Romanzi a colazione

Torna l'appuntamento in biblioteca con i ROMANZI A COLAZIONE!
Tre sabati mattina con tre romanzi, tre autori e con caffè, brioches e biscotti.

Modera gli incontri Ludovic Maillet


Romanzi a colazione


Questi gli appuntamenti

"Sabato non andate a sciare. Pensate a qualche alternativa più divertente. Per esempio a una digressione sul Garda trentino. Vantaggi: non costa niente; vi offrono il caffè; visitate una bella biblioteca; non vi spaccate una gamba; non fa freddo; vi fate due risate. Infine, verrà svelato definitivamente il mistero della comparsa, e poi della scomparsa, dei conigli nel cimitero di Trento."
Giorgio Antoniacomi

Giorgio Antoniacomi - Trento città del coniglio

 
Giorgio Antoniacomi - Trento città del coniglio

        
Il margine Casa editrice


Da Città del Concilio a Città del Coniglio. Storia esilarante eppur vera di una rima zoppicante (o saltellante) tra burocrazia comunale e fauna cimiteriale. Ci si rode, si rosicchia, si ride.

«Una teoria tanto in apparenza azzardata quanto, in realtà, suffragata da puntuali riferimenti iconografici e storico-critici dimostrerebbe che il pittore Tiziano, forse invitatovi dal Falconetto, frequentò la città di Trento in epoca pre-conciliare. Pare confermarlo in particolare la Madonna del Coniglio, attualmente custodita al Louvre; la Vergine accarezza (ma forse cattura) un coniglio dal mantello bianco, già allora stanziale nella zona; si può inoltre notare la stretta somiglianza dell’ambiente sullo sfondo con l’attuale zona del Briamasco e si può agevolmente riconoscere, in lontananza, il Palon del monte Bondone».
Così comincia un libro che partendo da una storia vera, il problema dei conigli che stringevano d’assedio il cimitero della città di Trento – problema assurto a questione politica che ha assediato per anni la giunta comunale – divaga, depista, scava, sorride e irride. Senza offesa per i conigli. Qualche assaggio, dai titoli dei paragrafi: «Eclissi del coniglio: ha vinto tale Renzi», «Raglio Coelho e la sua lotta contro la trattoria “Polenta e…”», «Ritrovati sul fondale dell’Adige i Conigli di Riace», «Ricetta del coniglio alla cimiteriale», «Entra in vigore l’Imuc, imposta municipale sui conigli».

Tra Esopo e Marco Presta/Antonello Dose una parabola sugli animali della politica (visti da vicino).

Giorgio Antoniacomi ha frequentato un noto liceo il cui nome convenzionale, Polentoni, preannunciava l’altrimenti incomprensibile interesse per la materia di questo libro; è attualmente direttore della biblioteca comunale di Trento. Autore di libri di racconti e di bestiari, in un momento di sconforto ha cominciato a scrivere di conigli, che rappresentano ancora per lui un mistero indecifrabile. Nella foto, l’autore (a sinistra) con uno dei protagonisti indiscussi del libro, il ragionier Mattivi. 

 

 Emoly Orlando - Qualcosa in cui sperare  Emily Orlando - Qualcosa in cui sperare 



Edizioni Del Faro


Angela, 42 anni, è una donna in carriera ambiziosa, entusiasta, energica. È madre di tre ragazzi fantastici, moglie di un uomo dedito alla famiglia che si è sempre preso cura di lei e dei figli. Improvvisamente conosce Andrea che stravolge completamente la sua vita e i suoi principi.

“L’amore è stabilità e serenità, oppure è un fuoco che divampa e diventa quasi un’ossessione?”
Un romanzo intenso, ricco di emozioni e sentimenti contrapposti alla statica e rassicurante abitudine che ricerchiamo, ma dalla quale talvolta vogliamo fuggire.


Emily Orlando è nata a Trento nel 1989, città dove vive, lavora e si è laureata, in Filosofia. Ha sempre nutrito grande passione per il teatro, per la scrittura e per i piccoli piaceri di ogni giorno. Ama la vita immensamente. Dopo il successo ottenuto con il suo primo libro, “La vita è una semplice piuma”, emozionando lettori di tutte le età, ha scritto questo nuovo romanzo, continuando a far vivere il suo sogno.

 


Carmine Abate - Il banchetto di nozze e altri sapori
Carmine Abate - Il banchetto di nozze  e altri sapori

Mondadori


C'è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L'incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze "saporitòse" di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un'appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell'ignoto.
Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all'autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell'adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l'autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d'origine –, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la 'nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud.
Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l'incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d'un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.


Carmine Abate, nato a Carfizzi, in provincia di Crotone, da una famiglia arbëreshë, dopo essersi laureato in Lettere all'Università di Bari si trasferisce ad Amburgo, in Germania, presso il padre emigrato. Qui insegna in una scuola per figli di emigranti e inizia a scrivere i primi racconti. Nel 1984 appare la prima raccolta di racconti Den Koffer und weg!, a cui segue nel 1984 un saggio in lingua tedesca, scritto in collaborazione con Meike Behrmann, Die Germanesi, tradotto due anni dopo in lingua italiana col titolo I Germanesi, storia e vita di una comunità calabrese e dei suoi emigranti. Successivamente, ritornato in Italia, si stabilisce in Trentino, dove continua l'attività di scrittore e insegnante. È autore di numerosi romanzi e racconti di successo. 

 




Centro Culturale La Firma


        




Città che legge - Riva del Garda



        Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la
Biblioteca Civica alle ore 10.00

Riva del Garda (TN) - Piazza Garibaldi 5

Entrata gratuita

 


Biblioteca Civica Riva del Garda

 




Mandacaru 
Per informazioni
Biblioteca civica di Riva del Garda: 0464 573806


Visita la pagina internet dedicata all'iniziativa
 

 

Alcuni momenti degli incontri con gli autori...


  

 


Romanzi... a colazione

Tre sabati da passare insieme, incontrare  
tre autori e fare colazione con caffè, biscotti e brioches.

Alle 10.00 nella sala riunioni della biblioteca.

Romanzi a colazione


Questi gli appuntamenti


Sabato 4 febbraio: Stefano Zangrando presenta Amateurs, Moderatore: Ludovic Maillet
 
Stefano Zangrando - Amateurs

Edizioni Alpha Beta Verlag        


Forse un romanzo d'iniziazione, forse anche un romanzo di confine… sicuramente una ricerca del proprio essere giovane, cosmopolita, precario della vita. Stefano Zangrando ambienta il suo racconto in una Berlino che spazia tra il reale e il fantastico, tra la voglia di festa e gli scontri della contestazione. 

Valentino, precario quasi trentenne di origini bolzanine e altoatesine, va a trovare l’amico Gerwin, studioso quasi trentenne di origini bolzanine e sudtirolesi, a Berlino, in una primavera d’inizio millennio. Ognuno in preda a solitari aneliti amorosi, i due vivono la metropoli in due giorni chiave del calendario berlinese: fra il 30 aprile, la cosiddetta Notte di Valpurga, e il 1° maggio, giorno della Festa dei lavoratori.

Mentre si calano nell’intensità apparente della festa d’evasione prima e della manifestazione di piazza poi, facendo la conoscenza di personaggi di ogni genere e provenienza, Valentino e Gerwin intrattengono un lungo dialogo, fra velleità filosofiche e scivoloni nella prosa del mondo. Così, fra un battibecco e una confessione, fra un malinteso e l’altro, va svelandosi lentamente l’influenza del passato e delle origini, la natura “di confine” che li contraddistingue entrambi. Ma, a dispetto degli indizi che sembrano unirli in una sorte comune, dietro l’angolo li attende un finale beffardo.
 

“Avanti popolo…” canticchiò Gerwin a mezza voce, ripescando chissà dove un reperto italiano nella sua tedeschità sovranazionale.
Ma io meditavo ancora, seppur con un diverso distacco, sul prodigio di poco prima. “Però è un peccato”, osservai vagando qua e là con lo sguardo. “Prova per un momento a immaginarlo: se nulla fosse stato un caso, se tutti quei segni e quelle corrispondenze avessero avuto un senso, all’improvviso avremmo capito che esiste un destino. Tutto ci sarebbe apparso inserito in una trama più grande di noi, universale! E allora,” mi voltai verso Gerwin, “anche quella Lisa in mezzo all’incrocio avrebbe potuto essere la tua”.


Una breve conversazione con Stefano Zangrando, da "Entrata Libera" di Franco Delli Guanti (trasmessa da RTTR il 2 febbraio 2017)

 

 

Sabato 18 febbraio: Giacomo Sartori presenta Sono Dio Moderatore: Stefano Zangrando
 Giacomo Sartori - Sono Dio 

NN Editore
 

Stufo di andarsene a spasso per il cosmo, Dio si ferma a contemplare l’umanità, tra le sue creazioni forse quella meno riuscita, così brutale, inconsapevole e priva di prospettive. Ma quando il Suo sguardo si posa su una ragazza – alta, intelligente, non bellissima, va detto – accade qualcosa di imprevedibile: Dio si immerge nel mare oscuro dei sentimenti, così intensi da togliere il fiato e soprattutto la ragione. In una parola: si innamora.
Peccato che Lei, l’amata, sia un’addetta alla fecondazione bovina e una fanatica genetista, nonché una ragazza atea e di facili costumi.
E peccato che per Lui l’amore sia il catastrofico preludio a una valanga di emozioni: stupore, gelosia, rabbia, invidia.

In un tempo sospeso tra passato, presente e futuro, Sono Dio di Giacomo Sartori fa sorridere con intelligenza e riflettere con ironia sul destino dell’umanità e sulle conseguenze dell’amore.

Questo libro è per chi ama correre in moto nelle notti viola, per chi si emoziona quando Truman si incaglia con la barca ai confini del suo cielo e della sua terra, per chi cerca il profumo delle stelle e per chi è innamorato ma si sente un ranocchio che ha paura di cadere nel buco nero di Sagittarius.

Giacomo Sartori è agronomo, e vive tra Parigi e Trento. Ha pubblicato alcune raccolte di racconti, e i romanzi Tritolo (il Saggiatore, 1999), Anatomia della battaglia (Sironi, 2005), Sacrificio (Pequod, 2008; Italic, 2013), Cielo nero (Gaffi, 2011) e Rogo (CartaCanta, 2015).  




Sabato 4 marzo: Anna Rottensteiner presenta Sassi vivi Moderatore: Stefano Zangrando
Anna Rottensteiner - Sassi vivi

Keller Editore

Nel 1939 si incrociano le strade di due adolescenti: Dora e Franz. Due giovani che provengono da lingue e culture profondamente diverse: lei è una ragazza di Roma, esuberante, vivace e appassionata, che ammira il Duce; lui viene dai monti del Sudtirolo, è timido ma curioso. Franz rimane affascinato da Dora, tuttavia dopo una sola estate la vita li separa.
Nel 1944 il ragazzo deve rispondere alla chiamata alle armi dell’esercito tedesco e viene inviato a Salò dove il destino lo riunisce inaspettatamente a Dora. Attorno a loro il mondo crolla e l’Italia divisa in due conosce i suoi giorni più bui. 
Molti anni più tardi, in una sorta di lungo flashback, Franz racconta la propria storia e quella – ancora piena di lati oscuri – della ragazza. Due vite travolte dalla Storia e dalle ideologie salvate però dai sentimenti. 
Quella che Anna Rottensteiner fa vivere in Sassi vivi è una storia d’amore e allo stesso tempo una coraggiosa ricognizione del passato come opportunità per accettare il presente. Pagine che risuonano di delicata poesia e rabbia.

Anna Rottensteiner è nata nel 1962 a Bolzano, ha studiato letteratura tedesca e slava a Innsbruck e ha poi lavorato per librerie e case editrici. Dal 2003 dirige il centro di letteratura Literaturhaus am Inn. Sassi vivi è il suo primo romanzo. A febbraio 2016, è uscito il suo secondo libro Nur ein Wimpernschlag.

 

Biblio Snack - Assaggi di cultura


     

Mandacaru

                          



Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nella sala riunioni della Biblioteca Civica
alle ore 10.00

Riva del Garda (TN)
Piazza Garibaldi 5


Entrata gratuita

 

Biblioteca Civica Riva del Garda

 

Centro culturale La Firma


 
Per informazioni
Biblioteca civica di Riva del Garda
0464 573806

Visita la pagina internet dedicata all'iniziativa
 

 

Alcune immagini degli incontri con gli autori...

   

 


Pirati da incubo
Luca Melchionna legge Tommaso Landolfi

 

Quando il Garda era un mareSiamo arrivati alla fine della mostra "Quando il Garda era un mare" e per concludere vi abbiamo preparato una splendida serata di letture in Galleria "G. Craffonara" tra i cimeli della Bertolazzi Film (un "finissage" direbbero i più snob!).

L'8 settembre alle ore 21.00, Luca Melchionna insieme a Lisa Orlandi, Tiziano Chiogna e Lino Tommasini leggeranno "Il mar delle blatte" di Tommaso Landolfi.

Non potrà mancare un brindisi finale tutti insieme per ringraziarvi di aver condiviso con noi questa avventura...e per rilanciarla verso nuovi approdi!

Il mar delle blatte"Il Mar delle Blatte" è un racconto del 1936 di Tommaso Landolfi, tratto dalla raccolta "Il Mar delle Blatte e altre storie". 

Surreale, piccante, ricco di colpi di scena e invenzioni linguistiche, il testo insegue una nave di pirati in un viaggio verso un mare ricoperto di scarafaggi. Non mancano, per chi li sappia cogliere, dotti riferimenti alla storia dell'arte, della letteratura, e più di una divagazione nei territori oscuri di un opprimente inconscio maschile. 

Landolfi, straordinario traduttore dal russo di Gogol', Puškin, Čechov e Dostoevskij - e dissipatore del proprio immenso talento secondo Italo Calvino - in questo racconto mescola leggerezza e disperazione con impressionante naturalezza.

"Il Mar delle Blatte" è stato anche oggetto di una riduzione a fumetti da parte di Filippo Scòzzari per il leggendario "Frigidaire" nel 1980






Alcune immagini della serata