Vedere il mondo / Vedere mondi


Vedere il mondo/Vedere mondi - Was Here

La fotografia di Paolo Parma

24 settembre - 9 ottobre 2011


 locandina Paolo Parma

Inaugurata sabato 24 settembre, prosegue fino al 9 ottobre nelle sale della galleria civica «Craffonara» la doppia esposizione delle mostre «Vedere il mondo, vedere mondi» e «Was Here» del fotografo veronese Paolo Parma, organizzata dal centro culturale «La Firma» con il patrocinio del comune di Riva del Garda e la collaborazione di Agraria Riva del Garda. All'esposizione è affiancato un piccolo cineforum (tre pellicole sul tema della fotografia, il 26 settembre e il 3 e il 10 ottobre all'auditorium del Conservatorio) e – domenica 9 ottobre – un percorso verbale e letture di Luca Bragaja. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.

     La fotografia di Paolo Parma

 

La fotografia di Paolo Parma - scrive il critico Luigi Meneghelli - sembra in apparenza registrare in maniera scrupolosa ed ossessiva quanto si manifesta davanti all'obiettivo. In realtà, non mira a confermare ciò che è oggettivo e ad intensificare l’esperienza del conosciuto, quanto a rendere tutto conoscibile, a far del visibile un’ipotesi, del vero un qualcosa di potenziale. Non fissa solo il caos della realtà, inquadrandolo e bloccandolo, ma pietrifica anche ciò che è immateriale, come l’ombra. Anzi, proprio al lato oscuro, indifferenziato delle cose (o degli esseri) viene data una tale attenzione, che gli elementi tangibili danno l’impressione di regredire in secondo piano. E’ come se l’indeterminato trascinasse nella propria inafferrabilità percettiva anche ciò che è chiaramente definito. Fino al punto estremo di illuderci, attraverso l’artificio fotografico, che è l’immagine a guardarci, a farci segno, a farci vedere.

Parma si limita a rivelare momenti (cose, paesaggi, situazioni) in apparenza casuali, il cui senso non è tanto mostrato, quanto suggerito. Le sue fotografie si offrono così come saggi fotografici ed emanano elusività, ironia, paradosso. Gli stessi tagli o inquadrature, simili a “frame” cinematografici, non aprono la veduta, casomai la frammentano, la moltiplicano, la disperdono. Tutto diventa incommensurabile, incollocabile e l’unica cosa che si evidenzia è che l’occhio è lì fisso, in uno spazio chiuso, a tentare invano di “raccogliere” la diffusione del cosmo, quasi come se l’impedimento alla vista diventasse il soggetto della foto o come se “il davanti” (il primo sguardo) inibisse la possibilità di vedere il dietro. Lo sguardo si trova smarrito, posto di fronte contemporaneamente a più dimensioni, a più strati delle cose. E l’assenza, l’orma, l’ombra sono paradossalmente più evidenti delle cose che scontornano, o meglio è il vuoto che “sorregge la pretesa positività degli oggetti”. Non un mondo all'incontrario, ma un mondo che non conosce fissazione, stabilità, confini.

Riva del Garda, 26 settembre 2011
Uff.stampa

"Indago luoghi a me “vicini” a cui non presto normalmente attenzione, mi prendo il tempo e il silenzio per ascoltarli per la prima volta. In questo stato di sospensione e attesa ritrovo le mie tracce e quelle di altri con le mie. Si crea un’intimità. Nuovi paesaggi si disvelano assieme ad architetture improbabili di inattesa dignità e bellezza." (Paolo Parma)



 Alcuni momenti dell'inaugurazione della mostra: 


 

LUCA BRAGAJA COMMENTA LA SERIE FOTOGRAFICA “WAS HERE” DI PAOLO PARMA 
Una stanza in penombra, dove la luce dell’alba filtra per tende arancio e i vestiti stanno abbandonati su una sedia, su un letto. Un faro come una luna che getta una luce dorata sulle pareti ai piedi di una scala, in un seminterrato. Un quadro elettrico bruciato che si staglia come una bandiera, un intonaco scrostato in figure fantastiche, tubature e graffi. 
La voce di Luca Bragaja racconta e commenta il tempo di una nuova libertà delle cose che si dilata dalla fotografia di Paolo Parma, dalle immagini di oggetti segni luoghi anonimi che rivelandosi ci dicono “WAS HERE”.
bragaja
Rassegna stampa:

Alla galleria civica Craffonara le fotografie di Paolo Parma (Trentino 25 settembre 2011)