11  > 28 agosto 2023


Giuseppe Rumerio

 

Momenti

 

 

 

 Giuseppe Rumerio - Momenti

Inaugurazione sabato 12 agosto 2023
Presentazione di Nicoletta Tamanini
 

 

È davvero diffìcile per un figlio della grande scultura ladina trovare un linguaggio espressivo originale e personale che identifichi e connoti le proprie opere tra le numerose, valide creazioni che scaturiscono dall’inesauribile fantasia dello scalpello gardenese. Giuseppe Rumerio è riuscito in questo intento per lui ancora più difficile da raggiungere essendosi egli occupato, per lunghi anni e con particolare successo, di un’attività scultorea di tipo tradizionale. Una produzione a tematica prevalentemente sacra o con delle tipologie figurative ben connotate e stigmatizzate che, pur realizzate con la tecnica e la maniacale cura del dettaglio che contraddistinguono la produzione ladina, non esulano dall’ambito di una produzione che, pur di altissima qualità e particolarmente amata e apprezzata in tutto il mondo, rimane circoscritta ad un artigianato di ottima fattura. Lo scultore di Ortisei da una decina di anni ha invece intrapreso una strada nuova e personale pur rimanendo strettamente legato ad un linguaggio di tipo figurativo e ad una tematica naturalistica. Amante da sempre e profondo conoscitore della flora e fauna della sua valle, Rumerio, coniugando l’eccellente tecnica esecutiva acquisita nei lunghi anni di lavoro come scultore artigiano con l’occhio di un osservatore attento e il guizzo poetico di un animo sempre fanciullo, crea infatti delle vere e proprie opere d’arte che nulla hanno da invidiare alle sculture dei grandi maestri del passato. Nel suo atelier che ricorda lo studio di uno scultore ottocentesco, l’artista definisce ogni dettaglio del soggetto da rappresentare, prevalentemente animali della fauna dolomitica, ne studia ogni particolare anatomico, ogni postura, ne indaga con certosina pazienza abitudini e atteggiamenti. Quindi, entrato nello spirito del soggetto da rappresentare, egli realizza un accurato progetto grafico dell’opera plasmando successivamente un modellino in creta della scultura. Infine, selezionato il legno adatto ad ogni creazione, la fase scultorea vera e propria in cui l’artista immortala l’essenza, quasi lo spirito vitale, dei suoi amati animali. Coniugando inoltre in modo particolarmente efficace incredibili vette di virtuosismo tecnico ad una estrema attenzione per la plasticità e il dinamismo delle creature rappresentate, soprattutto nei grandi gruppi scultorei, Giuseppe Rumerio cattura “l’attimo fuggente”, quell’attimo magico che immortala situazioni o scene donando, per un attimo, appunto, il soffio della vita alla scultura.
Nicoletta Tamanini

 
Giuseppe Rumerio nasce a Citiglio sul Lago Maggiore ma vive da molti decenni a Ortisei, la splendida località della Val Gardena che diede i natali all’amata madre e ove ora ha sede anche il suo atelier. Diplomato Maestro artigiano, Rumerio ha reso una passione giovanile coltivata con naturale talento la sua attività lavorativa dirigendo, fino ad alcuni anni fa, un avviato laboratorio di scultura prevalentemente a tema sacro in cui erano presenti numerosi collaboratori e apprendisti. Quindi la decisione Hi lasciare la produzione scultorea di soggetto religioso che ha reso la valle ladina celebre in tutto il mondo, per dedicarsi ad un percorso più originale e creativo in cui il personale amore per la natura e l’abilità tecnica acquisita nei lunghi anni di lavoro e insegnamento potessero trovare un eccellente punto d’incontro. Iniziano così, una decina di anni orsono, le prime composizioni ispirate alla fauna alpina, poi le opere dedicate ai singoli animali da lui particolarmente osservati e studiati, quindi i grandi gruppi scultorei che lo hanno reso celebre in Italia e all’estero. Esperto nella lavorazione di tutte le varietà di legno, in questa sua veste non più di artigiano ma d’artista, Giuseppe Rumerio si cimenta, con successo, anche nella lavorazione di altri materiali tra cui il bronzo.

Presente con le sue opere in numerose mostre collettive in Italia (2005 a Milano, 2007 a Lonigo (VI), 2006 a Torino, 2008 Abano Terme (PD), 2022 Fiera di Primiero) e all’estero (2000 esposizione presso la Rollins Gallery a Vail - Colorado, USA, 2001 esposizione presso la Galleria Louvre des Antiquires a Parigi, 2002 esposizione a Dubai, 2004 mostra alla “SouthEastern Wildlife Exposition” in Charleston - South Carolina, USA, 2021 esposizione “Art Animalier” a Parigi), Giuseppe Rumerio ha sempre riscontrato particolare successo di pubblico e critica soprattutto nelle sue esposizioni personali tra cui ricordiamo, nel 2011, “Il fascino della natura” ad Albenga (SV) e, nel 2017, l’apprezzata mostra proposta al “Tublà da Nives” a Selva di Val Gardena.
Nel novembre 2023, su invito, sarà presente con alcune opere nel Qatar in un’esposizione collettiva ove saranno presentate sculture realizzate da una quarantina di artisti accuratamente selezionati e provenienti da ogni parte del mondo.

  

   
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale
Riva del Garda (TN)


14 > 28 agosto 2023
Tutti i giorni 09.00 > 12.30  -  13.30 > 18.30

Ingresso libero



Inaugurazione sabato 12 agosto 2023 ore 18.00

  Giuseppe Rumerio 
   
   
 

 

Alcune immagini delle opere esposte e dell'inaugurazione

  

 

 

 

19 giugno  > 2 luglio 2023

Guidi, il poeta della luce
Omaggio a Virgilio Giuidi

 

 

 Guidi, il poeta della ljce

 Inaugurazione sabato 24 giugno 2023, ore 18.00.  
Presentazione di Nicoletta Tamanini 

Con questo omaggio a Virgilio Guidi il Centro culturale "La Firma" di Riva del Garda, associazione che dal 1991 opera nel territorio dell'Alto Garda promuovendo la creatività artistica nelle sue molteplici forme, si conferma vero centro di eccellenza per iniziative di particolare lungimiranza, spessore e pregio. 
E' importante ricordare infatti che alla mostra "Geometrìe di luce" proposta da "La Firma" in Galleria Civica Craffonara durante l'estate 2021 e interamente dedicata ad una della personalità più schive e complesse dell'astrazione a Venezia negli anni '50, Saverio Rampin, ha fatto seguito la più completa e curata retrospettiva a lui dedicata "Tempo, spazio, luce opere 1955 - 1991" ospitata presso il Museo degli Eremitani di Padova a fine 2023. Nell'autunno 2022 l'Associazione rivana ha poi organizzato un'ampia collettiva dedicata a grandi interpreti dello Spazialismo veneziano tra cui Virgilio Guidi, Bruna Gasparini, Ennio Finzi, Luciano Gaspari, Saverio Rampin, Gino Morandis, Vinicio Vianello, Tancredi e Edmondo Bacci, artista, quest'ultimo, a cui la celebre Collezione Peggy Guggenheim presenta in questo periodo, e fino al 18 settembre 2023, nella città lagunare "L'energia della luce", la prima e più esaustiva personale dedicata all'artista veneziano.
Virgilio GuidiLa mostra rivana dedicata al grande Virgilio Guidi allestita presso gli spazi espositivi della Galleria Craffonara segue invece l'ampia, apprezzata e visitata esposizione "Omaggio a Virgilio Guidi, con uno sguardo alla Collezione Sonino" tenutasi da settembre 2021 a gennaio 2022 in alcuni luoghi simbolo dell'arte veneziana, la Fondazione Bevilacqua La Masa San Marco, Palazzo Tito e la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro e curata dai più importanti studiosi di Guidi ossia Stefano Cecchetto, Giovanni Granzotto e Dino Marangon in collaborazione con molti altri critici d'arte.
Un legame quindi che tramite la luce, l'acqua e l'arte unisce in un virtuale abbraccio la terra veneta, in specifico la splendida città di San Marco, con l'antico centro lacustre trentino.
Di Virgilio Guidi, divenuto il pittore di Venezia per eccellenza del Novecento, l'esposizione rivana propone, in un percorso di particolare fascino e suggestione, circa una trentina di opere. I dipinti, oli su tela e tempere su carta, sono stati accuratamente selezionati per delineare un determinato periodo creativo, dalla seconda metà degli anni '50 in poi, dello straordinario, curioso e originale percorso dell'artista, nato a Roma nel 1891, ma veneziano d'animo e d'adozione.
Interprete con le sue indimenticabili marine della sottile, ineffabile poesia sottesa alla dialettica spazio - luce - colore, Guidi realizzò opere in cui la tavolozza, alleggerendosi e schiarendosi sempre più fino a far scomparire le ombre dal dipinto, dà corpo a percezioni visive oniriche e trasfigurate in cui figure e contorni, divenendo sempre più evanescenti, si dissolvono nelle nebbie lagunari. L'artista indagò a lungo e profondamente il tema dell'articolato rapporto tra spazio, luce e colore giungendo a soluzioni pittorico-estetiche del tutto originali e innovative mediante un linguaggio astratto, inizialmente espressionista, poi geometrico, che lo indussero ad avvicinarsi e di seguito aderire, al Movimento Spaziale di Lucio Fontana di cui Virgilio Guidi firmò, negli anni '50, anche i vari Manifesti.
Pittore, ma anche poeta e saggista, Guidi affrontò nella sua lunga vita artistica (attivo fin all'ultimo, scomparve a Venezia nel 1984 a quasi 93 anni), pur riprendendo più volte la tematica delle Marine in chiave astratta, anche altri cicli tematici tra cui le Architetture cosmiche, i Grandi Occhi, i Grandi Alberi e le varie tipologie di Figure di cui in mostra sono presenti alcuni significativi dipinti.
Nicoletta Tamanini

 

Virgilio Guidi nasce a Roma nel 1891. Nel 1911, dopo aver fatto pratica di pittura dal restauratore Giovanni Capranesi, si iscrive all’Accademia di Belle Arti seguendo i corsi di Aristide Sartorio. Nel 1915 è invitato alla mostra della Secessione Romana e ad altre esposizioni; fa la conoscenza di Armando Spadini del quale, nel 1925, prenderà lo studio “L’Uccelliera” a Villa Borghese.
Dal 1920 inizia a d esporre alla Biennale veneziana e a quella del 1924 ottiene un grande successo con l’opera II tram. Sette anni più tardi ottiene la cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui ha occasione di frequentare il poeta Vincenzo Caldarelli. L’ambiente veneziano gli si rivela però subito ostile e la persistenza di tale atteggiamento lo indurrà a trasferirsi a Bologna nel 1935. Nel 1948 partecipa alla XXIV Biennale di Venezia esponendo un’importante serie di “Figure nello spazio”. Nel 1954 lo stesso Ente gli dedica una mostra antologica. Su invito dell’Assessorato alla Cultura e delle Belle Arti di Venezia, nel 1962, allestisce una “personale” nella sala Napoleonica. Nel 1964 è presente alla XXXII Biennale veneziana. Nel 1976 tiene una mostra antologica a Villa Malpensata a Lugano. Nel 1980 presenta un’antologica alla Casa Da Noal a Treviso, curata da Giovanni Carandente.
Dona al Comune di Venezia 80 (attualmente ridotte a 69) dipinti, compresi tra il 1950 e il 1975. Con questa raccolta di opere sceltissime si inaugura a Palazzo Fortuny il Museo Guidi. L’anno successivo a Firenze gli viene attribuito il prestigioso riconoscimento del Premio San Luca. Celebra a Venezia i novant’anni con un convegno della Fondazione Cini, all’isola di San Giorgio. Nel 1982 una delegazione del consiglio regionale della Lombardia gli consegna una targa di riconoscimento per la donazione alla Pinacoteca di San Donato Milanese. Inizia, sotto la direzione di Giuseppe Mazzariol, la ricerca sui Corpus dell’opera pittorica guidiana. Il Maestro collabora all’impostazione dell’archivio e alla catalogazione dei propri dipinti. Muore nel 1984 a Venezia.

 

  

   
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale
Riva del Garda (TN)


19 giugno  > 2 luglio 2023
Tutti i giorni 09.00 > 12.30  -  13.30 > 18.30

Ingresso libero



Inaugurazione sabato 24 giugno 2023 ore 18.00

  Virgilio Guidi 
   
   
 

 

Alcune immagini delle opere esposte e dell'inaugurazione

  

 

 

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