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LA DISSACRANTE IRONIA DEI FRATELLI COEN
Fratello, dove sei? (USA 2000)



Fratello, dove sei?, ottavo film dei fratelli Joel e Ethan Coen, esce nei cinema nel 2000, due anni dopo il loro precedente lavoro, Il Grande Lebowski.
Con la storia di tre detenuti che evadono per recuperare un tesoro nascosto da uno di loro e, durante il viaggio, vanno incontro a mille peripezie, i registi costruiscono un film fatto di citazioni, riferimenti storici, letterari e musicali, che riesce a tenere tutti gli ingredienti in un equilibrio perfetto. Elemento portante e unificante è l’ironia stralunata e irriverente tipica dei Coen, il cui bersaglio sono, prima di tutto, gli stessi protagonisti.

Odissea e dintorni
Prima fonte per la costruzione della trama è l’Odissea – come dichiarato esplicitamente con la citazione diretta dei primi versi del poema, prima dei titoli di testa –, a cui i Coen hanno affermato di essersi ispirati pur non avendola mai letta integralmente. Anche il poema fondativo della letteratura occidentale è sottoposto però alla “cura Coen”, che consiste in un ribaltamento delle situazioni e dei personaggi all’insegna di quell’ironia che, come si è detto, è la cifra stessa del film. Ecco, dunque, che quell’Odisseo “dal multiforme ingegno”, re e condottiero astuto e valoroso, diventa Everett Ulysses McGill (George Clooney), imbroglione logorroico capace di convincere i suoi ingenui compagni di galera, Pete Hogwallop (John Turturro) e Delmar O’Donnell (Tim Blake Nelson), ad evadere, promettendo loro di spartire il bottino di una rapina. Il fine taciuto da Everett è in realtà quello di tornare da sua moglie Penny (Holly Hunter), che, al contrario della fedele Penelope del poema omerico, è in procinto di risposarsi.

Fratello, dove sei?Durante il viaggio i tre si imbattono in ogni genere di (dis)avventure e personaggi che rimandano appunto all’
Odissea. Allora l’indovino Tiresia è un vagabondo cieco che predice loro il futuro all’inizio del tragitto; Omero, da aedo che canta le vicende di Odisseo, si trasforma in proprietario di uno studio radiofonico che permette a Everett e compagni di registrare una canzone che li renderà famosi in tutto lo stato; le anime dei morti incontrate nell’Ade sono incarnate da una congregazione religiosa che celebra il battesimo in un fiume; tre splendide ragazze dalla voce incantatrice sostituiscono le sirene; Polifemo è un subdolo venditore di Bibbie con un occhio solo e una grande capacità affabulatoria. Il tutto è calato nella realtà americana degli anni ’30, in un Mississippi duramente colpito dalla grande depressione. È grazie a questo sfondo storico che vengono efficacemente trasfigurati gli episodi omerici, inseriti senza incoerenze nell’ambiente dell’epoca, che si definisce anche grazie a precisi riferimenti come quelli al gangster George “Babyface” Nelson e al chitarrista Tommy Johnson, oppure alla campagna per le elezioni di governatore e al Ku Klux Klan.

Musica e citazioni
Fondamentale è la colonna sonora, vero e proprio connettore del film. La musica è sempre presente, dalla sequenza iniziale con i detenuti che cantano, alla campagna elettorale, fino al raduno del KKK. Molti pezzi sono cantati per intero, come in un musical, primo fra tutti “Man of Constant Sorrow”, la canzone registrata dal gruppo improvvisato dai tre protagonisti e dal chitarrista Tommy Johnson. Un flusso musicale curato da T-Bone Burnett, che si ispira innanzitutto al folk-blues degli Appalachi, senza però escludere gospel, country, blues, swing e bluegrass, riflettendo appieno la realtà musicale dell’epoca.
Uno degli aspetti a cui è più legata la colonna sonora è l’utilizzo della musica nella campagna elettorale, con gruppi musicali che si esibiscono a sostegno dei candidati e il governatore Pappy O’Daniel che riconquista il favore dell’elettorato grazie all’intervento fortuito del gruppo dei protagonisti, i Soggy Bottom Boys (probabile riferimento al gruppo realmente esistito dei Foggy Mountain Boys).
Oltre all’ambito musicale, le citazioni rintracciabili nel film si estendono anche alla letteratura e al cinema, a partire dal titolo stesso, che in originale è O Brother, Where Art Thou?, esplicito riferimento ad un film di Preston Sturges, I Dimenticati (Sullivan’s Travel), in cui il protagonista progetta un film sulla grande crisi a partire da un viaggio per l’America (ma quello dei protagonisti è il rovesciamento del suo, in quanto egli cerca quella povertà da cui Everett e compagni vogliono scappare). Altri film citati sono Il Mago di OzNascita di una Nazione e Nick Mano Fredda, mentre, oltre all’Odissea, in ambito letterario è possibile riconoscere riferimenti a Moby Dick.

Fratello, dove sei? si può quindi definire “una storia costruita su altre storie”, con rimandi e citazioni, che non sminuiscono affatto il risultato, ma al contrario dimostrano come spesso non sia importante la “novità” della trama, quanto la capacità di saperla raccontare in modo diverso. Attraverso un’ironia dissacrante, che non è denigratoria, i Coen si appropriano del materiale narrativo e lo reinventano nel loro stile. L’esito è un film coerente, in cui ogni aspetto è curato e funziona perfettamente, dall’interpretazione sopra le righe degli attori, alla fotografia di Roger Deakins, che, correggendo i colori brillanti fino ad arrivare ad un effetto smorzato e quasi seppia, bilancia visivamente l’esuberanza della trama.

da: http://www.cinemagazzino.it/

    

 

 

 

 

 

   Scheda 

     
     
   
  • Durata: 106'
  • Genere: grottescoavventuracommediadrammatico
  • Specifiche tecniche: Aspect ratio 2,39:1
  • Produzione: Tim BevanEric Fellner
  • Distribuzione italiana: United International Pictures
  • Regia: Joel Coen e Ethan Coen
  • Attori: 

    George Clooney: Everett Ulysses McGill
    John Turturro: Pete Hogwallop
    Tim Blake Nelson: Delmar O'Donnell
    Charles Durning: Pappy O'Daniel
    John Goodman: Big Dan Teague
    Michael Badalucco: George "Babyface" Nelson
    Holly Hunter: Penelope Wharvey McGill
    Stephen Root: Lund
    Chris Thomas King: Tommy Johnson
    Wayne Duvall: Homer Stokes
    Daniel von Bargen: Sceriffo Cooley
    J.R. Horne: membro dello staff di Pappy
    Brian Reddy: membro dello staff di Pappy
    Frank Collison: Wash Hogwallop

  • Soggetto: Joel Coen, Ethan Coen
  • Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
  • Fotografia: Roger Deakins
  • Musiche: T Bone BurnettCarter Burwell
  • Montaggio: Joel Coen, Ethan Coen
  • Scenografia: Nancy Haigh
  • Effetti: Peter Chesney
 


Fratello, dove sei?