Irit Amiel - FRATTURE
 3 dicembre 2011


Fratture di Irit Amiel
FRATTURE
di Irit Amiel
Keller Editore 2011
ISBN: 9788889767146
13,50 euro

Sono molte le vite che popolano questo piccolo e intenso libretto scritto da Irit Amiel, sopravvissuta alla Shoah dopo aver passato i primi anni della guerra rinchiusa nel ghetto di Cestocova. Una scrittura densa e poetica che le è valsa l'inserimento nella rosa dei candidati all'edizione 2009 del NIKE, il più prestigioso premio letterario polacco.
In queste pagine il presente "s'incontra e si mescola con il passato", fioriscono episodi, memorie, miniature, sogni. Le fredde campagne polacche e le strade buie delle città, in cui echeggiano i passi delle pattuglie tedesche, si alternano al sole e alle brezze mediterranee in un continuo dialogo tra ieri e oggi, tra la Polonia - terra della perdita - e Israele - terra della rinascita, tra gli scomparsi e i sopravissuti, tra i padri e i figli, tra i nemici e gli amanti.


Ritornano i temi del dolore, del recupero della vita, della voglia di ricominciare, dei fantasmi che ricompaiono, dell'amore, ma quel che più colpisce è che Irit Amiel ci dimostra come sull'olocausto non sia già stato detto tutto.

Nata nel 1931, Irit Amiel ha trascorso i primi anni della Seconda guerra mondiale nel ghetto di Cestocova in Polonia riuscendo a fuggire e a salvarsi procurandosi dei falsi documenti ariani.
Ha lasciato la Polonia nel 1945 per raggiungere la Palestina, clandestinamente, solo due anni dopo, nel 1947, passando per la Germania, l'Italia e Cipro. Da allora vive in Israele e alterna lavori in prosa a raccolte poetiche. Fratture è stato inserito nella rosa dei candidati al NIKE 2009, il più prestigioso premio letterario polacco che viene concesso al miglior libro dell'anno.


 
Recensione di Giorgia Geco su: informazionecorretta.com

Sabato 3 dicembre 2011 l'editore Roberto Keller presenterà il libro di Irit Amiel in Galleria Craffonara nell'ambito della mostra "Ricordi magici di Lele Luzzati".



L'editore Roberto Keller presenta il libro di Irit Amiel fratture