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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Sabato, 30 Settembre 2017 22:00
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LA BELLE ÉPOQUE E IL CINEMA DI MAX OPHÜLS La Ronde - Il piacere e l'amore (1950) |
Rivedere (o scoprire per la prima volta) un classico del 1950, e rendersi conto di quanto sia moderno ancora oggi, è la soddisfazione più bella che il grande cinema non smetterà mai di regalarci.
La Ronde di Max Ophüls, tratto da Girotondo di Schnitzler, rientra a pieno diritto in questa categoria. Opera immortale sull'inconsistenza delle relazioni umane (nonché capolavoro indiscusso del maestro tedesco), il film ripercorre le brevi vicende amorose di dieci coppie nella Vienna di inizio Novecento, introdotte e accompagnate da un conduttore del gioco sornione e onnipresente.
Di capitolo in capitolo emerge una visione dell’amore e del sesso intesi come gioco meccanico privo di qualsiasi significato, a prescindere dalle rispettive classi sociali di appartenenza: con uno stile modernissimo e raffinato, ricco di sinuose carrellate e impercettibili pani sequenza, Ophüls mette a nudo l’ipocrisia delle convenzioni umane che regolano i rapporti interpersonali, mascherando l’immenso pessimismo di sottofondo con quel delicato tocco di ironia che solo i grandi possiedono.
Non ci sono lacrime, non c’è melodramma, anzi: tutto ci viene mostrato come un circo musicale leggiadro e spensierato, un carosello di vite e personaggi votati alla leggerezza; ma dietro questa patina si cela un ritratto spietato e feroce, di una tristezza inaudita.
Un film che potrebbe benissimo durare il doppio, il triplo della sua durata originaria, o ancora meglio proseguire all'infinito: perché la concatenazione di eventi che mette in scena è destinata a girare e girare come la giostra del film, senza mai trovare fine, qualunque siano l’epoca e contesto storico.
Ricco di trovate geniali (il conduttore Pirandelliano), dal ritmo frenetico e impreziosito da un cast irripetibile, La Ronde trasforma il set cinematografico nel non-luogo per eccellenza, introducendo nell'inquadratura ciak e luci di scena, orchestre di accompagnamento e addirittura – nella gustosissima sequenza dell ‘”auto censura” - il taglio della pellicola. Tutti elementi che confermano lo statuto di modernità del film, un capolavoro che tra cento anni sarà ancora più attuale che mai.
da: www.sentieriselvaggi.it
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Scheda film |
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TITOLO ORIGINALE | La Ronde | ||
LINGUA ORIGINALE | Francese | ||
PRODUZIONE | Francia | ||
ANNO | 1950 | ||
DURATA | 95' | ||
COLORE | B/N | ||
AUDIO | Sonoro Mono | ||
RAPPORTO | 1,37 : 1 | ||
GENERE | Drammatico | ||
REGIA | Max Ophüls | ||
INTERPRETI E PERSONAGGI |
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SOGGETTO | Arthur Schnitzler (dalla commedia Der Reigen) | ||
SCENEGGIATURA | Jacques Natanson, Max Ophüls | ||
FOTOGRAFIA | Christian Matras | ||
MONTAGGIO | Léonide Azar | ||
MUSICHE | Oscar Straus | ||
PREMI | BAFTA al miglior film del 1952 | ||