3 settembre  > 4 ottobre 2022


Il Centro Culturale "La Firma" è lieto di invitarvi all'inaugurazione della mostra Spazialisti a Venezia 

 

 

 
 Spazialisti a Venezia - 3 settembre > 4 ottobre 2022

 

Saranno in mostra le opere di Virgilio Guidi, Bruna Gasparini, Ennio Finzi, Luciano Gaspari, Saverio Rampin, Edmondo Bacci, Gino Morandis, Vinicio Vianello e Tancredi.  

Sarà dedicata agli Spazialisti veneziani la nuova mostra che verrà inaugurata sabato 3 settembre alle 18 presso la Sala Civica “G. Craffonara” di Riva del Garda organizzata dal Centro Culturale La Firma nell'ambito della propria stagione espositiva. Saranno in mostra le opere di Virgilio Guidi, Bruna Gasparini, Ennio Finzi, Luciano Gaspari, Saverio Rampin, Edmondo Bacci, Gino Morandis, Vinicio Vianello e Tancredi.

Nel clima di fervore che si respirava a Venezia nel secondo dopo guerra si sviluppano molteplici entusiasmi creativi che danno fiato a una generazione di artisti affascinanti della ricerca spaziale di Lucio fontana. Negli anni 50 un gruppo di artisti porta avanti una personale sperimentazione visiva sotto l’egida e l’impegno di un grande gallerista e collezionista veneziano: Carlo Cardazzo. In questo clima e con queste prerogative gli Spazialisti veneziani aprono la strada a una ricerca estetica che intende sviluppare nella sperimentazione di uno spazio visivo una differente poetica del segno e del colore. Si tratta di un’evoluzione del pensiero e del gesto dove il segno diventa traccia di un percorso, fino ad ora in edito, ed entro il quale la ricerca indaga i moduli di un’iconografia mirata ad approfondire il concetto filosofico di un tempo sospeso nello spazio. L’idea di questo spazio tangibile, diventa concreta attraverso le tecnologie che rendono visibili le nuove esplorazioni lunari.
Gli Spazialisti veneziani sono dunque partecipi dell’entusiasmo che avvolge le scoperte scientifiche, ed è in questo entusiasmo che i veneziani tramutano il segno in una sorta di mistica ammirazione per questa nuova realtà oggettiva. A Riva del Garda, attraverso le opere della collezione Colleoni, viene raccontata questa convergenza di energie positive con l’auspicio che la storia possa ricomporsi e garantire agli artisti veneziani di mantenere viva la prestigiosa eredità del passato e quella costante tradizione del nuovo che ha caratterizzato i dinamici assetti culturali e sociali del nostro secondo dopo guerra.
(Stefano Cecchetto)

Gino MorandisDopo l'interessante e apprezzata esposizione dedicata, durante l'estate 2021, all'artista Saverio Rampin scomparso nel 1992, una tra le figure più complesse e interessanti del panorama artistico italiano e, in particolare, veneziano, del dopoguerra, il Centro culturale "La Firma" di Riva del Garda, realtà associativa che dal 1991 opera nel territorio dell'Alto Garda promuovendo l'espressione artistica in ogni sua forma, propone al pubblico un nuovo percorso espositivo dedicato ad altri protagonisti del movimento spazialista attivi, soprattutto negli anni cinquanta, in ambito lagunare.
Accuratamente selezionate dal critico d'arte Stefano Cecchetto e provenienti dalla prestigiosa collezione Colleoni, una trentina di opere di nove artisti ben delineano la singolare evoluzione in ambito veneziano, fino quasi a costituirne un filone autonomo e originale, di queil'innovativo, complesso e ancora poco conosciuto movimento artistico definito spazialismo fondato nel 1946 in Argentina da Lucio Fontana in collegamento con la Galleria del Cavallino di Venezia e la Galleria Apollinaire di Milano.
Accomunati da una visione unitaria in cui lo spazio è creato dalla materia stessa della pittura, concezione questa in netto contrasto con quella del fondatore del movimento, chiaramente e rigidamente ispirato a posizioni di matrice empirica e tecnologica, gli spazialisti veneziani attuarono una sperimentazione puramente ideativa e immaginativa, dando vita a un fervore artistico - culturale di ampio respiro che attraversò in quel periodo la città di Venezia e tutto il territorio artistico lagunare. Pur affascinati anch'essi dagli aspetti più innovativi della realtà scientifica e tecnologica ed entusiastici partecipi di un'avanguardia eterodossa, questi artisti, stimolando senza preconcetti il percorso creativo personale di ognuno, diedero vita ad una delle correnti artistiche più significative del Novecento. Un movimento che va oggi riscoperto e meglio indagato anche dalle nuove generazioni in quanto la seduzione verso un mondo ipertecnologico, il mondo in cui oggi ci troviamo a vivere, intuito in modo quasi profetico dagli spazialisti veneziani molti decenni fa e, con le loro opere, a noi anticipato, mostra come ogni prospettiva di futuro non possa nascere che da un'accurata conoscenza del suo passato.
(Nicoletta Tamanini)

La mostra, curata da Stefano Cecchetto e presentata da Nicoletta Tamanini, sarà inaugurata sabato 3 settembre alle ore 18. Ingresso libero.
Coordinatore: Romeo Galletti. Un ringraziamento particolare all'Archivio Gino Morandis, Venezia.

 

  

   
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale
Riva del Garda (TN)


3 settembre  > 4 ottobre 2022
Tutti i giorni 09.00 > 12.30  -  15.00 > 20.00

Ingresso libero



Inaugurazione sabato 3 settembre ore 18.00

  Bruna Gasparini 
   
   
 

Alcune immagini delle opere esposte e dell'inaugurazione

  

 

 

 

2  > 20 luglio 2022


Il Centro Culturale "La Firma" è lieto di invitarvi all'inaugurazione della mostra aQua di Matteo Boato 

 

 

  Matteo Boato - aQua

 

 INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE ESPOSITIVA DEL CENTRO CULTURALE “LA FIRMA”

 

Sono esposte dal 2 al 20 luglio alla galleria civica «Craffonara» più di quaranta opere di Matteo Boato sul tema dell'acqua come elemento, ambiente, spazio interiore e luogo urbano.

 

La mostra, che inaugura la stagione espositiva del centro culturale «La firma» di Riva del Garda, propone, su tele di vario formato, scorci di barche, di città quali Venezia, Trento, Riga, Milano, Roma e Bolzano. Un percorso intimo, questo del pittore trentino, che si racconta attraverso il contrasto tra segno e colore, velature e materia. Un modo per uscire con il vento in poppa dalla pandemia dei pensieri e delle relazioni sociali, affaticate di questi ultimi anni. Tre le sezioni chiave dell'esposizione, intitolata «aQua», un fluire liquido e circolare dai colori più svariati al quasi bicromatismo (bianco e nero), dalla materia abbondante e spessa al segno progettuale, allo schizzo.

Nella prima parte della mostra barche veneziane che portano a tuffarsi nelle origini paterne dell'artista. Una confessione intima attraverso immagini marine e lagunari che avvolgono il visitatore raccontando di acqua e di terra, di musica, di amori, di vita e fatiche, raccontando del mare che abbiamo dentro. Una serie che traghetta, almeno psicologicamente, Matteo Boato fuori dalle enormi difficoltà che l'ambiente culturale trentino (italiano e mondiale) ha vissuto negli ultimi due anni di pandemia. Una serie che vuole dare speranza e nuova vita.

Nella seconda parte, la casa e la piazza come fondamento della socialità, ambiente intimo e allo stesso tempo aperto al dialogo e al confronto. Questi due temi sono il fulcro concettuale di molti lavori pittorici di Boato, che toccano alcuni centri come Venezia, Trento, Roma, Milano, Bolzano e Riga. La mostra raccoglie 44 olii su tela che rappresentano gli ultimi anni di una ricerca iniziata nel 1999 su nuclei antichi, che ha dato vita a serie titolate «Le case danzanti» e «Cielo di tetti». Sono case in cammino che vorrebbero volare, danzare la loro storia; aggrappate alla roccia e al tempo, come tessere di un raffinato mosaico. I lavori, originariamente molto colorati, hanno con gli anni abbracciato la bicromia. Intraprendendo un racconto pittorico più intimo, attraverso l’accostamento di grafite e colore a olio materico, in bilico funambolico tra disegno e pittura, tra bi e tridimensionalità.

La mostra, curata da Nicoletta Tamanini, sarà inaugurata sabato 2 luglio alle ore 11 alla presenza dell'artista. Ingresso libero

 

  

   
Sala Civica «G. Craffonara» Giardini di Porta Orientale
Riva del Garda (TN)


2  > 20 luglio 2022
Tutti i giorni 09.00 > 12.30  -  13.30 > 18.30

Ingresso libero



Inaugurazione sabato 2 luglio ore 11.00

  Matteo Boato 
   
   
 

 

 

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