LunedìCinemaCineforum 2018 -2019
    

«LIBERI DA DENTRO» - BIBLIOTECA RIVA DEL GARDA
Mery per sempre (1989)

 

Al riformatorio Malaspina di Palermo il degrado e la disperazione sono le uniche realtà con cui ci si confronta, e ci si scontra, quotidianamente. Solo contro tutti, il professor Marco Terzi cercherà di conquistare la fiducia di un gruppo di ragazzi dal passato tragico e turbolento e d’infondere in loro un barlume di speranza e d’umanità.

Basato sull'omonimo romanzo di Aurelio Grimaldi, Mery per sempre di Marco Risi offre uno spaccato di vita all'interno di un’istituzione carceraria minorile e punta il dito accusatorio su una società perennemente assente e inadeguata ad espletare il proprio ruolo (ri)educativo e formativo. Imbrigliati in una subcultura delinquenziale di stampo mafioso, i giovani reclusi sono al tempo stesso fautori e vittime di un’ineluttabile spirale omertosa che li avvolge e li travolge verso l’abisso morale, etico ed esistenziale. Complici di tale brutalità e squallore sono le altrettanto criminose ed a volte ingiustificate imposizioni comportamentali e gerarchiche all'interno di un riformatorio che mira alla completa privazione di ogni forma di libertà e solidarietà tra i detenuti.

Mery per sempre (1989) di Marco RisiVoce fuori dal coro, il professor Marco Terzi incarna quel grido d’indignazione verso il muro di gomma che permea l’intera struttura carceraria, ma non solo, e s’impegna ad offrire uno spiraglio di riscatto per mezzo della più sincera e sentita comprensione. Avvalendosi di ambientazioni autentiche e di un taglio registico di matrice neorealista, Risi sapientemente alterna attori professionisti e non al mero scopo di far trasparire quell'ineffabile codice sull'omertà che tanto condiziona i pensieri e le azioni dei giovani protagonisti.
Allo stesso modo, il cineasta milanese non disdegna registri e stilemi tipici del melodramma nel delineare e sottolineare la drammaticità e la tensione emotiva che scaturiscono da alcuni aspetti di vita vissuta, tra i quali spiccano la morte di un giovane ex carcerato durante una rapina e la toccante odissea di (auto)accettazione e (re)inserimento in società della giovane transessuale Mery.

Lo stesso finale denso di significato e foriero di una qualche speranza fa intravvedere una tenue consapevolezza in un destino migliore e una riconsiderazione delle regole etiche e morali all'interno del riformatorio. Tuttavia, ciò che attende questi ragazzi al di fuori delle mura carcerarie è assai più duro e spietato della vita da reclusi. L’incontro scontro con un mondo fatto di povertà e silenzi è difficile da debellare e ci sarà sempre un cliente fuori e in attesa di Mery.

di Giulio Giusti
Da:
http://www.mediacritica.it 


 
 

 

   Scheda 

         Mery per sempre (1989) di Marco Risi
     
PRODUZIONE Italia   
ANNO 1989  
DURATA 102'   
GENERE Drammatico   
REGIA Marco Risi     

INTERPRETI E PERSONAGGI


Michele Placido: Marco Terzi
Claudio Amendola: Pietro Giancona
Francesco Benigno: Natale Sperandeo
Alessandra Di Sanzo: Mario "Mery" Libassi
Tony Sperandeo: Turris, guardia carceraria
Giovanni Alamia: Marra, guardia carceraria
Roberto Mariano: Antonio Patanè
Maurizio Prollo: Claudio Catalano
Luigi Maria Burruano: Franco D'Annino "il Cliente"
Filippo Genzardi: Matteo Mondello
Alfredo Li Bassi: Carmelo Vella
Salvatore Termini: Giovanni Trapani, "King Kong"
Andrea De Luca: Alessandro, ragazzo carcerato
Gianluca Favilla: Direttore del riformatorio
Aurora Quattrocchi: Madre di Mery
Marco Crisafulli: Davide Varelli
Carlo Berretta: Salvatore Sperandeo
Pippo Augusta: Padre di Mery

 
SOGGETTO Aurelio Grimaldi  
SCENEGGIATURA Aurelio Grimaldi, Sandro Petraglia, Stefano Rulli   
FOTOGRAFIA Mauro Marchetti  
MONTAGGIO Claudio Di Mauro  
MUSICHE Giancarlo Bigazzi   
COSTUMI Roberta Guidi Di Bagno