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- Pubblicato Sabato, 06 Aprile 2024 20:05
Un viaggio nella poesia italiana del Novecento
Con Ludovic Maillet e Francesco Valese
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"La sala buia... è un paradiso" | Poesia e cinema nel Novecento italiano, ci condurrà in un viaggio nella poesia italiana del Novecento attraverso una serie di letture che vanno da Saba a Pasolini, da Zanzotto a Bertolucci, indagando sulla capacità dei poeti di ricreare artisticamente l'esperienza sociale ed individuale del cinema.
Queste le poesie lette
Umberto Saba, II canto dell’amore (Una domenica dopopranzo al cinematografo)
(da Cuor morituro, 1925-’30)
Valerio Magrelli, Cinema
(da Didascalie per la lettura di un giornale, 1999)
Sandro Penna, La sala buia, anche se timidezza
(da Poesie 1922- 76, in Poesie, Prose e Diari, 2017)
Giovanni Giudici, Istruzioni di scena
(da Quanto spera di Campare Giovanni, 1993)
Maria Luisa Spaziani, Ricordo del ’44
(da La luna è già alta. 2006)
Eduardo De Filippo, Anna
(da O penziero e altre poesie di Eduardo, 1985)
Pier Paolo Pasolini, Proiezione al «Nuovo» di “Roma città aperta ”
(da La ricchezza, in La religione del mio tempo, 1961 )
Pier Paolo Pasolini, Marilyn
(sequenza n. 59, da La rabbia, 1963)
Mario Luzi, Che vuoi dirmi ancora, che altro vuoi farmi conoscere
(da Al fuoco della controversia. 1978)
Umberto Saba, Charlot nella “Febbre dell’oro”
(da «La Fiera Letteraria », 10 aprile 1927)
Corrado Covoni, Charlot
(da «La Fiera Letteraria», 10 maggio 1953)
Vittorio Sereni, Lavori in corso
(da Stella variabile. 1981)
Andrea Zanzotto, Sarlòt e Jijeto
Andrea Zanzotto, Charlot e Gigetto
(da Idioma, 1986)
Biblioteca Civica di Riva del Garda Piazza Garibaldi, 5 Riva del Garda (TN) Sabato 20 aprile 2024 Ore 10:30 Ingresso libero |
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- Pubblicato Domenica, 25 Febbraio 2024 18:59
Romanzi a colazione
Torna in biblioteca l'amato appuntamento del sabato mattina.
Tre incontri con l'autore accompagnati da caffè, biscotti e brioche.
Modera gli incontri Ludovic Maillet
Questi gli appuntamenti
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Chi segue Franco Stelzer dai suoi esordi sa che nulla è rituale nel suo profilo letterario. Non lo era il primo libro uscito per Einaudi Ano di volpi argentate nel 2000 né Il nostro primo, solenne, stranissimo Natale senza di lei, tre anni dopo. Libri sottilissimi, ispidi e stranianti, inadatti a questo tempo user friendly e alla sua letteratura talvolta verbosa e (s)concentrata su plot di grande foliazione. Anche Matematici nel sole giunto nel 2009 interrompendo la serie per la casa editrice torinese (ripresa poi nel 2018 con Cosa diremo agli angeli con i sardi de Il Maestrale, aveva stupito i seguaci della prima ora, dividendoli. Stelzer, che è nato a Trento nel 1956, traduttore dal tedesco e docente di lettere, non ha mai mostrato di voler percorrere strade troppo solcate anche quando gli sarebbe stato conveniente. Ora per la collana Pennisole di Hopefulmonster (la cui direzione è di un altro scrittore felicemente irriducibile, Dario Voltolini) scrive Stiratore di luce, una storia agiografica ma non in senso estensivo. Quella di Bodo, un uomo-bambino tra naiveté e disturbo, che vive con la mamma nei pressi del Lorettoberg dove portano avanti una bottega, nel frattempo diventata tecnologicamente obsoleta, in cui lavano e stirano oltre a vendere mobili per raggranellare qualcosa in più, fa emergere da una piccola vita un apologo morale senza paura di sembrare ingenuo.
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Cimalta, nomen omen, un paese di montagna che sembra un innesto febbrile nella roccia, circondato da foreste, fantasmi, segreti. Per nulla davvero isolato, Cimalta è al centro delle vite di molti, umani e non, ed è parte di una rete di storie, potere ed esistenze. Una notte, appena fuori dal paese, in un momento che sembra perfetto per un rito di passaggio, alcune di queste vite finiscono nel modo più brutale possibile. Sembra che un predatore, un orso, abbia attaccato e ucciso. La scena è quella di una strage. È il panico, collettivo, istintivo, quel tipo di sentimento che annulla la capacità di pensare e crea un luogo dove altri mostri attendono e prosperano.
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Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la Biblioteca Civica alle ore 10.30 Riva del Garda (TN) - Piazza Garibaldi 5 Entrata gratuita |
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Per informazioni: Biblioteca civica di Riva del Garda 0464 573806 |
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Visita la pagina internet dedicata all'iniziativa |
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Alcuni momenti degli incontri con gli autori...
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- Pubblicato Lunedì, 06 Novembre 2023 11:23
La programmazione alterna un ciclo a Riva (presso l’Auditorium del Conservatorio) con uno ad Arco (presso Palazzo Panni). Quest’anno si partirà a Riva del Garda il 6 novembre con un ciclo di film dedicati agli 80 anni di Catherine Deneuve dall’ironico titolo “Je suis Catherine Deneuve”, strizzando l’occhio ad un famoso slogan pubblicitario degli anni ’80. Il primo titolo in programma è uno dei capolavori del grande regista spagnolo Luis Bunuel, “Bella di giorno”, film scandalo all’epoca, che per la prima volta tentava di abbordare un tema quale il piacere femminile e le sue declinazioni.
Seguirà a gennaio un ciclo ad Arco dedicato alla grande attrice comica (prematuramente scomparsa in un incidente aereo a 44 anni) con titoli emblematici della commedia americana degli anni ’30 quali “L’impareggiabile Godfrey”, “Nulla sul serio” e “Vogliamo vivere!”.
A febbraio, a Riva del Garda sarà il turno di una serie di “polar” (film noi polizieschi) con Alain Delon per poi passare ad Arco con la più famosa coppia di registi italiani, Paolo e Vittorio Taviani, autori di capolavori quali “Padre padrone” e La notte di San Lorenzo”.
Infine la stagione si concluderà all’insegna del buonumore con una sarei di straordinari musical dell’epoca d’oro della MGM diretti da Vincente Minnelli: Incontriamoci a Saint Louis, Brigadoon e Spettacolo di varietà.
lunedìcinemacineforum
PROGRAMMA 2023 | 24 ARCO | RIVA DEL GARDA
Comune di Riva del Garda |
Comune di Arco |
Inizio proiezioni ore 21.00 Riva del Garda - Auditorium del Conservatorio Arco - Palazzo dei Panni Il programma potrà subire variazioni |
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Ingresso con tessera FIC valida per l'intera stagione |
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Per informazioni: |
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Comune di Riva del Garda Unità Operativa Attività Culturali, Sport e Turismo Telefono 0464 573918 www.comune.rivadelgarda.tn.it |
Comune di Arco Servizio Attività Culturali Telefono 0464 583619 www.comune.arco.tn.it |
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- Pubblicato Martedì, 31 Ottobre 2023 19:21
30 Ottobre > 19 Novembre 2023 Emanuele Brugnoli Impressioni liquide
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Inaugurazione martedì 31 ottobre 2023, ore 18.00
Presentazione di Nicoletta Tamanini
Luce e poesia nelle vedute di Emanuele Brugnoli.
Dopo la recente esposizione dedicata a Virgilio Guidi, per eccellenza il "pittore di Venezia” del Novecento, il Centro Culturale "La Firma" di Riva del Garda propone un interessante focus su Emanuele Brugnoli, artista bolognese di nascita ma veneziano d'adozione, vissuto a cavallo dei due secoli in quanto nato nel 1859 e scomparso nel 1944 all'età di 85 anni.
Autore di spicco nella cerchia dei vedutisti veneziani di fine Ottocento, egli giunse a Venezia nel 1879 per completare gli studi artistici e vi rimase, affascinato dalla bellezza della città veneta e conquistato dalla luce madreperlacea della laguna di cui divenne insigne cantore.
Ispirato dallo stimolante clima artistico culturale veneziano dell'epoca vivacizzato da pittori e mecenati provenienti da ogni angolo del mondo, Brugnoli si avvicinò, inizialmente, al pittore americano James McNeill Whistler da cui imparò le tecniche dell'acquaforte sperimentando le prime vedute a incisione di Venezia, e, successivamente, fu influenzato da John Singer Sargent, altro artista statunitense, che lo ispirò in modo particolare per la freschezza, gli effetti luministici e le atmosfere pastello nell'utilizzo della tecnica dell'acquerello. Emanuele Brugnoli iniziò così a ritrarre gli scorci più caratteristici di Venezia producendo una notevole quantità di eleganti acquerelli anche in piccolo formato, i cosiddetti "tascabili”, anticipando di fatto le future cartoline souvenir acquistabili dai viaggiatori in visita alla città lagunare. Brugnoli ritrasse una Venezia eterea, sospesa nel tempo e nello spazio distinguendosi per questo suo particolare sguardo dall'opera di altri famosi acquarellisti dell'epoca, divenendo noto e apprezzato in tutta la Mitteleuropa anche per la sua originale pennellata leggera e raffinata. A tal proposito da segnalare è l'acquisto di un suo celebre acquerello "Un canale di Venezia” da parte dell'Imperatore Guglielmo II. Meno noto come pittore ad olio, l'artista subì l'influenza dei grandi del periodo veneziano come i Ciardi, Fragiacomo e Favretto.
La mostra proposta dall'Associazione Culturale "La Firma" presenta in un percorso espositivo con una trentina di opere un ampio sguardo sulla produzione artistica di Brugnoli portando, ancora una volta, le suggestive "impressioni" veneziane sulle sponde del Lago di Garda.
Nicoletta Tamanini
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale Riva del Garda (TN) 30 ottobre > 19 novembre 2023 Tutti i giorni 09.00 > 12.30 - 13.30 > 18.30 Ingresso libero Inaugurazione martedì 31 ottobre 2023 ore 18.00 |
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- Pubblicato Sabato, 30 Settembre 2023 17:57
UN PAESE
Luzzara - Fotografie di Hazel Kingsbury Strand
Fotografia e Cinema nel Neorealismo
Mostra, conferenze, interventi, workshop e proiezioni
7 > 29 ottobre 2023
Apertura 9:00 > 12:30 e 14:00 > 18:30
Riva del Garda - Galleria Civica «G. Craffonara»
Con immagini di Riva del Garda selezionate dall'archivio fotografico
dei Fratelli Enrico e Tiziano Biatel.
Il progetto nasce dalla sinergia di due realtà culturali del territorio, Il Fotogramma Associazione Fotografica e il Centro Culturale La Firma, che da molti anni concentrano la loro attività rispettivamente sulla fotografia e sul cinema. Partendo da queste esperienze si è voluto valorizzare e portare a conoscenza della cittadinanza rivana un progetto nato alla metà degli anni ‘50 dalla mente di Cesare Zavattini, scrittore, sceneggiatore e poeta emiliano, nonché figura di spicco del neorealismo italiano, e del famoso fotografo americano Paul Strand.
Dalla collaborazione di queste due personalità nacque quindi un'idea, che è poi confluita in una pubblicazione (edita da Einaudi), in cui fotografia e testo si compenetrano vicendevolmente per rappresentare “UN PAESE" che diventasse emblema dell’intera società italiana dell’epoca. Scelsero come paese “ideale” il Comune emiliano di Luzzara, città natale di Zavattini.
Grazie alla Fondazione Un Paese di Luzzara che da anni si occupa di valorizzare la figura di Zavattini, presenteremo le fotografie originali che la moglie di Paul Strand, Hazel Kingsbury Strand, fece a seguito del marito e che ne costituiscono il complemento ideale. Le fotografie verranno messe in mostra alla galleria civica G.Craffonara. Nel contesto della medesima mostra verranno esposte inoltre delle immagini di Riva del Garda degli anni Cinquanta selezionate, con la preziosa collaborazione dello storico Mauro Grazioli, dall'archivio dei fratelli Enrico e Tiziano Biatel, fotografi che hanno documentato la storia della città.
Per illustrare il progetto “Un Paese” interverranno il Direttore della Fondazione Un Paese di Luzzara, dott. Simone Terzi, e in data successiva, il critico di fotografia e giornalista de La Repubblica dott. Michele Smargiassi, che in più occasioni ha scritto del progetto creato da Strand/Zavattini.
Cesare Zavattini è ricordato soprattutto come uno dei principali, sicuramente il più conosciuto, sceneggiatore del neorealismo, avendo collaborato a quasi tutti i film di Vittorio De Sica. Per questo verrà dedicata una conferenza alla figura di De Sica, uno dei più importanti registi della nostra cinematografia. La conferenza sarà tenuta dal dott. Ludovic Maillet, organizzatore di eventi cinematografici. Di seguito verranno proiettati alcuni film che rimangono pietre miliari, non solo del neorealismo italiano, ma dell’intero cinema mondiale quali Ladri di biciclette e Umberto D.
Anche rispetto a Umberto D. ci sarà un aggancio con la realtà trentina, essendo stato il suo protagonista - Carlo Battisti - un insigne glottologo originario della Val di Non. Alla serata della proiezione del film interverrà il dott. Paolo Malvinni, scrittore e drammaturgo, per ricordare la figura di Carlo Battisti con un suo racconto.
All’interno del progetto verrà anche proposto il workshop fotografico “Interpretare un luogo. Itinerari visivi per la lettura di un contesto urbano”, curato dal fotografo Luca Chisté - Phf Photoforma, attraverso il quale, indagando un areale urbano molto specifico e altamente connotato in termini identitari quali sono Rione Degasperi e Rione 2 Giugno di Riva del Garda, si possano fornire ai partecipanti alcune chiavi di lettura, da un punto di vista concettuale e metodologico, per interpretare visivamente questi due contesti urbani.
L’evento è una manifestazione riconosciuta dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).
Sabato 7 ottobre 2023 Ore 16.00 Galleria «G. Craffonara» Riva del Garda
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Sabato 7 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda SIMONE TERZI Conferenza LE INTENZIONI ERANO MERAVIGLIOSE Cesare Zavattini, da Italia mia a Un Paese |
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Mercoledì 11 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda MICHELE SMARGIASSI Conferenza IL MONDO DI PAUL STRAND E HAZEL KINGSBURY STRAND |
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Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 Interpretare un luogo Itinerari visivi per la lettura di un contesto urbano Workshop a cura di Luca Chistè - Phf Photoforma. Per informazioni e iscrizioni: telefono 3426621835 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
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Lunedì 16 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda Ciclo proiezioni cinematografiche Lunedì Cinema SUSCIA' di Vittorio De Sica |
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Venerdì 27 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda LUDOVICO MAILLET Conferenza LA COPPIA ZAVATTINI DE SICA NEL CINEMA NEOREALISTA |
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Lunedì 23 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda Ciclo proiezioni cinematografiche Lunedì Cinema LADRI DI BICICLETTE di Vittorio De Sica |
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Lunedì 30 ottobre 2023 Ore 21.00 Auditorium del Conservatorio Riva del Garda Ciclo proiezioni cinematografiche Lunedì Cinema UMBERTO D. di Vittorio De Sica Con un racconto di Paolo D. Malvinni dedicato a Umberto D. e al suo interprete Carlo Battisti "Pensionato disperato rende un pessimo servizio alla patria". |
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Approfondimenti
FOTOGRAMMA Associazione fotografica https://www.ilfotogramma.org/ https://www.facebook.com/ilfotogramma.nago |
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FONDAZIONE UN PAESE Centro culturale Zavattini http://www.fondazioneunpaese.org/centro-culturale-zavattini/ https://www.facebook.com/fondazioneunpaeseluzzara |
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PHP Photoforma https://www.photoforma.it/ https://www.facebook.com/PhfPhotoforma |
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Comune di RIVA DEL GARDA https://www.comune.rivadelgarda.tn.it/Aree-tematiche/Biblioteca-civica |
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- Pubblicato Sabato, 12 Agosto 2023 19:47
11 > 28 agosto 2023
Momenti
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Inaugurazione sabato 12 agosto 2023
Presentazione di Nicoletta Tamanini
È davvero diffìcile per un figlio della grande scultura ladina trovare un linguaggio espressivo originale e personale che identifichi e connoti le proprie opere tra le numerose, valide creazioni che scaturiscono dall’inesauribile fantasia dello scalpello gardenese. Giuseppe Rumerio è riuscito in questo intento per lui ancora più difficile da raggiungere essendosi egli occupato, per lunghi anni e con particolare successo, di un’attività scultorea di tipo tradizionale. Una produzione a tematica prevalentemente sacra o con delle tipologie figurative ben connotate e stigmatizzate che, pur realizzate con la tecnica e la maniacale cura del dettaglio che contraddistinguono la produzione ladina, non esulano dall’ambito di una produzione che, pur di altissima qualità e particolarmente amata e apprezzata in tutto il mondo, rimane circoscritta ad un artigianato di ottima fattura. Lo scultore di Ortisei da una decina di anni ha invece intrapreso una strada nuova e personale pur rimanendo strettamente legato ad un linguaggio di tipo figurativo e ad una tematica naturalistica. Amante da sempre e profondo conoscitore della flora e fauna della sua valle, Rumerio, coniugando l’eccellente tecnica esecutiva acquisita nei lunghi anni di lavoro come scultore artigiano con l’occhio di un osservatore attento e il guizzo poetico di un animo sempre fanciullo, crea infatti delle vere e proprie opere d’arte che nulla hanno da invidiare alle sculture dei grandi maestri del passato. Nel suo atelier che ricorda lo studio di uno scultore ottocentesco, l’artista definisce ogni dettaglio del soggetto da rappresentare, prevalentemente animali della fauna dolomitica, ne studia ogni particolare anatomico, ogni postura, ne indaga con certosina pazienza abitudini e atteggiamenti. Quindi, entrato nello spirito del soggetto da rappresentare, egli realizza un accurato progetto grafico dell’opera plasmando successivamente un modellino in creta della scultura. Infine, selezionato il legno adatto ad ogni creazione, la fase scultorea vera e propria in cui l’artista immortala l’essenza, quasi lo spirito vitale, dei suoi amati animali. Coniugando inoltre in modo particolarmente efficace incredibili vette di virtuosismo tecnico ad una estrema attenzione per la plasticità e il dinamismo delle creature rappresentate, soprattutto nei grandi gruppi scultorei, Giuseppe Rumerio cattura “l’attimo fuggente”, quell’attimo magico che immortala situazioni o scene donando, per un attimo, appunto, il soffio della vita alla scultura.
Nicoletta Tamanini
Giuseppe Rumerio nasce a Citiglio sul Lago Maggiore ma vive da molti decenni a Ortisei, la splendida località della Val Gardena che diede i natali all’amata madre e ove ora ha sede anche il suo atelier. Diplomato Maestro artigiano, Rumerio ha reso una passione giovanile coltivata con naturale talento la sua attività lavorativa dirigendo, fino ad alcuni anni fa, un avviato laboratorio di scultura prevalentemente a tema sacro in cui erano presenti numerosi collaboratori e apprendisti. Quindi la decisione Hi lasciare la produzione scultorea di soggetto religioso che ha reso la valle ladina celebre in tutto il mondo, per dedicarsi ad un percorso più originale e creativo in cui il personale amore per la natura e l’abilità tecnica acquisita nei lunghi anni di lavoro e insegnamento potessero trovare un eccellente punto d’incontro. Iniziano così, una decina di anni orsono, le prime composizioni ispirate alla fauna alpina, poi le opere dedicate ai singoli animali da lui particolarmente osservati e studiati, quindi i grandi gruppi scultorei che lo hanno reso celebre in Italia e all’estero. Esperto nella lavorazione di tutte le varietà di legno, in questa sua veste non più di artigiano ma d’artista, Giuseppe Rumerio si cimenta, con successo, anche nella lavorazione di altri materiali tra cui il bronzo.
Presente con le sue opere in numerose mostre collettive in Italia (2005 a Milano, 2007 a Lonigo (VI), 2006 a Torino, 2008 Abano Terme (PD), 2022 Fiera di Primiero) e all’estero (2000 esposizione presso la Rollins Gallery a Vail - Colorado, USA, 2001 esposizione presso la Galleria Louvre des Antiquires a Parigi, 2002 esposizione a Dubai, 2004 mostra alla “SouthEastern Wildlife Exposition” in Charleston - South Carolina, USA, 2021 esposizione “Art Animalier” a Parigi), Giuseppe Rumerio ha sempre riscontrato particolare successo di pubblico e critica soprattutto nelle sue esposizioni personali tra cui ricordiamo, nel 2011, “Il fascino della natura” ad Albenga (SV) e, nel 2017, l’apprezzata mostra proposta al “Tublà da Nives” a Selva di Val Gardena.
Nel novembre 2023, su invito, sarà presente con alcune opere nel Qatar in un’esposizione collettiva ove saranno presentate sculture realizzate da una quarantina di artisti accuratamente selezionati e provenienti da ogni parte del mondo.
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale Riva del Garda (TN) 14 > 28 agosto 2023 Tutti i giorni 09.00 > 12.30 - 13.30 > 18.30 Ingresso libero Inaugurazione sabato 12 agosto 2023 ore 18.00 |
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