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NEIL SIMON, UN PROVINCIALE A NEW YORK
La strana coppia (USA 1968)
 

Nato sul set di Non per soldi… ma per denaro con la benedizione di Billy Wilder, il sodalizio Lemmon/Matthau si concluderà, insieme alla carriera di Lemmon, con La strana coppia II, mal riuscito sequel on the road, per la regia di Howard Deutch e con lo stesso Simon non più in stato di grazia alla sceneggiatura, delle disavventure di Oscar e Felix divenuti, trent’anni dopo, consuoceri. Ma nel 1968 la strana coppia funziona. Grazie soprattutto allo script di Simon che inanella gag e battute da antologia (“Che vedo a fare le carte, se ho intenzione di barare?”) dentro tempi comici rigorosi. E all’interpretazione di Matthau e Lemmon, indimenticabili nei rispettivi ruoli dello scapolone sciamannato e impenitente e dell’ipocondriaco ordinato e pieno di fisime. Compostamente sferzante Oscar-Matthau che, pressato dai compagni di poker a fare qualcosa per Felix, chiosa: “E cosa vuoi dire ad un uomo che piange nel tuo gabinetto?”. Esilarante Lemmon quando suscita la compassione delle sorelle Piccioni (Monica Evans e Carole Shelley) che avrebbe dovuto corteggiare. O quando gorgheggia, in un locale, per stapparsi le orecchie davanti ai clienti perplessi: stupore che ricorda, a posteriori, la vecchina di “quello che ha preso la signorina” in Harry ti presento Sally; scena replicata e fallita invece nel sequel.

Girato quasi interamente all’interno di un appartamento di New York come A piedi nudi nel parco, la seconda prova del tandem Saks-Simon racconta ancora una volta paturnie, battibecchi e più o meno classiche scene da matrimonio, con dialoghi più incisivi e una imprescindibile variante di genere: i protagonisti del ménage “quasi” d’amore sono due uomini. Coppia non per Vizietto e nemmeno per finta (Lemmon è una credibile ed esasperante donna di casa senza i travestimenti di A qualcuno piace caldo) ma per caso. Pure per caso era nata l’idea di una versione cinematografica de La strana coppia prima che fosse scritta. Simon fece cenno alla commedia teatrale che aveva in mente, durante i colloqui con la Paramount per discutere il passaggio di A piedi nudi nel parco al grande schermo, e la casa di produzione acquisì i diritti cinematografici de La strana coppia in ampio anticipo sul suo debutto a Broadway con lo stesso Matthau come coprotagonista.

Grande successo di botteghino, La strana coppia ottenne due candidature all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale (Simon) e per il miglior montaggio (Frank Bacht). Al diciottesimo posto nella classifica delle cento migliori commedie americane stilata dall’American Film Institute, la pellicola è stata trasposta qualche anno dopo sul piccolo schermo nell’omonima serie dell’Abc con Tony Randall e Jack Klugman.

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   Scheda 

     
     
   
Titolo originale The Odd Couple
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1968
Durata 105 min
Rapporto 2,35:1
Genere commedia
Regia Gene Saks
Soggetto dall'omonima commedia teatrale di Neil Simon
Sceneggiatura Neil Simon
Produttore Howard W. Koch
Casa di produzione Paramount Pictures (A Howard Koch Production)
Fotografia Robert B. Hauser
Montaggio Frank Bracht
Effetti speciali Paul K. Lerpae
Musiche Neal Hefti
Scenografia Hal Pereira, Walter Tyler

Robert Benton, Ray Moyer (arredamenti)

Costumi Jack Bear
Trucco Wally Westmore (supervisore)
Interpreti e personaggi
  • Jack Lemmon: Felix Ungar
  • Walter Matthau: Oscar Madison
  • John Fiedler: Vinnie
  • Herb Edelman: Murray
  • David Sheiner: Roy
  • Larry Haines: Speed
  • Monica Evans: Cecily Piccioni[1]
  • Carole Shelley: Gwendolyn Piccioni[1]
  • Iris Adrian: cameriera al drugstore
Doppiatori italiani
  • Giuseppe Rinaldi: Felix Ungar
  • Renato Turi: Oscar Madison
  • Gianfranco Bellini: Vinnie
  • Ferruccio Amendola: Murray
  • Sergio Tedesco: Roy
  • Bruno Persa: Speed
  • Rita Savagnone: Cecily Piccioni
  • Flaminia Jandolo: Gwendolyn Piccioni
  • Miranda Bonansea: cameriera al drugstore


 
La strana coppia