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ARRIGO COLORIO - Una vita per l'arte

6 - 21 febbraio 2010

 

Arrigo Colorio - Una vita per l'arte

Arrigo Colorio - Una vita per l'arte

.... Arrigo era una persona vigorosa, di forte tempra, che amava la vita, le sue cose, i suoi quadri, i suoi libri, e continuava a fare progetti per il futuro. Aveva un profondo rapporto con la natura, nella quale si immergeva solitario, facendo interminabili passeggiate sul lungolago e in montagna, e lunghe nuotate nel golfo di Riva da primavera fino all'autunno inoltrato, godendo del contatto fisico e direi intimo con l'acqua del lago che tanto amava.

Arrigo aveva un animo sensibile, che celava anche a se stesso con un carattere burbero e spigoloso. I suoi modi bruschi e sbrigativi, talvolta irosi, spesso sconcertavano chi non lo conosceva, e questo certo non ha contribuito al pubblico riconoscimento dei suoi grandi meriti. Perché Arrigo è una figura di primo piano nel panorama culturale della nostra città. 

Aveva iniziato ad occuparsi di arte con Dante Dassatti, nella Galleria Città di Riva in Piazza Garibaldi, poi le loro strade si divisero e Arrigo fondò la Galleria La Firma, che per anni è stata un punto di riferimento per gli amanti dell'arte contemporanea. Negli anni settanta e ottanta, quando a Riva il turismo fieristico e congressuale era ancora agli albori e gli inverni erano lunghi e desolatamente vuoti, Via Maffei era ravvivata dalla presenza di due storiche istituzioni culturali: la Libreria Tomasoni e la Galleria La Firma, dove Arrigo proponeva, ai pochi che le sapevano apprezzare, le opere di artisti spesso ancora poco noti ma di grande qualità.

Cessata l'attività di gallerista, nel 1991 decise, assieme pochi amici, Franco, Romeo, Gabriella, Ludovico, Livio, di costituire un'associazione culturale, riprendendo il nome La Firma, allargando l'attività e aprendo lo spazio della galleria, anche ad eventi artistici e culturali di grande spessore: dibattiti su temi di attualità, presentazioni di libri, mostre fotografiche, performance artistiche.

Ricordo ancora l'acuta sofferenza con la quale Arrigo, dopo anni di grande attività, visse la chiusura e lo sgombero della sede di Via Maffei, nel frattempo acquisita dal Comune di Riva, divenuta Galleria civica Craffonara, e destinata ad essere integralmente restaurata assieme all'intero palazzo Lutti.

Dovette traslocare altrove tutto il fondo di tele, disegni, sculture che vi conservava. Fu per Lui un duro colpo, al quale però seppe ancora una volta reagire, organizzando un'altra mostra, non a caso dedicata alle opere di Anna, nella sala messa a disposizione dal Comune nel compendio della Spiaggia degli Olivi. 

Lo dico sotto voce e con pudore, Arrigo e stato per me anche un amico: in molti tratti del suo carattere mi riconoscevo, anche se cercavo di ammorbidire certe sue asprezze, e credo che lui in fondo apprezzasse questo mio tentativo, tanto da affidarmi il difficile incarico di mantenere i rapporti con il Comune e sbrigare le pratiche burocratiche. 

Del resto Arrigo non amava le formalità, gli incontri ufficiali, gli inevitabili compromessi e le mezze misure e fra le sue doti non annoverava certo la diplomazia. 

Caro Arrigo, ci hai lasciato in punta di piedi, senza dare disturbo, con grande dignità. Ora Te ne vai leggero, accompagnato dal soffio dell'Ora che tanto amavi sentire in faccia nelle limpide mattine di primavera: mi piace pensare che finalmente la Tua inquietudine si e placata, che hai trovato la Libertà e la Bellezza che tanto hai cercato. 

Ciao Arrigo.
CLAUDIO MALFER


Rassegna stampa dell'evento:

Momenti dell'inaugurazione:



Reading di poesie di Clara Lotti:



Momento musicale con Gianfranco Grisi: