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LA COMMEDIA DEMENZIALE DI MEL BROOKS
L'ultima follia di Mel Brooks (USA 2003)

 

In originale s’intitola Silent Movie, ovvero film muto, ma L’ultima follia di Mel Brooks non è un film muto. Anzi, è perfino nel Guinness dei primati per il film sonoro con il minor numero di parole: una. Nella gag forse più celebre del film, infatti il celebre mimo Marcel Marceau dice la prima e unica parola della sua carriera: “NO!”.

Ma lo sappiamo che dei paradossi Mel Brooks ha fatto un’arte e infatti nella sua parodia dei film muti il regista utilizza anche la musica come una gag, quando sulla didascalia di New York l’orchestra suona San Francisco per poi interrompersi e attaccare I’ll Take Manhattan. E paradossale è anche la trama del film, satira del mondo di Hollywood che tra anni Venti e anni Settanta forse non è cambiato molto: il protagonista è lo stesso Brooks che, assieme a due improbabili soci (Marty Feldman e Dom DeLuise) cerca di convincere gli studios a produrre il più grande film muto mai fatto dalla fine del muto. E per riuscirci e impedire agli studios di fallire, deve convincere anche le più grandi star dell’epoca (da Paul Newman a Burt Reynolds, da James Caan a Liza Minnelli fino ad Anne Bancroft) ad accettare un ruolo.

L'ultima follia di Mel BrooksUna raccolta di gag, come molti dei film di Brooks e come moltissimi dei lungometraggi comici del muto, in cui la costruzione visiva dell’umorismo è anche un modo per riflettere sul mondo, in questo caso meta-linguisticamente per lanciare qualche frecciata all’industria del cinema, al suo timore di rinnovarsi − anche se bisogna guardarsi alle spalle − e alla sua feroce avidità; una sorta di Cantando sotto la pioggia al contrario, in cui si immagina cosa potrebbe succedere allo star system e al cinema se il sonoro si spegnesse, se a contare fossero di nuovo solo i volti e i corpi. Non rinuncia alle sue celeberrime intemperanze vocali Mel Brooks, ma la sua ultima follia è un tripudio di circa un’ora e mezza di gag intese in senso classico, di corse, inseguimenti, scivoloni, capitomboli e torte in faccia, di precisione cronometrica nella costruzione del movimento degli attori e del montaggio, di utilizzo inventivo e buffo di codici e schemi consolidati, come a ripercorre e omaggiare l’epopea della comica finale, da Roach a Sennett, da Arbuckle ai mostri sacri Keaton e Chaplin. Una sorta di piccolo saggio sul suono e la sua assenza come veicolo di risata, un salto indietro che sembra anche anticipare le tendenze revisioniste del futuro (su tutte il The Artist di Hazanavicius).

da: mediacritica.it

    

 

 

 

 

 

   Scheda 

     
     
   
  • Durata: 86'
  • Colore: C
  • Genere: COMMEDIA
  • Specifiche tecniche: NORMALE DE LUXE COLORI
  • Produzione: CROSSBOW PRODUCTIONS
  • Distribuzione: FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
  • Attori: 
    Mel Brooks  - Mel Spass
    Marty Feldman  - Bellocchio
    Dom DeLuise  - Trippa
    Sid Caesar  - Capo Dello Studio
    Harold Gould  - Trangugia
    Lee Delano  - Dirigente
    Liza Minnelli  - Se Stessa
    Liam Dunn  - Giornalaio
    Ron Carey  - Divora
    Burt Reynold  - Se Stessa
    Howard Hesseman  - Dirigente
    Al Hopson  - Dirigente
    Barry Levinson  - Dirigente
    Robert Lussier  - Proiezionista
    Marcel Marceau  - Se Stesso
    Chuck McCann  - Guardia
    Erica Hagen  - Bionda
    Henry Youngman  - Uomo
    Rudy De Luca - Dirigente
    Valerie Curtin  - Infermiera
    Patrick Campbell  - Fattorino
    Charlie Callas - Cieco
    James Caan - Se Stessa
    Anne Bancroft - Se Stessa
    Carol Arthur - Donna Incinta
    Inga Neilsen - Bionda
    Bernadette Peters  - Vilma Kaplan
    Yvonne Wilder  - Segretaria
    Arnold Soboloff  - Uomo Agopuntura
    Eddie Ryder - Uff. Inglese
    Harry Ritz  - Uomo Della Sartoria
    Jack Riley  - Dirigente
    Fritz Feld  - Maitre Al Rio Bomba
    Sivi Aberg  - Bionda
  • Soggetto: Ron Clark
  • Sceneggiatura: Barry Levinson, Ron Clark, Mel Brooks, Rudy De Luca
  • Fotografia: Paul Lohmann
  • Musiche: John Morris
  • Montaggio: John C. Howard, Stanford C. Allen
  • Scenografia: Albert Brenner
  • Costumi: Patricia Norris
  • Effetti: Ira Anderson Jr.
 


L'ultima follia di Mel Brooks