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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Venerdì, 23 Settembre 2016 22:00
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Al centro dell'uragano (1956) di Daniel Taradash |
A Kemport, una piccola cittadina degli Stati Uniti, la biblioteca pubblica è gestita da Alicia Hull, che ama dedicare il suo tempo ad introdurre i bambini alla lettura. Quando si rifiuta di ritirare dagli scaffali un libro che esalta i principi del comunismo, viene licenziata e bollata come sovversiva. Il giudice Ellerbe, comprendendo che è stata trattata ingiustamente, convoca una riunione cittadina, ma l'ambizioso avvocato e aspirante politico Paul Duncan, fidanzato della bibliotecaria Martha Lockeridge, coglie l'occasione per costruirsi una reputazione, denunciando Alicia come comunista e riuscendo a rivolgerle contro la comunità.
Freddie Slater, un piccolo frequentatore della biblioteca, in principio non si lascia persuadere e continua a stare dalla parte di Alicia, ma in seguito, impaurito da quello che sente dire in giro sulle organizzazioni sovversive e sulle presunte attività segrete dei filocomunisti, comincia ad avere degli incubi e arriva fino al punto di incendiare la biblioteca, azione che scuoterà emotivamente i residenti convincendoli a chiedere il ritorno di Alicia Hull.
Una sempre formidabile Bette Davis nell'occhio di un vero e proprio uragano "mediatico", causato dal suo rifiuto di eliminare dalla biblioteca (per cui ha profuso tutta la sua vita), un libro sulla politica comunista.
Una vera lezione di sociologia sui comportamenti umani di gruppo, tra i più svariati, seppure un po' esasperatamente codificati. Il risultato è un film in cui la Davis si staglia ancora una volta come eroina "contro".
Nel 1957 il film ha ottenuto il Prix de Chevalier da la Barre durante la 10ª edizione del Festival di Cannes, dove è stato definito il «film dell'anno che aiuta meglio la libertà di espressione e la tolleranza».
da: https://it.wikipedia.org
http://www.davinotti.com