostro recente passato. Un altro imperativo che ho tenuto bene in mente è che il cineforum non deve per forza essere un luogo noioso e pesante. Abbiamo tutti in mente la devastante e esilarante scena di «Fantozzi» in cui il capoufficio costringe i suoi impiegati ad assistere alla proiezione della «Corazzata Potëmkin»: purtroppo però questa è (era?) il luogo comune che si associa ai cineforum (e al film di Ejzenstejn!). La mia «utopia» invece è quella di un luogo allegro, in cui si ritrovino facce e volti amici, in cui ci sia un reale scambio di vedute tra chi mostra e chi vede, un luogo di resistenza alle brutture del reale ma anche una riflessione su questo reale e su questo tempo. Una riappropriazione della lentezza e della re-visone (perche le cose viste due volte si vedono, e apprezzano, meglio).
La signora del venerdì
Ed è per questa ragione che quest’anno il cineforum viene posto sotto l’egida dell’angelo custode Cary Grant (come lo scorso anno l'avevamo posto sotto quella delle commedie rosa di Bake Edwards). La grandezza di Cary Grant - dice un grande critico come Vieri Razzini - è quella di far sembrare tutto facile e leggero. La sua stessa recitazione sotto il segno dell’ironia e dell’eleganza sembra così naturale da risultare spontanea e quasi «improvvisata». In realtà l'arte di Cary Grant è l’arte di un finissimo cesellatore dei tempi comici: sa esattamente quando inserire una mimica o una battuta nel tessuto della scena. Il piccolo corpus di film di Cary Grant che presentiamo è circoscritto ad una delle sue innumerevoli sfaccettature di attore (quella comica appunto, tralasciando le parti molto più ambigue e oscure dei film di Hitchcock o quelle più sentimentali dei film della maturità). L’arco temporale in cui sono stati realizzati è molto breve e va dal 1937 del primo film («L’orribile verità» primo vero film in cui appare il «personaggio» Cary Grant) al 1940 di «Scandalo a Filadelfia», film a ridosso della guerra e con cui sembra terminarsi la «screwball comedy», la commedia «svitata» degli anni ’30 – ‘40.
Proseguiamo ad Arco con un ciclo dedicato alle figure femminili negli ultimi film di Werner Reiner Fassbinder: Maria Braun, Lili Marleen, Lola e Veronika Voss, splendidi personaggi che attraversano la Germania (e, allo stesso tempo, ne sono la metafora) del nazismo e del dopoguerra.
A Riva del Garda presentiamo un piccolo omaggio a Monica Vitti, una delle più brave e intelligenti attrici italiane, versatile (come nessun’altra delle sue colleghe) e duttile, capace di passare dalla drammaticità e intensità delle protagoniste dei film di Michelangelo Antonioni fino ad essere una dei capisaldi della commedia all'italiana degli anni ’60 e ‘70.
La donna che visse due volteA marzo faremo il ciclo forse più teorico di questa stagione dedicato ad uno dei capolavori assoluti della storia del cinema, «La donna che visse due volte» di Alfred Hitchcock (la «Gioconda del cinema» come è stato definito) e alla sua influenza, discendenza e ripresa nel cinema contemporaneo in un percorso che ne evidenzierà il ruolo di «matrice» e modello.
A conclusione un percorso, in collaborazione con il Conservatorio di Riva del Garda, dedicato a grandi figure dell’universo musicale classico e alle loro reinterpretazioni (a volte provocatorie) da parte di registi contemporanei.

Un grazie doveroso agli Assessori alla Cultura di Riva del Garda ed Arco, Flavia Brunelli e Massimiliano Floriani, che tanto appoggio e stima hanno dimostrato verso questo progetto, agli Uffici Cultura di entrambe le Amministrazioni che hanno accolto e reso attuabile questo cineforum e ai miei compagni di avventura Franco Delli Guanti, che cura la comunicazione e Gabriele Gobbini che segue la parte burocratica e di tesoreria. Ma soprattutto grazie al calore, la partecipazione e alla fedeltà di tutti voi.

Ludovico Maillet
Direttore artistico

  PROGRAMMA  2013 | 2014

    RIVA DEL GARDA - CARY GRANT E «LA COMMEDIA SVITATA»
 
  04 novembre  L'orribile verità (1937) di Leo McCarey
  11 novembre Susanna (1938) di Howard Hawks  
  18 novembre La signora del venerdì (1940) di Howard Hawks  
  25 novembre Scandalo a Filadelfia (1940) di George Cukor  
       
    ARCO - LE DONNE DI FASSBINDER  
  13 gennaio Il matrimonio di Maria Braun (1979)  
  20 gennaio Lili Marleen (1980)  
  27 gennaio Lola (1981)  
  03 febbraio Veronika Voss (1982)  
       
    RIVA DEL GARDA - MONICA VITTI TRA DRAMMA E COMMEDIA  
  10 febbraio L'avventura (1960) di Michelangelo Antonioni  
  17 febbraio La ragazza con la pistola (1968) di Mario Monicelli  
  24 febbraio L'eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni  
  03 marzo L'anatra all'arancia (1975) di Luciano Salce  
       
    ARCO - L'ORIGINALE E LE COPIE  
  10 marzo La donna che visse due volte (1958) di Alfred Hitchcok  
  17 marzo Body Double - Omicidio a luci rosse (1984) di Brian De Palma  
  24 marzo L'esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam  
  31 marzo Mulholland Drive (2001) di David Lynch  
       
    RIVA DEL GARDA - MUSICA, MAESTRO!  
  07 aprile L'altra faccia dell'amore (1970) di Ken Russel  
  14 aprile Tutte le mattine del mondo (1991) di Alain Corneau  
  05 maggio La perdizione (1974) di Ken Russel  
  12 maggio Rossini! Rossini! (1991) di Mario Monicelli  

  

Comune di Riva del Garda

Comune di Riva del Garda

       
Comune di Arco 

 Comune di Arco

Inizio proiezioni ore 21.00

Riva del Garda - Auditorium del Conservatorio
Arco - Palazzo dei Panni

Il programma può subire variazioni
 

Federazione Italiana Cineforum


CONSERVATORIO DI MUSICA F.A. BOMPORTI TRENTO

SEDE DI RIVA DEL GARDA 

Ingresso con tessera FIC
euro 8.00 valida per l'intera stagione
euro 5.00 per gli studenti fino a 25 anni
Il tesseramento è possibile anche la sera delle proiezioni prima dell'ingresso in sala

 
Servizio AltoGardaCultura 
Per informazioni:
Servizio AltoGardaCultura
sede di Arco | 0464 583619
sede di Riva del Garda | 0464 573918
www.altogardacultura.it
     

 

Rassegna stampa: 

Il cinema di qualità a Riva e Arco
Al cineforum c'è Cary Grant
Alto Garda Cultura e centro La Firma, torna il cineforum