LunedìCinema - Cineforum 2017 | 2018
    

 ENTRA LA CORTE... IL DRAMMA GIUDIZIARIO AMERICANO
Il buio oltre la siepe (1962)

 

Legal movie e racconto di formazione, avventura e thriller, manifesto anti-razzista e poema della diversità: Il buio oltre la siepe ci restituisce, nella forma esemplarmente piana di una narrazione con gli occhi dei bambini, le contraddizioni e la violenza della provincia americana degli anni Trenta allo specchio del pregiudizio razziale. Alle spalle, il caso editoriale To Kill a Mockingbird da cui il film è quasi fedelmente tratto, Premio Pulitzer e opera prima della scrittrice Harper Lee che non pubblicherà altro romanzo salvo il sequel Go Set a Watchman, scritto in anticipo su To kill… e dato alle stampe oltre cinquant’anni dopo. A chiedere all’autrice di romanzare le sue memorie d’infanzia fu l’amico Truman Capote che nel libro (e nel film) è rappresentato dal personaggio di Dill, il buffo compagno di giochi di Jem e la sorellina Scout, voce narrante della vicenda. Pretesto un caso giudiziario risalente all’Alabama del 1931: due donne bianche accusarono falsamente di stupro un gruppo di uomini di colore che furono condannati malgrado le prove scagionanti degli avvocati. Si trattava di una prassi abbastanza diffusa nell’America bianca segregazionista post Grande Depressione per far fuori neri scomodi.

Il buio oltre la siepeAd interpretare, nell film diretto da Robert Mulligan, l’avvocato progressista Atticus Finch un Gregory Peck in grande spolvero che per quel ruolo vinse l’Oscar. Alla sua “misura” l’efficacia drammatica di uno dei momenti più rappresentativi dello spirito del tempo: la scena in cui Atticus rischia il linciaggio per sottrarre il nero in prigione alla vendetta di un gruppo di bianchi. A salvargli la pelle sarà l’abitudine dei suoi figli, Scout in particolare (l’esordiente Mary Badham), a non “farsi i fatti propri”. In sintonia con il ribadito modello educativo paterno fondato sull’empatia: “mettersi nei panni degli altri” è ciò che solo permette di conoscerli veramente, di scoprire che sono “gente e basta” senza discriminazioni, di andare oltre la siepe e illuminare il buio di una casa misteriosa. E di “non uccidere usignoli”, traduzione del titolo originale e metafora del primo comandamento impartito da Atticus: non si fa del male a chi, con la sua innocenza, sparge intorno la bellezza come un canto. Vale per il nero ingiustamente sotto processo (Brock Peters). Come per Boo , il matto che la famiglia tiene chiuso in casa e che si rivelerà per i piccoli vera e propria presenza angelica: a dargli la diafana aurea di un Edward mani di forbice ante litteram Robert Duvall al suo debutto.

Candidato a 8 Oscar Il buio oltre la siepe ne vinse tre:  Gregory Peck (che considererà per sempre Atticus il “ruolo” della sua vita), una sceneggiatura da manuale (Horton Foote) e la perfetta ricostruzione di Monroeville, città natale di Harper Lee, troppo cambiata nella realtà per essere utilizzata come set (la scenografia di Alexander Golitzen, Herny Burnstead, Oliver Emert). Nomination senza podio invece per la fotografia di Russel Harper e il suo bianco e nero di magistrale intensità. Mentre fu battuta da un’altra bambina Mary Badham, la piccola Patty Duke di Anna dei miracoli che si aggiudicò l’Oscar come miglior attrice non protagonista.

Una curiosità cinefila, l’amarcord di oggetti dei titoli di testa su motivetto infantile che sfocia in incipit classico. E soluzione visiva geniale (in linea col romanzo) il vestito da prosciutto di Scout nel colpo di scena dell’epilogo. Nel mezzo, dura il “tempo” di una sola ripresa l’arringa da scuola dell’avvocato Finch. A rimettere le cose a posto alla fine non sarà il processo, ma la giustizia di chi si fa giustizia da sé col doppio risvolto della grande fede nell’individuo (oltre la siepe del vicinato) e del fallimento dei tribunali: sprofondamento cult nell’anima profonda del profondo Sud americano.

 da: http://www.sentieriselvaggi.it/


 
 

 

   Scheda film  

      Il buio oltre la siepe   
     
TITOLO ORIGINALE To Kill a Mockingbird  
PRODUZIONE USA  
ANNO 1962  
DURATA 129'   
COLORE B/N  
AUDIO Mono (Westrex Recording System)  
RAPPORTO 1,85 : 1   
GENERE Drammatico  
REGIA Robert Mulligan    


INTERPRETI E PERSONAGGI

 
  • Gregory Peck: Avv. Atticus Finch
  • Mary Badham: Jean Louise "Scout" Finch
  • Phillip Alford: Jeremy "Jem" Atticus Finch
  • Robert Duvall: Arthur "Boo" Radley
  • John Megna: Charles Baker "Dill" Harris
  • Estelle Evans: Calpurnia
  • Brock Peters: Tom Robinson
  • Frank Overton: sceriffo Heck Tate
  • James Anderson: Robert E. Lee "Bob" Ewell
  • Collin Wilcox Paxton: Mayella Violet Ewell
  • Rosemary Murphy: Maudie Atkinson
  • Ruth White: sig.ra Dubose
  • Paul Fix: Giudice Taylor
  • Alice Ghostley: zia Stephanie
  • William Windom: Procuratore Gilmer
  • Bill Walker: Rev. Sykes
  • Crahan Denton: William Cunningham Sr.
  • Charles E. Fredericks: impiegato al tribunale
  • Hugh Sanders: Dr.Reynolds
  • Jamie Forster: Hiram Townsend
  • Dan White: capo dei criminali
  • Kelly Thordsen: criminale
  • Kim Stanley: voce narrante (Scout adulta)
 

DOPPIATORI
ITALIANI
  • Emilio Cigoli: Avv. Atticus Finch
  • Serena Verdirosi: Jean Louise "Scout" Finch
  • Flaminia Jandolo: Jeremy Atticus "Jem" Finch
  • Dhia Cristiani: Calpurnia
  • Pino Locchi: Tom Robinson
  • Carlo Romano: sceriffo Heck Tate
  • Bruno Persa: Robert E. Lee "Bob" Ewell
  • Rina Morelli: Mayella Violet Ewell
  • Franca Dominici: Maudie Atkinson
  • Giorgio Capecchi: Giudice Taylor
  • Wanda Tettoni: zia Stephanie
  • Gualtiero De Angelis: Procuratore Gilmer
  • Riccardo Mantoni: Reverendo Sykes / Dottor Reynolds
  • Guido Celano: William Cunningham Sr.
  • Nino Pavese: impiegato al tribunale
  • Lidia Simoneschi: voce narrante (Scout adulta)
 
SOGGETTO dal romanzo di Harper Lee  
SCENEGGIATURA Horton Foote  
FOTOGRAFIA Russell Harlan  
MONTAGGIO Aaron Stell  
MUSICHE Elmer Bernstein  
SCENOGRAFIA Henry Bumstead