La Firma Cinema

Luned'Cinema 2021 | 2022
  

Era il 2 marzo 2020 quando proiettammo “Thelma & Louise” e poi più niente. Ad ottobre 2020 eravamo pronti a ripartire e proprio il giorno precedente la prima proiezione, arrivò la notizia che si chiudeva tutto. Da quel 2 marzo sono passati 20 mesi, più di un anno mezzo, e abbiamo capito cosa sia un mondo senza cinema. Un mondo più triste, più povero, più solo. Certo le piattaforme durante questo periodo ci hanno proposto un’offerta quasi infinita di film e serie tv. Ma andare al cinema è un’altra cosa: lasciare la propria casa, trovarsi con altre persone, condividere emozioni, guardare qualcosa più grande di noi, stare in silenzio, non interrompere il flusso d’immagini prima della parola fine...Sono tutte peculiarità che solo una visione in una sala possono regalarci.

Ed ecco che siamo nuovamente pronti ad una ripartenza, con un programma – in gran parte uguale a quello che non abbiamo potuto mostrarvi lo scorso anno – incentrato sulla commedia.
Ci sembrava che, dopo un periodo così buio, fosse bello ripartire con allegria! Ed ecco allora – prima della pausa natalizia – un ciclo di commedie di quei ragazzacci che rispondono al nome di “fratelli Coen”, un duo che alterna film durissimi sulla realtà americana e commedie al limite dell’assurdo.
Dopo Natale, sarà la volta di Mel Brooks e della sua stupefacente comicità fatta di parodie e commedie farsesche, spesso interpretate da Gene Wilder o Marty Feldman.
Sarà poi la volta delle più belle commedie sofisticate della storia del cinema, dirette un maestro ineguagliabile quale Ernst Lubitsch con divi come Miriam Hopkins, Greta Garbo e Carole Lombard.
Abbiamo tanto bisogne di ottimismo e sicuramente Frank Capra in questo è stato un maestro, durante un periodo storico durissimo come quello della Grande Depressione americana. Ci saranno titoli immortali quali “Accadde una notte”, “E’ arrivata la felicità”, “Arsenico e vecchi merletti” e “La vita è meravigliosa”.
Finiremo a marzo/aprile con un piccolo ciclo dedicato ad un genio comico francese – purtroppo mai ricordato abbastanza –: Jacques Tati.

Vi aspettiamo a partire dall’8 novembre all’Auditorium del conservatorio di Riva per una stagione scoppiettante! 
Buone visioni a tutti!
Ludovico Maillet

 

Articolo pubblicato su L'Adige il 7 novembre 2021

 

 

 

lunedìcinemacineforum  

  PROGRAMMA  2021 | 22    ARCO | RIVA DEL GARDA

         
         
  LA DISSACRANTE IRONIA DEI FRATELLI COEN
   
         
 RIVA DEL GARDA   lunedì 8 novembre Arizona Junior
di Joel e Ethan Cohen (USA 1987 - 93')
   
  lunedì 15 novembre Fratello, dove sei?
di Joel e Ethan Cohen  (USA 2000 - 106')
   
  lunedì 22 novembre
Il grande Lebowski
di Joel Cohen (USA 1997 - 117')
   
  lunedì 29 novembre Ave, Cesare
di Joel e Ethan Cohen (USA 1987 - 106')
   
         
       
  LA COMMEDIA DEMENZIALE DI MEL BROOKS    
         
 ARCO   lunedì 10 gennaio Per favore non toccate le vecchiette!
di Mel Brooks (USA 1968 88')
 
 
  lunedì 17 gennaio Mezzogiorno e mezzo di fuoco 
di Mel Brooks (USA 1974 - 93')
 
 
  lunedì 24 gennaio
L'ultima follia di Mel Brooks 
di Mel Brooks (USA 1976 - 87')
 
 
         
       
  LA LEGGEREZZA DI ERNST LUBITSCH    
         
 RIVA DEL GARDA   lunedì 31 gennaio Mancia competente 
di Ernst Lubitsch (USA 1932 - 83')
 
 
  lunedì 7 febbraio Partita a quattro 
di Ernst Lubitsch (USA 1933 - 90')
 
 
  lunedì 14 febbraio Ninotchka 
di Ernst Lubitsch (USA 1939 - 110')
 
 
  lunedì 21 febbraio Vogliamo vivere!
di Ernst Lubitsch (USA 1942 - 99')
 
 
         
       
  L'OTTIMISMO DI FRANK CAPRA    
         
ARCO  lunedì 28 febbraio Accadde una notte
di Frank Capra (USA 1934 - 105')
   
  lunedì 7 marzo
È arrivata la felicità 
di Frank Capra (USA 1936 - 115')
 
 
 
lunedì 14 marzo Arsenico e vecchi merletti
di Frank Capra (USA 1944 - 118')
 
 
  lunedì 21 marzo La vita è meravigliosa 
di Frank Capra (USA 1946 - 129')
 
 
         
       
  IL MONDO DI JACQUES TATI    
         
 RIVA DEL GARDA   lunedì 28 marzo Le vacanze di Monsieur Hulot
di Jacques Tati (Francia 1953 - 96')
   
  lunedì 4 aprile Mio zio 
di Jacques Tati (Francia, Italia 1958 - 110')
 
 
  lunedì 11 aprile Playtime - Tempo di divertimento
di Jacques Tati (Francia, Italia 1967 - 126')
 
 
         
         

  

Comune di Riva del Garda

Comune di Riva del Garda

       
Comune di Arco 

 Comune di Arco

Inizio proiezioni ore 21.00
Riva del Garda - Auditorium del Conservatorio
Arco - Palazzo dei Panni

Il programma potrà subire variazioni

 

Federazione Italiana Cineforum



La Firma Cinema

Ingresso con tessera FIC valida per l'intera stagione
Euro 12.00, 5.00 per gli studenti fino a 25 anni

Prenotazione su Eventbrite
Accesso consentito senza prenotazione la sera
della proiezione, fino ad esaurimento posti
 

Per informazioni:
 
Comune di Riva del Garda
Unità Operativa Attività Culturali, Sport e Turismo
Telefono 0464 573918
www.comune.rivadelgarda.tn.it



Comune di Arco
Servizio Attività Culturali
Telefono 0464 583619
www.comune.arco.tn.it

 


 

Cinema Estate
Dal 3 al 31 agosto 2021

Tre serate con film muti accompagnati da musica eseguita dal vivo da Massimo Giuntoli, Gerardo Chimini e Marco Dalpane con l'ensemble Musica nel buio.



Cinema Estate 2021

 

VIVA LO SPORT Regia di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor. Un film con Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Brooks Benedict. Titolo originale: The Freshman. Genere Comico - USA, 1925, durata 65 minuti. 
Nel 1990, il film è entrato nella Lista di film preservati nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2000 l'AFI lo ha inserito al 79º posto nella lista delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.
Uno studente di origini campagnole si iscrive alle gare di sport organizzate dal suo college sperando di mettersi in luce. Pieno di entusiasmo, ma sgraziato e inesperto, viene fatto oggetto di burle da parte dei compagni fino a quando, quasi per caso, riesce a segnare il punto che porta alla vittoria la sua squadra. Il grande Harold Lloyd al suo meglio.

La casa stregata di Buster Keaton (1921)LA FEBBRE DELL'ORO (The Gold Rush). Regia di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Mack Swain, Tom Murray, Henry Bergman, Georgia Hale, Malcolm Waite. Comico, USA 1925, durata 82 minuti. UN CAPOSALDO DELLA STORIA DEL CINEMA.
Un omino, cercatore d'oro solitario, affronta i rischi e i pericoli dell'algido Klondike per trovare la ricchezza. Incontra prima il temibile Black Larsen per poi instaurare un sodalizio con il robusto Giacomone in cui si imbatte accidentalmente cercando un rifugio in una baracca di legno. I due dovranno cercare di sopravvivere insieme alla fame e al freddo. Quando l'omino si recherà nel paese vicino ci troverà l'amore.
Chaplin realizza questo film dopo l'insuccesso commerciale de La donna di Parigi. Il suo affezionato pubblico non ha gradito che smettesse i panni del Vagabondo così il regista, favorevolmente impressionato da alcune foto scattate a fine Ottocento ai cercatori d'oro, ritiene di poter far tornare sullo schermo il personaggio di Charlot. Il che accadrà dopo 15 mesi dall'avvio del progetto e dopo ben 170 giorni di lavorazione. Come spesso gli accadeva la sua vita privata finì anche in questo caso con l'interferire con il film. L'attrice Lita Grey, scelta per il ruolo femminile, rimase incinta (il matrimonio riparatore in Messico lontano dai riflettori durerà due anni) e venne sostituita con Georgia Hale.

LA CASA STREGATA, nota anche come La casa dei fantasmi (The Haunted House) è una comica muta scritta, diretta e interpretata da Buster Keaton e Eddie Cline (quest'ultimo recita in una piccola parte).
Un impiegato di banca viene rapinato da una banda che ha rifugio in una casa che loro fanno credere stregata a tutti per allontanare la gente dai loro affari. 

IL TEATRO (The Playhouse) è un cortometraggio del 1921 diretto da Buster Keaton e Eddie Cline.
Tra i cortometraggi più celebri di Keaton, spicca per l'uso degli effetti speciali che moltiplicano il protagonista in decine di ruoli. L'attore compare in molti di essi contemporaneamente sullo schermo, ben 9 nella sequenza dell'orchestra.
Su questo punto, Keaton scrive nella sua autobiografia: "Nel 1921 per far questo ci volevano dei trucchi fotografici che non erano mai stati provati prima. In quei giorni una doppia esposizione di un attore faceva strabuzzare gli occhi al pubblico, era considerata un miracolo della scienza. Ma i miei operatori riuscirono a mostrare ben nove Buster Keaton sullo schermo allo stesso tempo".
Primo dei suoi film per la First National, venne girato durante la sua convalescenza per la rottura della caviglia avvenuta durante le riprese di La casa elettrica (1922).

LA BARCA (The Boat) è un cortometraggio del 1921 di Buster Keaton e di Eddie Cline.
Il nome della barca (Damfino) è un gioco di parole dall'Inglese, che viene utilizzato da Keaton alla fine del film, per l'ultima battuta. Dopo il naufragio, la moglie gli chiede "Dove siamo?" e lui risponde "Damfino" che è la contrazione di "Damned if I know", cioè "(Che io sia) dannato se lo so". 




     
03 agosto 2021

VIVA LO SPORT
con Harold Lloyd


(76' - Comico, USA 1925)
Regia di Sam Taylor, Fred C. Newmeyer

Commento musicale dal vivo
Composto ed eseguito da Massimo Giuntoli
  Viva lo sport (con Harold Lloyd - 1925)
 

La febbre dell'oro (di Charlie Chaplin - 1925)
 

17 agosto 2021

LA FEBBRE DELL'ORO
di Charlie Chaplin


(81' - Comico USA 1925)
Regia di Charlie Chaplin


Commento musicale dal vivo
Composto ed eseguito da Gerardo Chimini

 
31 agosto 2021

LA CASA STREGATA
(21' - Comico USA 1921)

IL TEATRO
(22' - Commedia USA 1921)

THE BOAT
(26' - Comico USA 1921)

Regia di Buster Keaton, Eddie Cline

Commento musicale dal vivo
ensemble Musica nel buio 
Musiche originali di Marco Dalpane
Marco Zanardi, sax tenore, clarinetto - Alberto Capelli, chitarra - Claudio Trotta, batteria - Marco Dalpane, pianoforte e composizione

 
 
The boat (di Buster Keaton - 1921)

Il teatro (di Buster Keaton 1921)
     
     


   
Cortile interno della Rocca
Piazza Cesare Battisti 2 - Riva del Garda (TN)

In caso di maltempo le proiezioni si svolgono
all'Auditorium del Conservatorio


Cortile interno della Rocca
 






Ore 21.30 - Ingresso libero.
con prenotazione obbligatoria su www.eventbrite.it

Prima di ogni proiezione Museo di Riva del Garda. Ingresso libero.
03, 17 e 31.08.2021 ore 20.30
VISITA GUIDATA
Intrepidi collegamenti. Mobilità, immagini, cinema e storie dell'Alto Garda tra presente e passato in compagnia del Museo Alto Garda.
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria su www.eventbrite.it

     

  

 

 

 LunedìCinema 2021 | 2022
  

LA DISSACRANTE IRONIA DEI FRATELLI COEN
Arizona Junior (USA 1987)



A furia di incontrarsi in prigione - lei poliziotta e fotografa dei nuovi ospiti, lui rapinatore di supermarket - Herbert I Mc Donnough ed Edwina si sono sinceramente innamorati. Si sposano ma dal loro matrimonio niente figli. Poiché in città la moglie di Nathan Arizona un ricco commerciante, ne ha avuti addirittura cinque in un parto plurigemellare, loro pensano bene di portarne via uno. Le cose però si complicano, quando una notte arrivano in casa di H.I. i fratelli Gaie ed Evelle Snopes suoi ex-compagni di cella, un po' svitati e ora evasi, ma non tanto stupidi da non capire che il vispo frugoletto - Arizona - che si muove carponi sul pavimento è proprio quello per il quale il padre darà 25.000 dollari a chi lo riporta al nido. Il colpo pare facile e i due evasi fuggono con il piccolo in una corsa spericolata. Durante una rapina ad una banca, se lo perdono per strada, mentre sono inseguiti sia da H.I. e da Edwina disperati quanto decisi a ricuperarlo, sia da un trucibaldo in moto, a cui il commerciante ha dato incarico di ritrovargli il figlio. Nella sarabanda tra corse affannose, lacrime di Edwina e frenesie generali, finisce che i due evasi smarriscono il bambino e il trucibaldo salta per aria (grazie ad una bomba a mano che durante una colluttazione H.I. gli ha staccato dal giubbotto). Il piccolo Arizona viene riportato indenne e sorridente da mamma e papà, con vivo dolore dei genitori i quali rinunciano dignitosamente al compenso. Resta a loro la speranza di avere un giorno - con l'amore - la possibilità di fondare una dinastia.

NOTE
- IL FILM E' STATO UNO DEI PIU' GRANDI SUCCESSI DI CRITICA AL FESTIVAL DI CANNES DEL 1987, DOVE E' STATO PRESENTATO FUORI CONCORSO.

CRITICA
"Film frastornante, in cui c'è di tutto e questo tutto è volutamente dilatato, debordante e slabbrato con immagini e ritmi che puntano sul grottesco e con accenti smaccatamente parodistici. Il cast è valido". (Segnalazioni Cinematografiche)


da: Cinematografo.it Fondazione Ente dello spettacolo

    

 

 

 

 

 

   Scheda 

           
   
  • Durata: 93'
  • Colore: Colore
  • Genere: COMICO
  • Specifiche tecniche: Aspect ratio 1,85:1
  • Produzione: TED PEDAS, JIM PEDAS, BEN BARENHOLTZ
  • Distribuzione: FOX (1987) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT - DVD 20TH CENTURY FOX (2002)
  • Regia: Joel Coen
  • Attori: 
    Nicolas Cage  - H.I. Mc Donnough
    Holly Hunter  - Edwina
    Trey Wilson  - Nathan Arizona
    John Goodman  - Gale Snopes
    William Forsythe  - Evelle Snopes
    Randall 'Tex' Cobb  - Leonard Smalls
    Sam McMurray  - Glen
    Frances McDormand  - Dot
    T. J. Kuhn  - Nathan Junior
    Lynne Dumin Kitei  - Florence Arizona
  • Soggetto: Joel Coen, Ethan Coen
  • Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
  • Fotografia: Barry Sonnenfeld
  • Musiche: Carter Burwell
  • Montaggio: Michael R. Miller
  • Scenografia: Jane Musky
  • Costumi: Richard Hornung
  • Effetti: Peter Chesney
   
       


 

 
 
 

 

 LunedìCinema 2021 | 2022
  

LA DISSACRANTE IRONIA DEI FRATELLI COEN
Fratello, dove sei? (USA 2000)



Fratello, dove sei?, ottavo film dei fratelli Joel e Ethan Coen, esce nei cinema nel 2000, due anni dopo il loro precedente lavoro, Il Grande Lebowski.
Con la storia di tre detenuti che evadono per recuperare un tesoro nascosto da uno di loro e, durante il viaggio, vanno incontro a mille peripezie, i registi costruiscono un film fatto di citazioni, riferimenti storici, letterari e musicali, che riesce a tenere tutti gli ingredienti in un equilibrio perfetto. Elemento portante e unificante è l’ironia stralunata e irriverente tipica dei Coen, il cui bersaglio sono, prima di tutto, gli stessi protagonisti.

Odissea e dintorni
Prima fonte per la costruzione della trama è l’Odissea – come dichiarato esplicitamente con la citazione diretta dei primi versi del poema, prima dei titoli di testa –, a cui i Coen hanno affermato di essersi ispirati pur non avendola mai letta integralmente. Anche il poema fondativo della letteratura occidentale è sottoposto però alla “cura Coen”, che consiste in un ribaltamento delle situazioni e dei personaggi all’insegna di quell’ironia che, come si è detto, è la cifra stessa del film. Ecco, dunque, che quell’Odisseo “dal multiforme ingegno”, re e condottiero astuto e valoroso, diventa Everett Ulysses McGill (George Clooney), imbroglione logorroico capace di convincere i suoi ingenui compagni di galera, Pete Hogwallop (John Turturro) e Delmar O’Donnell (Tim Blake Nelson), ad evadere, promettendo loro di spartire il bottino di una rapina. Il fine taciuto da Everett è in realtà quello di tornare da sua moglie Penny (Holly Hunter), che, al contrario della fedele Penelope del poema omerico, è in procinto di risposarsi.

Fratello, dove sei?Durante il viaggio i tre si imbattono in ogni genere di (dis)avventure e personaggi che rimandano appunto all’
Odissea. Allora l’indovino Tiresia è un vagabondo cieco che predice loro il futuro all’inizio del tragitto; Omero, da aedo che canta le vicende di Odisseo, si trasforma in proprietario di uno studio radiofonico che permette a Everett e compagni di registrare una canzone che li renderà famosi in tutto lo stato; le anime dei morti incontrate nell’Ade sono incarnate da una congregazione religiosa che celebra il battesimo in un fiume; tre splendide ragazze dalla voce incantatrice sostituiscono le sirene; Polifemo è un subdolo venditore di Bibbie con un occhio solo e una grande capacità affabulatoria. Il tutto è calato nella realtà americana degli anni ’30, in un Mississippi duramente colpito dalla grande depressione. È grazie a questo sfondo storico che vengono efficacemente trasfigurati gli episodi omerici, inseriti senza incoerenze nell’ambiente dell’epoca, che si definisce anche grazie a precisi riferimenti come quelli al gangster George “Babyface” Nelson e al chitarrista Tommy Johnson, oppure alla campagna per le elezioni di governatore e al Ku Klux Klan.

Musica e citazioni
Fondamentale è la colonna sonora, vero e proprio connettore del film. La musica è sempre presente, dalla sequenza iniziale con i detenuti che cantano, alla campagna elettorale, fino al raduno del KKK. Molti pezzi sono cantati per intero, come in un musical, primo fra tutti “Man of Constant Sorrow”, la canzone registrata dal gruppo improvvisato dai tre protagonisti e dal chitarrista Tommy Johnson. Un flusso musicale curato da T-Bone Burnett, che si ispira innanzitutto al folk-blues degli Appalachi, senza però escludere gospel, country, blues, swing e bluegrass, riflettendo appieno la realtà musicale dell’epoca.
Uno degli aspetti a cui è più legata la colonna sonora è l’utilizzo della musica nella campagna elettorale, con gruppi musicali che si esibiscono a sostegno dei candidati e il governatore Pappy O’Daniel che riconquista il favore dell’elettorato grazie all’intervento fortuito del gruppo dei protagonisti, i Soggy Bottom Boys (probabile riferimento al gruppo realmente esistito dei Foggy Mountain Boys).
Oltre all’ambito musicale, le citazioni rintracciabili nel film si estendono anche alla letteratura e al cinema, a partire dal titolo stesso, che in originale è O Brother, Where Art Thou?, esplicito riferimento ad un film di Preston Sturges, I Dimenticati (Sullivan’s Travel), in cui il protagonista progetta un film sulla grande crisi a partire da un viaggio per l’America (ma quello dei protagonisti è il rovesciamento del suo, in quanto egli cerca quella povertà da cui Everett e compagni vogliono scappare). Altri film citati sono Il Mago di OzNascita di una Nazione e Nick Mano Fredda, mentre, oltre all’Odissea, in ambito letterario è possibile riconoscere riferimenti a Moby Dick.

Fratello, dove sei? si può quindi definire “una storia costruita su altre storie”, con rimandi e citazioni, che non sminuiscono affatto il risultato, ma al contrario dimostrano come spesso non sia importante la “novità” della trama, quanto la capacità di saperla raccontare in modo diverso. Attraverso un’ironia dissacrante, che non è denigratoria, i Coen si appropriano del materiale narrativo e lo reinventano nel loro stile. L’esito è un film coerente, in cui ogni aspetto è curato e funziona perfettamente, dall’interpretazione sopra le righe degli attori, alla fotografia di Roger Deakins, che, correggendo i colori brillanti fino ad arrivare ad un effetto smorzato e quasi seppia, bilancia visivamente l’esuberanza della trama.

da: http://www.cinemagazzino.it/

    

 

 

 

 

 

   Scheda 

     
     
   
  • Durata: 106'
  • Genere: grottescoavventuracommediadrammatico
  • Specifiche tecniche: Aspect ratio 2,39:1
  • Produzione: Tim BevanEric Fellner
  • Distribuzione italiana: United International Pictures
  • Regia: Joel Coen e Ethan Coen
  • Attori: 

    George Clooney: Everett Ulysses McGill
    John Turturro: Pete Hogwallop
    Tim Blake Nelson: Delmar O'Donnell
    Charles Durning: Pappy O'Daniel
    John Goodman: Big Dan Teague
    Michael Badalucco: George "Babyface" Nelson
    Holly Hunter: Penelope Wharvey McGill
    Stephen Root: Lund
    Chris Thomas King: Tommy Johnson
    Wayne Duvall: Homer Stokes
    Daniel von Bargen: Sceriffo Cooley
    J.R. Horne: membro dello staff di Pappy
    Brian Reddy: membro dello staff di Pappy
    Frank Collison: Wash Hogwallop

  • Soggetto: Joel Coen, Ethan Coen
  • Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
  • Fotografia: Roger Deakins
  • Musiche: T Bone BurnettCarter Burwell
  • Montaggio: Joel Coen, Ethan Coen
  • Scenografia: Nancy Haigh
  • Effetti: Peter Chesney
 


Fratello, dove sei?