28 settembre > 20 novembre  2019


Il Centro Culturale "La Firma" è lieto di invitarvi all'inaugurazione della mostra collettiva in ricordo del gallerista Arrigo Colorio 

 

 

 

Mostra collettiva omaggio ad Arrigo Colorio 

Omaggio ad Arrigo Colorio a dieci anni dalla scomparsa
 Sabato 28 settembre presso la Sala Civica “G. Craffonara” si inaugura una collettiva dedicata al gallerista rivano.
Cura e allestimento di Romeo Galletti, Franco Chiarani e Livio Tasin presentazione di Nicoletta Tamanini

 

Arrigo Colorio è stato un protagonista della vita artistica di Riva del Garda a partire dagli anni Sessanta. La sua Galleria di via Maffei per decenni ha ospitato i più importanti artisti dell'epoca. A dieci anni dalla scomparsa il Centro Culturale “La Firma” di Riva del Garda gli dedica una mostra collettiva che aprirà i battenti sabato 28 settembre alle ore 18.00 presso la Galleria Civica “G. Craffonara” di Riva del Garda.

Ad esporre saranno gli amici e i colleghi che hanno collaborato con Arrigo Colorio nel corso dei decenni: 
Bruna Aprea, Caterina Benamati, Giuseppe Bravi, Gino Carrera, Anna Caser, Franco Chiarani, Patrizia Comand, Renzo Cursaro, Fernanda Fedi, Fritz Froelich, Ivo Fruet, Diego Galletti, Bruno Gambone, Gino Gini, Manfred Henninger, Ugo Nespolo, Gaston Orellana, Remo Pasetto, Amina Pedrinolla, Luigi Pizzini, Riccardo Schweizer, Medhat Shafik, Alberta Struffi, Paolo Tait, Livio Tasin.

Arrigo Colorio, lo ricordano gli amici del Centro Culturale “La Firma”, era una persona vigorosa, di forte tempra, che amava la vita, le sue cose, i suoi quadri, i suoi libri, e continuava a fare progetti per il futuro. Aveva un profondo rapporto con la natura, nella quale si immergeva solitario, facendo interminabili passeggiate sul lungolago e in montagna, e lunghe nuotate nel golfo di Riva da primavera fino all’autunno inoltrato, godendo del contatto fisico con l’acqua del lago che tanto amava. Arrigo aveva un animo sensibile, che celava anche a se stesso con un carattere burbero e spigoloso. I suoi modi bruschi e sbrigativi, talvolta irosi, spesso sconcertavano chi non lo conosceva, e questo certo non ha contribuito al pubblico riconoscimento dei suoi grandi meriti. 

Aveva iniziato ad occuparsi di arte con Dante Dassatti, nella Galleria Città di Riva in Piazza Garibaldi, poi le loro strade si divisero e Arrigo fondò la Galleria La Firma, che per anni è stata un punto di riferimento per gli amanti dell’arte contemporanea. Negli anni settanta e ottanta, quando a Riva il turismo fieristico e congressuale era ancora agli albori e gli inverni erano lunghi e desolatamente vuoti, Via Maffei era ravvivata dalla presenza di due storiche istituzioni culturali: la Libreria Tomasoni e la Galleria La Firma, dove Arrigo proponeva, ai pochi che le sapevano apprezzare, le opere di artisti spesso ancora poco noti ma di grande qualità. Cessata l’attività di gallerista, nel 1991 decise, assieme a pochi amici, di costituire un’associazione culturale, riprendendo il nome La Firma, allargando l’attività e aprendo lo spazio della galleria, anche ad eventi artistici e culturali di grande spessore: dibattiti su temi di attualità, presentazioni di libri, mostre fotografiche, performance artistiche.

Grande fu la sofferenza con la quale Arrigo Colorio, dopo anni di grande attività, visse la chiusura e lo sgombero della sede di Via Maffei, nel frattempo acquisita dal Comune di Riva, divenuta Galleria civica Craffonara, e destinata ad essere integralmente restaurata assieme all’intero palazzo Lutti. Dovette traslocare altrove tutto il fondo di tele, disegni, sculture che vi conservava.

A dieci anni dalla scomparsa, il “suo” Centro Culturale, oggi presieduto dal nipote Ludovico Maillet, gli dedica una mostra che altro non vuol essere se non l'occasione per ricordare un uomo che ha dato molto alla vita culturale di Riva del Garda senza nulla pretendere in cambio.

 

 

 Arrigo Colorio - Una vita per l'arte   
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale
Riva del Garda (TN)


28 settembre  > 20 novembre 2019
Tutti i giorni 10.00 > 12.30  -  14.30 > 17.00

Ingresso libero


Inaugurazione sabato 28 settembre ore 18.00

Mostre 2019 - Galleria civica G. Craffonara
   
 
  
 
Alcune immagini delle opere esposte e dell'inaugurazione

 
 

  

UNA VITA PER L’ARTE
Mostra collettiva in omaggio ad Arrigo Colorio

Presentazione di Nicoletta Tamanini

 


Secondo e ultimo appuntamento espositivo del Centro Culturale la Firma di Riva del Garda per il 2019, la mostra “UNA VITA PER L’ARTE. Mostra collettiva in omaggio ad Arrigo Colorio” vuole ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, uno dei suoi soci fondatori ed uno tra i più significativi protagonisti della vita artistico - culturale dell’Alto Garda dal dopoguerra agli anni 2000.

Nato nel 1927 ad Arco ma rivano d’adozione, Arrigo Colorio, a partire dalla fine degli anni ‘40, assecondando un’innata passione ed un naturale talento artistico che lo portano ad esprimersi inizialmente con un linguaggio prevalentemente figurativo, si avvicina al mondo dell’arte entrando in contatto con lo storico Gruppo Amici dell’Arte di Riva del Garda, fondato il 21 giugno 1946 da Luigi Pizzini già allora affermato artista. Del gruppo, nato da un’iniziale scuola serale di disegno creata da Pizzini dopo i suoi studi all’Accademia di Brera, fanno parte anche Carlo Pizzini, fratello di Luigi, Mario Bettinazzi, Roberto Zontini, Giovanni Bonat, Achille Dal Lago, Arturo Paluselli, Giacomo Vittone, Guido Zanolli, Francesco Santini, Giancarlo Tomba, Camillo Bolognini, e, come detto, Arrigo Colorio. Al Gruppo si avvicina in quel periodo anche Mario Matteotti, oggi novantasettenne, altro protagonista ed interprete, come artista, politico e curatore del Museo Civico e della Galleria della Rocca, della vita culturale rivana di quegli anni.

UNA VITA PER L’ARTE Mostra collettiva in omaggio ad Arrigo Colorio  - Benamati CaterinaDopo aver partecipato con impegno ed entusiasmo alle molteplici attività del Gruppo per un lungo periodo, Arrigo Colorio, collabora con Dante Dassatti presso la Galleria Città di Riva in Piazza Garibaldi quindi, grazie alla sua competenza critica e al desiderio di ampliare il panorama artistico rivano, nei primi anni ’60 apre nel nucleo storico di Riva del Garda, in via Maffei, la prestigiosa Galleria d’Arte La Firma che si distinguerà nel tempo per mostre di alto livello ospitando artisti giovani ed innovativi come Alighiero Boetti, Ugo Nespolo, Luigi Ontani e nomi internazionali provenienti dalle migliori gallerie d’arte contemporanea italiane.

Nel 1991, conclusa l’esperienza di gallerista, insieme ad alcuni amici e riprendendo il nome “La Firma”, Arrigo Colorio costituisce un’associazione culturale che ospita negli anni successivi eventi artistici e culturali di notevole spessore, nonché dibattiti su temi d’attualità, presentazione di libri e mostre fotografiche. Presidente e anima del circolo è, ovviamente, fino al 2009, anno della sua scomparsa, Arrigo Colorio; soci fondatori sono Clara Lotti, Claudio Malfer, Ludovico Maillet, Anna Caser, Franco Ballardini, Romeo Galletti e Livio Tasin. Grazie all’infaticabile passione per l’arte e per la cultura dell’associazione, hanno così potuto far conoscere al pubblico di Riva del Garda le loro opere, nomi come Alexander Calder, Alda Merini, Medhat Shafik, Sandro Chia e i patafisici benacensi ispirati dall’originale ricerca artistico - creativa del pittore, scultore e saggista Enrico Baj.

Scomparso Arrigo Colorio all’età di 81 anni, la guida del Centro per circa un decennio è passata nelle esperte mani dell’artista veronese Anna Caser. Attualmente presidente del Circolo è Ludovico Maillet, nipote di Arrigo che continua, coadiuvato dal nuovo gruppo dirigente dell’associazione, l’infaticabile impegno di stimolazione e promozione culturale di un territorio come l’Alto Garda, per sua naturale vocazione, ispiratore di fermenti, linguaggi espressivi e movimenti artistico - culturali anche alternativi ed originali.

Uomo passionale, incuriosito da ogni percorso e linguaggio espressivo, anche il più innovativo, Arrigo Colorio, viene oggi ricordato da amici e colleghi con stima e riconoscenza per la dedizione ad un mondo, quello dell’arte, spesso mutevole ed ingrato a cui Colorio, delicata sensibilità e raffinato senso critico celati da un carattere spesso spinoso e polemico, ha dedicato con passione tutta la sua vita.

Il percorso espositivo accuratamente studiato da Romeo Galletti, Franco Chiarani e Livio Tasin per proporre un raffinato e stimolante dialogo tra pittura e scultura, tra materiali e tecniche pittoriche assai diverse tra loro, tra artisti di epoche, provenienza e formazione varia, offre al visitatore un piccolo assaggio del lavoro svolto per decenni da Colorio durante la sua infaticabile ricerca di gallerista e di promotore culturale. Venticinque artisti, una quarantina di opere, molte di notevole interesse artistico, alcune anche di particolare valore storico, delineano così un originale viaggio nel mondo della creatività umana transitato per decenni nel centro gardesano grazie alla fantasia, alla curiosità e alla lungimiranza di un infaticabile sognatore.

Nicoletta Tamanini, settembre 2019