L'avventura

Durante una sosta su un isolotto deserto una giovane donna scompare misteriosamente. Con una delle sue amiche il suo amante architetto percorre la Sicilia alla sua ricerca, ma finiscono per dimenticarla. Un giallo alla rovescia, non soltanto per la scomparsa di Anna, data e non spiegata, ma per i meccanismi narrativi che tendono alla dispersione, alla dilatazione, alla lentezza.

L'avventuraLe psicologie rarefatte dei personaggi lasciano il posto agli eventi, alla scoperta delle cose, delle atmosfere, del paesaggio (da Lisca Bianca al barocco di Noto) che è «una componente - scrive il regista - non solo indispensabile, ma quasi preminente» e simboleggia il vuoto strutturale e indistinto dove «nulla di ciò che viene detto, raccontato o visto, è vero e verificabile».

Il film, girato in cinque mesi di travagliate riprese, venne portato a termine soltanto attraverso il subentro del produttore Cino Del Duca.

Splendida la fotografia in bianco e nero di Aldo Scavarda. Premio speciale della giuria, Fipresci e Jeune Critique a Cannes e Nastro d'argento 1961 alla musica di Giovanni Fusco. Ha vinto premi anche al Festival di Salonicco, Vancouver e dei critici di New York e Parigi.

«L'avventura» venne denunciato per oscenità e offesa al pudore dalla Procura di Mlilano che ordinò l'oscuramento di ben cinque scene incriminate.

 

REGIA       Michelangelo Antonioni 
INTERPRETI   Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari, Renzo Ricci, Dominique Blancha
TITOLO ORIGINALE   L'avventura
GENERE   Drammatico
DURATA   140', bianco e nero
PRODUZIONE   Italia
ANNO   1960

 

Lola

Lola è l'attrazione di un bordello di provincia il cui padrone è il ricco costruttore Schuckert. Seduce un incorruttibile funzionario, lo sposa e rileva il bordello.
Sceneggiato dagli stessi autori del «Matrimonio di Maria Braun», Peter Maertesheimer e Pea Froelich, Lola ne costituisce un ideale continuazione. Anche qui il personaggio femminile della protagonista assurge a simbolo dell'intera Germania degli anni '50.
LolaIl film è diviso in due in un continuo parallelo tra la vita pubblica alla luce del sole e la vita notturna del bordello: il padrone di entrambi i mondi rimane Schuckert, costruttore di giorno e proprietario del bordello di notte.

La lezione è semplice ed è, tutto sommato, quella di sempre in Fassbinder: sesso e denaro determinano, in rapporto tra loro, la vita degli uomini. Ma è detta con un tono nuovo, brillante e - per la prima volta - divertente.

«Diciassette anni di cinema - scrive Serge Daney - per rendere familiare (anche a noi) quella Germania del dopoguerra. Perché cominciassimo a sentirci (un po') a casa. Per avere, film dopo film, il piacere di identificare il mobilio degli anni '50, i tailleur sobri, le abitudini piccolo-borghesi, l'erotismo dei corpi troppo nutriti, uno stile d'illuminazione, una canzone e soprattutto gli attori e la troupe. Perché bisognava inventare anche la troupe che, da sola, avrebbe ricostruito una Germania completa, quotidiana e, a suo modo, fotogenica. Nessuno ci è riuscito meglio».

Altra stupenda interprete del mondo del regista, Anna Sukowa, reduce dallo sceneggiato (diretto dallo stesso Fassbinder) «Berlin Alexanderplaz», qui in una delle sue prove più convincenti.

 

REGIA       Rainer Werner Fassbinder
INTERPRETI   Mario Adort, Barbara Sukowa, Armin Mueller-Stahl, Udo Kier
TITOLO ORIGINALE   Lola
GENERE   Drammatico
DURATA   115', colore
PRODUZIONE   Germania
ANNO   1981

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