Il cinema nel cinema: «L’ultimo spettacolo»


Nel 1951 il vecchio proprietario del cinema muore e lascia il locale al giovane Sonny che si trascina annoiato tra un'amante quarantenne e l'amicizia protettiva con un ritardato mentale: la metafora della fine del cinema e di una generazione. Il film (in bianco e nero) di Peter Bogdanovich «L’ultimo spettacolo» - che nel 1972 valse a Cloris Leachman e Ben Johnson l’Oscar come migliori attrice e attore non protagonista - è proposto lunedì primo ottobre a Palazzo dei Panni ad Arco nell’àmbito della rassegna «Il cinema nel cinema», evento collaterale di Old Cinema curato dall’associazione culturale La Firma e da Arci Alto Garda. La proiezione inizia alle ore 21; l’ingresso è libero.

L'ultimo spettacolo
Siamo nei primi anni cinquanta: ad Anarene, città immaginaria del Texas, una saletta di periferia sta per chiudere i battenti. L'ultima proiezione del cinemino (Il fiume rosso di Howard Hawks) sancisce la fine della giovinezza per i due amici Sonny e Duane, per Jacy, la ragazza di quest'ultimo, e per un gruppo di amici. Di lì a poco, la guerra di Corea sacrificherà migliaia di giovani americani. 
Il film, tratto dall’omonimo romanzo del 1966 di Larry McMurtry, è il primo successo di Peter Bogdanovich, che prima di diventare regista era stato un accanito cinefilo e un accreditato critico cinematografico; nel 1971 è stato inserito dal National Board of Review Award tra i dieci migliori film. Tra gli interpreti anche Jeff Bridges, Ellen Burstyn, Timothy Bottoms. Genere drammatico, durata 118 minuti, produzione USA 1971.La rassegna è un evento collaterale di Old Cinema, progetto nazionale di documentazione e recupero delle sale da cinema «dimenticate», promossa dalla Provincia autonoma di Trento, da AMSA (Azienda municipale Sviluppo Arco), da Alto Garda Cultura (il Servizio Attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda).
 

Riva del Garda, 26 settembre 2012
Uff.st.