LunedìCinema Cineforum 2019 - 2020
  
100 ANNI CON FELLINI
I Vitelloni (1953)

 

Il più sincero, triste ed autobiografico FelliniCinque uomini, tutti sulla trentina, nella provincia immobile di quella che riprende Rimini negli anni 50. Cinque vitelloni quindi, un gruppo di pasciuti amici che non vogliono crescere e che riesce a vivere nell’impasse generazionale che li lega. Moraldo (quello che più si avvicina alla figura di Fellini non ancora regista) è il più sensibile, introverso, silenzioso, ma anche il più coraggioso, perché sarà l’unico ad abbandonare il paese senza avere ancora in mente il luogo di destinazione. Albertone, il più mammone della comitiva, solo dopo una grossa sbronza si avvicinerà all’idea di maturare (che coincide con la presa di coscienza del matrimonio-legame), ma si ritroverà alla fine ancora legato alla figura della vecchia madre, promettendole che non l’abbandonerà mai come invece ha appena fatto sua sorella Olga scappando con un uomo sposato. Riccardo e Leopoldo, tenore e drammaturgo bloccati nella ricerca dell’ispirazione e delle possibilità, e poi Franco, il bello della comitiva, sposato e votato alle scappatelle, che accetterà di considerarsi marito solo dopo le cinghiate di suo padre.

I Vitelloni (1953) di Federico FelliniRacconto amaro sull’immobilità della provincia, sulla mancanza d’aspirazioni di un determinato gruppo di ragazzi che continua a vedersi lontano dal mondo della maturità legata alla responsabilità del ruolo. Federico Fellini scappa da quest’immobilismo, ma attraverso l’ultimo sguardo-commento-battuta di Moraldo, fugge con un senso di disagio per il nuovo e dispiacere per il vecchio. È ancora incerto, rimpiange, non rinnega, se ne allontana. L’immagine che chiude il film è quella del ragazzino lavoratore, in bilico sulla linea retta dei binari. Una speranza, o la morte della fanciullezza.

Primi grossi e pesanti passi del regista nell’immaginario deformante (la festa di carnevale dove Alberto Sordi è sopraffatto da alcol e coscienza) e malinconico (passeggiate sulla spiaggia d’inverno) che determineranno la trama della sua imponente storia cinematografica. Regia pulita, riconosciuta come un capolavoro d’artista, il film rappresenta già l’altezza (ed uno dei momenti più alti) di tutto il lavoro del maestro riminese.
Ottimo cast d’attori, specialmente il trio Moraldo, Franco, Alberto (Interlenghi-Fabrizi-Sordi) quest’ultimo riconosciuto con il Nastro d’argento come miglior attore (il film ottenne anche il Nastro d’argento come miglior film e produzione ed il Leone d’argento a Venezia nel 1953). Alberto Sordi, con il gesto dell’ombrello mentre fa una pernacchia ad un gruppo di operai e poi viene rincorso da questi una volta che si blocca l’automobile sulla quale stava viaggiando, rimarrà per sempre nella comune memoria dello spettatore italiano. Fabrizi è doppiato da Nino Manfredi e Trieste da Adolfo Geri. Franco Interlenghi è stato Pasquale in Sciuscià (1943) di Vittorio De Sica. Completo, moderno, racconta un momento della vita comune a tutti. Sarcasticamente commovente.

da: http://www.cinemah.com

 

 

   Scheda 

         I Vitelloni (1953) di Federico Fellini
     
PRODUZIONE Italia, Francia  
ANNO 1953  
DURATA 108'  
COLORE B/N  
RAPPORTO 1,37 : 1   
GENERE Commedia, Drammatico  
REGIA Federico Fellini

   
INTERPRETI E PERSONAGGI

  • Alberto Sordi: Alberto
  • Franco Interlenghi: Moraldo Rubini
  • Franco Fabrizi: Fausto Moretti
  • Leopoldo Trieste: Leopoldo Vannucci
  • Riccardo Fellini: Riccardo
  • Eleonora Ruffo: Sandra Rubini
  • Jean Brochard: Francesco, il padre di Fausto
  • Claude Farell: Olga, la sorella di Alberto
  • Carlo Romano: Michele, l'antiquario
  • Enrico Viarisio: il padre di Moraldo e Sandra
  • Paola Borboni: la madre di Moraldo e Sandra
  • Lída Baarová: Giulia, la moglie di Michele
  • Arlette Sauvage: la sconosciuta nel cinema
  • Vira Silenti: Gisella, la "cinesina"
  • Maja Nipora: Caterina, la soubrette
  • Achille Majeroni: Sergio Natali, il capocomico
  • Silvio Bagolini: Giudizio
  • Giovanna Galli: una ballerina
  • Guido Martufi: Guido, il giovanissimo fattorino della stazione
  • Milvia Chianelli:
  • Lilia Landi (non accreditata): nel ruolo di se stessa
  • Franca Gandolfi: (non accreditata): ballerina
  • Lino Toffolo (non accreditato): un ragazzo al carnevale
 
DOPPIATORI ITALIANI

  • Nino Manfredi: Fausto Moretti
  • Adolfo Geri: Leopoldo
  • Rina Morelli: Sandra Rubini
  • Giusi Raspani Dandolo: la madre di Moraldo e Sandra
  • Gabriella Genta: Olga, la sorella di Alberto
  • Enrico Ostermann: Francesco, il padre di Fausto
  • Flaminia Jandolo: la "cinesina"
  • Jole Fierro: la soubrette
  • Riccardo Cucciolla: il narratore
 
SOGGETTO Federico FelliniEnnio FlaianoTullio Pinelli

 
PRODUTTORE Peg Films, Cite Films

 
SCENEGGIATURA Federico Fellini, Ennio Flaiano  
FOTOGRAFIA Carlo CarliniOtello MartelliLuciano Trasatti  
MONTAGGIO Rolando Benedetti  
SCENOGRAFIA Mario Chiari  
MUSICHE Nino Rota, diretta da Franco Ferrara