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- Pubblicato Venerdì, 27 Gennaio 2012 00:00
994 - Directed by: George Jr. Stevens
45 minutes
La seconda guerra mondiale raccontata da un grande cineasta. Si pensa alla seconda guerra mondiale e vengono alla mente le immagini in bianco e nero dei cinegiornali. Ma per chi la visse la guerra ebbe i suoi colori. Ed è così che ce la propone il regista vincitore dell'Oscar® (Un Posto al Sole, Il Gigante) nell'acclamato diario di guerra che ha filmato mentre si trovava nelle prime linee di combattimento. George Stevens Jr. produce e dà voce a questo documentario, vincitore di 3 Oscar®, sul mondo in guerra. Dall'invasione della Normandia all'incontro all'Elba delle forze americane e sovietiche, dagli entusiasmi e i pericoli della liberazione di Parigi agli orrori di Dachau, il vecchio Stevens ha registrato su pellicola questi e altri momenti accompagnandoli qui con i ricordi e le lettere degli "Stevens Irregulars". Avvincente, indimenticabile e di colori stupefacenti, D-Day to Berlin è un documentario raro che racconta la storia così come si è svolta.
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- Pubblicato Venerdì, 13 Gennaio 2012 20:43
Lunedìcinema:
protagonisti i più bei film di sempre.
Inizia lunedì 16 gennaio con un ciclo di cinque pellicole vittime della censura (proposte in versione integrale) un nuovo appuntamento dedicato al cinema e ai cinefili più appassionati: «Lunedìcinema» è un nuovo cineforum organizzato da AltoGardaCultura, il servizio attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda, grazie ad un'ampia sinergia con l’associazione ARCI Altogarda «Francesco Monti» e il centro culturale «La Firma». Da gennaio a maggio una serie di incontri per parlare di cinema, dei suoi modi di espressione e dei suoi protagonisti, con l'attenzione rivolta alle diverse correnti e al panorama sia nazionale sia internazionale. Le proiezioni si svolgono a Riva del Garda, nell’auditorium del Conservatorio, e ad Arco, nell’auditorium di Palazzo dei Panni, sempre con inizio alle 21. L'ingresso è libero.
La presentazione del nuovo cineforum si è svolta nella tarda mattina di martedì 10 gennaio ad Arco, nella sala affrescata di palazzo Marcabruni-Giuliani, sede dell'Archivio Storico, presenti (da sinistra) Roberto Vivaldelli (ARCI), gli assessori alla cultura di Riva del Garda Maria Flavia Brunelli e di Arco Massimiliano Floriani, la responsabile di AltoGardaCultura Giancarla Tognoni e Ludovico Maillet (La Firma)
Il progetto si inserisce in una realtà territoriale che con grande impegno sta ricostruendo di anno in anno l’offerta in questo settore, dopo che per qualche tempo ne era stata privata, causa la chiusura delle sale private. L’impegno della gestione associata per le attività culturali dei Comuni di Arco e Riva del Garda ha portato – nel 2010 – all'apertura di una nuova sala per le proiezioni cinematografiche che propone le novità stagionali e una rassegna di film di qualità più recenti, privilegiando le nuove uscite e il film di evasione. Senza contare il sostegno concesso a diverse associazioni, fra cui storicamente il circolo culturale La Palma ad Arco, che propongono tradizionali appuntamenti di cineforum.
Lunedìcinema s'inserisce in modo complementare nell’offerta esistente perché si tratta di una rassegna tematica che sviluppa degli argomenti andando a ricercare film non necessariamente recenti, ma scelti per stimolare il confronto e il dibattito, in primo luogo sul cinema e sulla cinematografia. Un prodotto destinato all’approfondimento, alla formazione e all’incontro di chi è appassionato di cinematografia.
L’iniziativa è possibile grazie alla passione di due associazioni altogardesane, l’ARCI Alto Garda e il centro culturale La Firma di Riva del Garda, che hanno dimostrato grande passione per il cinema e il desiderio di collaborare per fornire al pubblico altogardesano questa nuova occasione di approfondimento culturale. Grazie al loro entusiasmo e alla loro disponibilità, è stata raggiunta un'intesa con il Servizio intercomunale e si è arrivati a proporre questo primo cartellone, che vedrà proposte tutti i lunedì (tranne nel periodo di Pasqua) dal 16 gennaio al 21 maggio.
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- Pubblicato Giovedì, 12 Gennaio 2012 21:12
Ultimo tango a Parigi
Prima del film, a partire dalle 20.30, la presentazione del libro di Francesca Romana Massaro «Il cinema come nessuno ve l’ha mai raccontato» (ed. Emmebi, 2011), ovvero storie di grandi film, di grandi personaggi e di grandi censure. È presente l’autrice, il cui padre, Gianni Massaro, è noto come «l’avvocato del cinema», avendo seguito molti processi legati alla censura dei film (tra cui «Il Decameron», «La grande abbuffata» e «C’era una volta in America».
Il film
Prima della proiezione del film verrà presentato il libro di Francesca Romana Massaro Il Cinema come nessuno ve l'ha mai raccontato - Storie di grandi film, di grandi personaggi, di grandi censure -
Interverrà l'autrice.
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- Pubblicato Mercoledì, 11 Gennaio 2012 19:11
Il Decameron
di Pier Paolo Pasolini (1971 - Italia)
Orso d'argento al Festival di Berlino, fonte nell’Italia dei primissimi anni Settanta di roventi polemiche (a destra per le offese al «comune sentimento del pudore», a sinistra per il «disimpegno ideologico»), incassò (solo sul mercato italiano) la cifra record di oltre quattro miliardi di lire, scatenando un'orda di imitazioni che costituirono un filone cinematografico a parte.
Ma «Il Decameron», film del 1971 di Pier Paolo Pasolini, ebbe gravi problemi con la censura che sequestrò la pellicola e addirittura aprì un processo tra i cui imputati – alla fine tutti giudicati non colpevoli – ci fu anche lo stesso regista. Seconda proposta del ciclo tematico «Italia mani di forbice» (dedicato ai grandi film censurati) che apre il nuovo cineforum «Lunedìcinema», organizzato da AltoGardaCultura (il servizio attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) assieme all’associazione ARCI Altogarda «Francesco Monti» e al centro culturale «La Firma», «Il Decameron» è proiettato lunedì 23 gennaio all’auditorium del Conservatorio di Riva del Garda con inizio alle ore 21. Il film dura 110 minuti; l'ingresso è libero ma si consiglia la visione ad un pubblico adulto (il film all'uscita era vietato ai minori di 18 anni).
Dal Decameron di Giovanni Boccaccio Pasolini ha tratto sette novelle, tutte ambientate a Napoli e dintorni; le ultime sono intercalate dalla storia di un allievo di Giotto (lo stesso Pasolini) che deve affrescare le pareti della chiesa di Santa Chiara. Della cosiddetta «trilogia della vita» («Il Decameron», «I racconti di Canterbury» e «Il fiore delle Mille e una Notte») è il film più trascinante, ilare e lieto. Come gli altri due, ha al centro l'esaltazione di una felicità e di una vitalità – che è soprattutto sesso – idealizzate e astoriche, in cui un'incombente presenza di morte ricorda, secondo moduli di tradizione decadentistica, che la conciliazione è impossibile. Perciò c'è chi, collegando i tre film a «Salò o le 120 giornate di Sodomia» (1975), ha parlato di «tetralogia della morte».
Nel cast Franco Citti, Ninetto Davoli, Angela Luce, Silvana Mangano e lo stesso Pier Paolo Pasolini.
Riva del Garda, 19 gennaio 2012
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- Pubblicato Martedì, 10 Gennaio 2012 19:48
Totò e Carolina
di Mario Monicelli (1954 - Italia)
Il film, in bianco e nero, girato tra l'ottobre del '53 e il gennaio del '54, è interpretato da Totò, nella parte di Antonio Caccavallo; ci sono poi Anna Maria Ferrero (Carolina De Vico), Arnoldo Foà (il commissario) e Maurizio Arena (Mario, il ladro). Il soggetto è di Ennio Flaiano che assieme a Mario Monicelli e Vincenzo Sonego cura la sceneggiatura. Aiuto regista Gillo Pontecorvo.
La trama: l'agente Caccavallo arresta per errore, durante una retata, una ragazza di paese, Carolina, che tra l'altro aveva ingerito una dose di sonnifero. In questura sviene e viene affidata a Caccavallo per ricondurla al suo paese d'origine. Ma i parenti avendo appreso che Carolina è incinta non la vogliono. L'agente la riporta a Roma e poiché è vedovo con un figlio e la ragazza gli fa tanta pena, la tiene con sé.
Tra le scene tagliate (ripristinate nella versione restaurata), quella all'inizio del film in cui, in occasione della retata a Villa Borghese, un agente apre la portiera di un'auto ma poi si scusa con l'occupante dicendo «Scusi Eccellenza». Un'altra è quella in cui Caccavallo incarica un vecchio di sorvegliare Carolina mentre lui e gli altri spingono la camionetta: il vecchio chiede alla ragazza se è comunista e alla risposta affermativa di lei la lascia andare al grido «Abbasso i padroni» (nella versione censurata la frase è diventata «Viva l'amore».
Riva del Garda, 13 gennaio 2011
Uff.stampa
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- Pubblicato Lunedì, 09 Gennaio 2012 20:47
I grandi film censurati.
Ovvero come la censura in Italia abbia messo le mani (ovvero le forbici) ovunque e nonostante questo i film siano sopravvissuti.
Ripercorreremo cinque dei momenti più salienti del rapporto fra censura e rappresentazione cinematografica, attraverso i cambiamenti di costume e di morale del nostro paese dagli anni '50 agli anni '90 del secolo scorso.
Cineforum LunedìCinema: il pieghevole con il programma completo (file PDF)