Giornata della memoria 2019


La biblioteca civica di Riva del Garda celebra la Giornata della Memoria con due iniziative: mercoledì 23 gennaio la proiezione del documentario «Watermarks» (ore 21, con proiezioni al mattino per le scuole) e mercoledì 30 gennaio la presentazione del libro «Presidenti» di Adam Smulevich (ore 17.30), presente l’autore.
 

 Giornata della memoria 2019


La Giornata della Memoria è la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stata designata dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il primo novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005, durante la quale l'Assemblea celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. La data del 27 gennaio è stata scelta perché in quel giorno nel 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Le due iniziative sono organizzate dalla biblioteca civica di Riva del Garda in collaborazione con il centro culturale La Firma.

Il documentario «Watermarks» di Yaron Zilberman (Israele, Usa e Francia, 2004, durata 80 minuti) ricostruisce la storia del club sportivo ebraico Hakoah, e in particolare della sua sezione femminile di nuoto. L’Hakoah (in ebraico «forza») venne fondata a Vienna nel 1909 dal librettista Fritz Löhner e da altri intellettuali di spicco, in risposta al fatto che i club sportivi austrici non accettavano atleti ebrei.

Dopo l’Anschluss, nel 1938, i nazisti faranno chiudere la società, nonostante i tanti premi ottenuti e il lustro dato al Paese dagli atleti ebrei. Le sette donne protagoniste di questo docufilm, che sono ormai anziane e hanno ricostruito le proprie vite lontano dall’Europa, ricordano prima la loro giovinezza, fatta di avventure spensierate e record nazionali, poi la precipitosa quanto dolorosa fuga dall’Austria nazista, per ritrovarsi infine, 65 anni dopo, a nuotare tutte insieme in quella piscina che prima delle persecuzioni razziali le aveva viste felici e piene di sogni. Il film, che non manca di offrire anche note ironiche e divertenti, coinvolge lo spettatore in una narrazione originale e sempre efficace. 
  «Watermarks» di Yaron Zilberman
     
Il libro di Adam Smulevich «Presidenti. Le storie scomode dei fondatori delle squadre di calcio di Casale, Napoli e Roma» (La Giuntina, 2017) ricostruisce le storie dimenticate di Raffaele Jaffe, l’uomo che regalò a Casale un incredibile scudetto alla vigilia della Grande Guerra; di Giorgio Ascarelli, il fondatore del Napoli in una stagione contraddistinta da tante felici intuizioni; e di Renato Sacerdoti, il presidente che per primo fece assaporare ai tifosi della Roma il sogno tricolore.

Tre protagonisti del nostro calcio, oggi quasi del tutto dimenticati. Fu il fascismo, e più precisamente furono le leggi razziali, a renderli degli indesiderati. Ascarelli era già morto da tempo quando le leggi entrarono in vigore, ma questo non gli evitò una feroce ritorsione postuma. Jaffe e Sacerdoti, pur convertiti da tempo al cristianesimo, furono relegati ai margini della società. Il primo, in clandestinità, riuscì a scamparla. Jaffe invece, arrestato da militi in camicia nera, terminò la sua vita ad Auschwitz. Questo libro non solo ricostruisce le loro storie, ma getta uno sguardo d’insieme a una stagione di scelte e responsabilità, in ogni senso. Perché l’orrenda pagina del pregiudizio e della violenza fascista riguarda un po’ tutti.

Rileggerla attraverso lo sport, linguaggio universale per eccellenza, può aiutare a fare chiarezza, e al tempo stesso contribuire ad aprire nuove strade, a rafforzare la sfida di una memoria realmente consapevole.
    Adam Smulevich «Presidenti