Lunedì cinema - Cineforum 2015 2016
 
 Due per la strada (1967) di Stanley Donen

La vita, la strada, l'amore. Tutto corre verso una meta, è difficile però prevedere le curve, i dossi, i pericoli, ma anche le gioie più o meno inaspettate che un cammino ci presenterà davanti a noi, e soprattutto non possiamo sapere con chi affronteremo questo tragitto e quanto durerà; questo è quello che accade a Joanna e Mark, i protagonisti di quello che è uno dei più bei road-movie di sempre, "Due Per La Strada" di Stanley Donen.
"Two For The Road"
 è un film di rara bellezza, un altro piccolo capolavoro del regista americano che rende al meglio la bellissima sceneggiatura di Frederic Raphael; una pellicola "on the road" in cui Donen gioca con lo spazio e il tempo raccontandoci la storia d'amore di una coppia nell'arco di dieci anni, coppia che è interpretata da due attori strepitosi, un' Audrey Hepburn immensa e un notevole Albert Finney.

Due per la stradaUno degli elementi più affascinanti del film è che l'intreccio non segue una linea narrativa precisa, infatti la vita di Joanna (Audrey Hepburn) e Mark (Albert Finney) è raccontata con una tecnica molto particolare fatta di incastri giocati su flashback, di momenti che si presentano nel corso del film e che rimandano a vari periodi della loro storia senza però seguire un filo cronologico.
Un lavoro quindi molto complesso che però sorprendentemente appare naturale; ho detto precedentemente che Donen gioca anche con lo spazio, il film si svolge in Francia, o meglio
sulle strade francesi che portano dal nord del paese (la Manica) fino alla Costa Azzurra. La cosa curiosa è cheil viaggio che la coppia percorre è sempre lo stesso ma ripetuto più volte nel corso dei dieci anni di vita insieme, protagoniste sono anche le varie auto che vengono usate dai due, da una vecchia MG per il primo viaggio da sposati (1958) fino alla Mercedes del 1967 che accompagna Joanna e Mark nei momenti più difficili del loro rapporto, le auto curiosamente compaiono contemporaneamente nei vari momenti del film intrecciando i loro percorsi in modo molto suggestivo. 

La Francia che Donen riporta è una protagonista che si oppone alla felicità dei due, sembra che con le sue strade si diverta a rovinare il viaggio alla coppia. Una delle scene più belle è quella in cui la vecchia MG prende fuoco lasciando dietro di se una nuvola densa di fumo, ma soprattutto lasciando Joanna e Mark a piedi, proprio come quando si sono conosciuti un anno prima sulle stesse strade in modo casuale.

Donen racconta i dieci anni e i vari viaggi sovrapponendo il tempo agli stessi luoghi, per esempio in una scena del loro primo viaggio i due si appoggiano ad un muretto di un ponte in cerca di un passaggio, poco dopo si vede la Mercedes 280 bianca sfrecciare sullo stesso luogo con Mark alla guida incurante di una coppia di giovani autostoppisti. Sono questi piccoli passaggi così poco usuali in un film a fare di "Due Per La Strada" una pellicola interessante anche dal punto di vista tecnico, ma quello che emerge in modo notevole è la capacità dello sceneggiatore di raccontare la vita di due persone che si sono conosciute per caso, si sono innamorate e nell'arco di un tempo brevissimo si sono sposate senza pensarci troppo. Questo ha portato loro ad avere dei grossi problemi una volta finito l'idillio iniziale, si tradiscono, non si parlano (bellissima è la scena in cui Joanna e Mark appena conosciuti riconoscono una coppia sposata dal fatto che non parlano, e si promettono che non saranno mai così,un attimo dopo Donen li mostra dieci anni avanti seduti ad un tavolino senza più parole da dirsi), ma alla fine non possono fare a meno l'uno dell'altra.

L'inizio del film li mostra su un aereo diretti nuovamente in Francia, parlano di divorzio, il dialogo è assente, è da qui che Donen prende per mano la storia, dal momento in cui Joanna guardando fuori dal finestrino scorge il battello su cui conobbe Mark e incomincia a ricordare alcuni momenti della loro vita insieme, alla fine il regista riporterà lo spettatore definitivamente al 1967, alla risoluzione del rapporto di Joanna e Mark, un finale lieto e significativo, la strada è sempre meglio percorrerla in due anche nei momenti difficili.

Finché l'amore manterrà il suo profumo. 
Io so che saremo Due per la strada,
per molto, molto tempo ancora

La colonna sonora è di Henry Mancini, il tema principale che accompagna anche i bellissimi titoli di testa è uno struggente brano jazz guidato dal piano diventato presto uno dei brani più famosi del compositore americano.

 da: www.debaser.it/recensionidb/ID_17730/Stanley_Donen_Two_For_The_Road.htm



 Scheda film
        Due per la strada   
TITOLO ORIGINALE   Two for the Road  
PRODUZIONE   Regno Unito  
ANNO   1967  
DURATA   111'
 
COLORE   Colore  
AUDIO   Mono (Westrex Recording System)   
RAPPORTO   2,35:1  
GENERE   Commedia, drammatico, sentimentale  
REGIA   Stanley Donen    

INTERPRETI E PERSONAGGI



 
  • Audrey Hepburn: Joanna Wallace
  • Albert Finney: Mark Wallace
  • Eleanor Bron: Cathy Manchester
  • William Daniels: Howard Manchester
  • Gabrielle Middleton: Ruth Manchester
  • Claude Dauphin: Maurice Dalbret
  • Nadia Gray: Françoise Dalbret
  • Georges Descrières: David
  • Jacqueline Bisset: Jackie
 

DOPPIATORI ORIGINALI


 
  • Maria Pia Di Meo: Joanna Wallace
  • Cesare Barbetti: Mark Wallace
  • Sergio Tedesco: David
 
SCENEGGIATURA
  Frederic Raphael  
FOTOGRAFIA   Christopher Challis  
MONTAGGIO   Madeleine GugRichard Marden  
MUSICHE   Henry Mancini  
SCENOGRAFIA   Marc FredericWilly Holt