Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

   Moonrise Kingdom

 

Moonrise KingdomEstate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo 'difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.

È indispensabile prestare attenzione all'ouverture di Moonrise Kingdom e non abbandonare la sala prima della fine dei titoli di coda per comprendere il senso profondo del film di Anderson che, altrimenti, rischia di essere letto superficialmente come un'ulteriore esibizione di genialità narrativa infarcita di gag e di trovate visive senza però che si vada oltre.

Non è così. Chi era bambino nella prima metà degli Anni Sessanta ha molto probabilmente nella propria raccolta di vinili la suite didattica "Young Person's Guide to the Orchestra" di Benjamin Britten in cui si presentavano i diversi strumenti che compongono l'orchestra basandosi su un tema di Purcell in cui l'ensemble si riuniva per eseguire una fuga. Una fuga è esattamente ciò che mettono in atto Suzy e Sam. Una fuga che serve apparentemente a scomporre ma in realtà ha come meta la ricomposizione dei frammenti di due vite che rischiano la dissoluzione.

Alla fine del film Anderson gioca con questo fil rouge sonoro di nuovo 'scomponendo': questa volta tocca alla musica di Desplat, autore del soundtrack originale del film. Ci ricorda così, al contempo, che fare cinema (stanno scorrendo i titoli di coda non dimentichiamolo) è 'orchestrare' varie e quasi innumerevoli professionalità ma riesce anche a fare di più. Sottolinea che il suo cinema più recente è orientato a cercare le radici del comportamento adulto in accadimenti che hanno marcato gli anni giovanili.






REGIA
  Wes Anderson        Moonrise Kingdom
INTERPRETI

  Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton  
TITOLO ORIGINALE   Moonrise Kingdom  
GENERE   Drammatico  
DURATA   94'  
PRODUZIONE   USA  
ANNO
  2012  
 



   

 

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Le avventure acquatiche di Steve Zissou

 

Le avventure acquatiche di Steve ZissouChi ha amato I Tenenbaum, impazzirà per Acquatici Lunatici. Anderson ripropone lo stesso umorismo demenzial - 
intellettuale, la stessa moda colorata anni settanta (qui i costumi sono della genovese Milena Canonero), lo stesso folle gruppo (ieri una famiglia, oggi una troupe) alle prese con avventure incredibili. Fra gli attori ricompaiono Bill Murray e Owen Wilson.

La novità è la trama compatta, quasi totalmente ambientata in ambiente "acquatico": Steve Zissou è un ricercatore-regista di documentari marini (figura ispirata a Jacques Cousteau) che dal giorno in cui il suo migliore amico viene divorato da uno squalo giaguaro, ingaggia una spedizione per dare la caccia all'animale. I compagni di viaggio di Murray sono la moglie (Angelica Huston), il figlio (Wilson), una giornalista incinta (Cate Blanchett), la ciurma (fra cui Willelm Dafoe e Jeff Goldblum) e un bestiario di animaletti fantastici (un cavalluccio marino multicolore, granchi zebrati, meduse luminescenti, ecc.).

Chi invece non sopporta quel certo tocco snob delgiovane regista americano, lasci perdere!






REGIA
  Wes Anderson        Le avventure acquatiche di Steve Zissou
INTERPRETI

  Owen Wilson, Bill Murray, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe  
TITOLO ORIGINALE   The life aquatic with Steve Zissou  
GENERE   Comico  
DURATA   118'  
PRODUZIONE   USA  
ANNO
  2004  
 



   

 

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  I Tenenbaum

 

I TenenbaumRoyal e Etheline Tenenbaum, newyorkesi dell'upper class, hanno avuto tre figli. Tre bambini prodigio: Chas, piccolo genio della finanza inventore di topi dalmata; Richie, giovane campione di tennis; e Margot, figlia adottiva drammaturga iperdepressa. Dopo anni di separazione i tre fratelli adulti si ritrovano a fare un tuffo nel passato della grande e colorata casa d'infanzia di Archer Avenue (che tanto ricorda quella degli Amberson wellesiani) tra vecchi giochi in scatola e vinili impolverati. 

Tutto in questo bizzarro universo isolato dal mondo reale sembra rimasto com'era. Le camerette ospitano ancora giradischi, disegni infantili e tende da campeggio. I tre vestono ancora come una volta: tuta rossa e folto cespuglio di capelli Chas, pelliccia e occhi truccatissimi Margot, tenuta da tennista e occhiali scuri il timido Richie.

Ma le loro vite sono cambiate: Chas, in seguito alla perdita della moglie, è diventato un maniaco della sicurezza sua e dei due figli; Margot, con un matrimonio infelice in corso, è altrettanto triste con il suo amante clandestino Eli Cash, vicino dei Tenenbaum con l'unico desiderio di "essere un Tenenbaum". Richie, da sempre segretamente innamorato della sorella adottiva, si è imbarcato dopo aver perso un match decisivo proprio il giorno successivo al matrimonio di Margot. L'occasione della loro riunione è il ritorno a casa del padre Royal, forse gravemente malato, proprio nel momento in cui la sua ex moglie sta per risposarsi.

Strutturato in capitoli dall'andamento descrittivo (più che narrativo) legati tra loro dall'intervento di un'eloquente voce narrante, la terza dolceamara e matura opera di Wes Anderson esalta le atmosfere eleganti, nostalgiche e surreali dei film precedenti, creando un mosaico di personaggi demodè, eccentrici e realistici allo stesso tempo. La sua grandezza è quella di riuscire, attraverso l'ironia maniera lieve, originale e personalissima di sentimenti universali.






REGIA
  Wes Anderson        I Tenenbaum
INTERPRETI

  Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson  
TITOLO ORIGINALE   The Royal Tenenbaums  
GENERE   Commedia  
DURATA   109'  
PRODUZIONE   USA  
ANNO
  2001  
 



   

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

  Rushmore

 

RushmoreMax Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all'attivo (tra cui l'allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato "uomo d'affari" Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross. Questo amore impossibile e l'espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un'inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola. 

Il texano Wes Anderson, qui alla sua seconda opera (scritta, come la precedente e la successiva, insieme all'attore/amico fidato Owen Wilson) mette già in campo quelli che saranno i tratti caratteristici del suo cinema nei successivi I Tenenbaum (2001) e Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2005): adolescenti inquieti e capricciosi, adulti immaturi e flemmatici si lasciano vivere in un mondo bizzarro e surreale illuminato dai colori pop della provincia americana. 

Accompagnate dalle note retrò di canzoni degli anni Sessanta e Settanta (Cat Stevens, i Kinks, John Lennon sono l' immaginario sonoro prediletto dal regista e dal suo fido collaboratore/compositore Mark Mothersbaugh), queste figure delicate, ironiche e malinconiche a un tempo, vanno a comporre un universo sentitamente autobiografico e nostalgico.

Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l'esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.






REGIA
  Wes Anderson        Rushmore
INTERPRETI

  Bill Murray, Jason Schwartzman, Luke Wilson, Olivia Williams, Brian Cox  
TITOLO ORIGINALE   Rushmore  
GENERE   Commedia drammatica  
DURATA   93'  
PRODUZIONE   USA  
ANNO
  1998