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Il Decameron
di Pier Paolo Pasolini (1971 - Italia) 

 

Lunedì CinemaOrso d'argento al Festival di Berlino, fonte nell’Italia dei primissimi anni Settanta di roventi polemiche (a destra per le offese al «comune sentimento del pudore», a sinistra per il «disimpegno ideologico»), incassò (solo sul mercato italiano) la cifra record di oltre quattro miliardi di lire, scatenando un'orda di imitazioni che costituirono un filone cinematografico a parte.
Ma «Il Decameron», film del 1971 di Pier Paolo Pasolini, ebbe gravi problemi con la censura che sequestrò la pellicola e addirittura aprì un processo tra i cui imputati – alla fine tutti giudicati non colpevoli – ci fu anche lo stesso regista. Seconda proposta del ciclo tematico «Italia mani di forbice» (dedicato ai grandi film censurati) che apre il nuovo cineforum «Lunedìcinema», organizzato da AltoGardaCultura (il servizio attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) assieme all’associazione ARCI Altogarda «Francesco Monti» e al centro culturale «La Firma», «Il Decameron» è proiettato lunedì 23 gennaio all’auditorium del Conservatorio di Riva del Garda con inizio alle ore 21. Il film dura 110 minuti; l'ingresso è libero ma si consiglia la visione ad un pubblico adulto (il film all'uscita era vietato ai minori di 18 anni).


Il DecameronDal Decameron di Giovanni Boccaccio Pasolini ha tratto sette novelle, tutte ambientate a Napoli e dintorni; le ultime sono intercalate dalla storia di un allievo di Giotto (lo stesso Pasolini) che deve affrescare le pareti della chiesa di Santa Chiara. Della cosiddetta «trilogia della vita» («Il Decameron», «I racconti di Canterbury» e «Il fiore delle Mille e una Notte») è il film più trascinante, ilare e lieto. Come gli altri due, ha al centro l'esaltazione di una felicità e di una vitalità – che è soprattutto sesso – idealizzate e astoriche, in cui un'incombente presenza di morte ricorda, secondo moduli di tradizione decadentistica, che la conciliazione è impossibile. Perciò c'è chi, collegando i tre film a «Salò o le 120 giornate di Sodomia» (1975), ha parlato di «tetralogia della morte». 


Il DecameronNel cast Franco Citti, Ninetto Davoli, Angela Luce, Silvana Mangano e lo stesso Pier Paolo Pasolini. 






Riva del Garda, 19 gennaio 2012
Uff.stampa