LunedìCinema Cineforum 2022 | 2023
  

60 ANNI SENZA MARILYN
Gli spostati (USA 1961)
 

È innegabile. Gli spostati di John Huston del 1961, sembra venuto per consacrare una serie di verità che vanno dalla condizione dell’America di quei tempi, conseguenza di una non più controllabile e radicale mutazione epocale, fino alle raggiunte alte qualità di attrice di Marilyn Monroe.
I bellissimi e astratti titoli di testa riflettono la nettezza del bianco e nero nel quale il film è girato e rimandano ad una chiara iconografia grafica anni 60, quella che letteralmente, molti anni dopo, avremmo considerato, confinante con forme d’arte in rapida evoluzione.
The misfits, il titolo originale, rimanda, invece, alla condizione in cui i protagonisti si trovano e se in italiano Gli spostati rimane un titolo, tutto sommato, accettabile, il più aderente disadatti, tradurrebbe ancora meglio quella inquietudine che non trova baricentro stabile e che tutti i personaggi della piece di Arthur Miller, compresa l’anziana e svagata Isabelle, vivono e il cui malessere sembra doversi riconoscere in tutto il Paese.

Il racconto è fondato su un triangolo e poi quadrilatero amoroso con al centro la bella Roslyn, una ancora giovane, ma consapevolmente matura Marilyn Monroe, all’apice della sua luminosa avvenenza. Lei è appena divorziata, conosce del tutto incidentalmente Guido, Eli Wallach anche qui ambiguo e quindi mutevole, e il suo amico Gay, un roccioso Clark Gable, che di mestiere fa il cow boy. Isabel (Thelma Ritter) la vicina di casa di Roslyn pluridivorziata non sa resistere al fascino maschile e spinge Roslyn ad accettare un breve soggiorno nella casa in montagna di Guido. Questi suggerisce la possibilità di catturare cavalli per fare un po’ di soldi. Viene arruolato al gruppo anche Pierce (Montgomery Clift) e anche lui, come gli altri, si innamorerà di Roslyn. In un finale concitato che profila una incipiente venatura ecologica, Gay e Roslyn proveranno a vivere la loro storia d’amore.

https://www.sentieriselvaggi.it/

 

   Scheda 

     
     
   
Titolo originale The Misfits
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1961
Durata 124 min
Dati tecnici B/N
rapporto: 1,66:1
Genere drammatico
Regia John Huston
Soggetto Arthur Miller
Sceneggiatura Arthur Miller
Produttore Frank E. Taylor per Seven Arts Production
Distribuzione in italiano Dear
Fotografia Russell Metty
Montaggio George Tomasini
Musiche Alex North
Scenografia Stephen B. Grimes, Bill Newberry

Frank R. McKelvy (arredatore)

Costumi Jean Louis guardaroba Miss Monroe

Dorothy Jeakins costumista: Marilyn Monroe (non accreditato)

Interpreti e personaggi
  • Marilyn Monroe: Roslyn Tabor
  • Clark Gable: Gaylord Langland
  • Montgomery Clift: Perce Howland
  • Eli Wallach: Guido
  • Estelle Winwood: Mrs. Murphy
  • Thelma Ritter: Isabelle
  • Kevin McCarthy: Raymond Tabor

Gli spostati
 
       


 

 
 
 

 

 LunedìCinema Cineforum 2022 | 2023
  

60 ANNI SENZA MARILYN
Fermata d'autobus (USA 1956)
 

Un cowboy arriva in città per partecipare a un rodeo, lo accompagna un vecchio amico. In un locale vede cantare Marilyn e cade letteralmente innamorato. La corteggia alla sua maniera, rude e infantile, e lei ne è spaventata. La mette a viva forza su un torpedone per portarsela al suo ranch. A nulla valgono le prediche del vecchio saggio. Il torpedone si ferma per i rifornimenti e l'autista, che ha assistito alla vicenda, dà una sonora lezione al cowboy, che alla fine si convince che non si può costringere la gente a fare una cosa che non vuole fare. Ma proprio allora la ragazza si rende conto che a suo modo il cowboy le vuole bene e che lei stessa prova qualcosa di particolare. I due, innamoratissimi, salgono sull'autobus per il ranch. Il vecchio amico, a quel punto, preferisce lasciarli soli.

Film perfetto, fondamentale nel suo genere, senza contare che è la più completa ed efficace rappresentazione di Marilyn Monroe. In nessun altro film infatti la diva, trentenne, esprimeva meglio se stessa. In 
Quando la moglie è in vacanza forse era più bella, in A qualcuno piace caldo più brava, ma qui era ironica, attrice vera, e magnetica, e non erano casuali certi riferimenti alla sua vita privata e certe precise battute: "Gli uomini si sono interessati a me da quando avevo tredici anni", dice alla sua amica e sappiamo che per Norma Jean era stato proprio così. Il film è un insieme felice di tanti ingredienti che compongono, appunto, il capolavoro del genere col valore aggiunto della vedibilità perpetua. Anche la voglia matta di "Cherie", la protagonista, di andare a Hollywood e avere successo era semplicemente quella di Marilyn, che aveva avuto successo dolorosamente, arrivando a compromettere tanti equilibri. Autobiografica è anche la paura di essere amata. Per il resto tutto funziona, dall'esordiente Don Murray al bravo caratterista Arthur O'Connell, alla regia del "teatrale" Logan.

https://www.mymovies.it


 

   Scheda 

     
     
   
Titolo originale Bus Stop
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1956
Durata 96 min
Genere commedia
Regia Joshua Logan
Sceneggiatura George Axelrod
William Inge
Fotografia Milton Krasner
Musiche Alfred Newman, Cyril J. Mockridge
Interpreti e personaggi
  • Marilyn Monroe: Chérie
  • Don Murray: Beauregard "Bo" Ducker
  • Arthur O'Connell: Virgilio Blessing
  • Betty Field: Grace
  • Eileen Heckart: Vera
  • Robert Bray: Carl
  • Hope Lange: Elma
  • Hans Conried: fotografo di "Life"
  • Casey Adams: reporter di "Life"
  • Henry Slate: manager del "Drago Blu"

Fermata d'autobus