Quando il Garda era un mare 

 
10 > 25 MAGGIO 2014

PESCHIERA DEL GARDA
Caserma di Artiglieria di Porta Verona
Via Parco Catullo 4


Orari

mercoledì 10.00 - 12.00

giovedì e venerdì 20.00 - 22.00

sabato e domenica 16.00 - 20.00



Gruppo di alunni:
sabato mattina 10.00 - 12.00.
Prenotazione in Biblioteca tel. 045 6400153 o Ufficio Manifestazioni tel. 045 6444702



Mostra dedicata alla splendida avventura della 
«Bertolazzi Film
» di Peschiera del Garda
a cura di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet


Il lago di Garda trasformato per il grande schermo nel mare dei Caraibi. Accadeva negli anni Sessanta quando a Peschiera del Garda erano attivi dei veri e propri “studios” galleggianti che per quasi un decennio ospitarono produzioni cinematografiche e televisive.
Protagonista di questa straordinaria avventura fu Walter Bertolazzi, membro dell'A.D.C (Associazione dei Direttori di Cineproduzioni), che allestì una vera e propria flotta di navi d'epoca che servivano da set per film di ambiente piratesco.
Questa mostra vuole raccontarvi questa storia ormai lontana nel tempo e rievocare un meraviglioso periodo della vita di Peschiera attraverso locandine, manifesti e foto d'epoca tra cui molto materiale inedito.

Quando il Garda era un mareTutto ebbe inizio nel 1958 quando Walter Bertolazzi fece un'ardita scommessa con il produttore Dino De Laurentis. Quest'ultimo possedeva un galeone che era servito per girare il kolossal di Mario Camerini “Ulisse” (1954), ormeggiato da anni a Fiumicino e di cui voleva disfarsi. Bertolazzi, che pensava di trasformare la nave in un ristorante, propose a De Laurentis un accordo: se fosse riuscito a trasportare il galeone fino al lago di Garda non avrebbe pagato un soldo di passaggio di proprietà e la nave sarebbe stata sua.

Partì dunque da Fiumicino e, facendo il periplo dell'Italia, giunse in circa quindici giorni a Porto Levante alle foci del fiume Po. Da qui iniziò la parte più difficoltosa del viaggio: non era facile infatti risalire il fiume Po con una nave di 37 m di lunghezza e 7 m di altezza ma con molta abilità riuscì a giungere fino a Mantova. Chiamò a questo punto un trasporto speciale per mettere la nave su strada e percorre la quarantina di chilometri che lo separava dall'idroscalo di Desenzano dove avvenne il varo della nave -ribattezzata nel frattempo “Circe”- nelle acque del Garda. Vista l'altezza della nave, una squadra di elettricisti seguiva il carico su strada per tagliare i fili elettrici e riallacciarli subito dopo il passaggio.

Le acque del basso lago di Garda si prestavano bene a “rappresentare” sullo schermo il mar dei Caraibi visto che per la maggior parte dei giorni dalla costa non si vedeva l'altra sponda e si poteva facilmente scambiarlo per mare aperto. Rispetto al mare aveva inoltre il vantaggio di offrire condizioni atmosferiche più stabili provocando meno disagi per attori e tecnici.


La cartolina invito in formato pdf

Gardanotizie.it - Interviste a:
- Ludovico Maillet, curatore della mostra
- Fabio Testi, attore
- Carmen Bertolazzi, figlia di Walter Bertolazzi
Gianfranco Bortolussi, ex dirigente della Navigarda




Inaugurazione della mostra
- Intervento di Fabio Testi



La mostra
In esposizione fotobuste, locandine, poster e fotografie per ripercorrere la storia dello stabilimento cinematografico navale fondato da Walter Bertolazzi.



Comune di Peschiera del Garda  Peschiera del Garda Gioiello d'Italia        Centro Culturale La Firma Cinema



 

La Firma Cinema

Lunedì Cinema 2013 2014


Vedere, rivedere... non esistono vecchi film

Bentornati e bentrovati. O benvenuti, se e la prima volta che ci incontriamo. Eccoci al terzo anno di questo cineforum, piccola creatura che ho visto crescere e a cui ho visto il pubblico affezionarsi. Questo spazio virtuale è nato da una scommessa e da una ipotesi. La scommessa era quella che nell'Alto Garda abbiamo bisogno e voglia di cinema, di buon cinema e che la forza di questa passione fosse più forte di qualsiasi mancanza di sale.

L’ipotesi invece, mia ma non solo, è che non esistano film «vecchi». Jean-Luc Godard diceva che non diremmo mai di un libro che è «un vecchio libro» o di un Van Gogh che e «un vecchio quadro» ma che diciamo regolarmente «quello è un vecchio film», quasi i film fossero come il latte e avessero una data di scadenza. Secondo me esistono del film belli e dei film brutti. Ai massimo dei film classici e dei film moderni, ma non dei film «vecchi». Purtroppo il nostro tempo e, lasciatemelo dire, il nostro Bel Paese hanno la memoria corta. I tempi di distribuzione e di fruizione sono sempre più frenetici, un film ha una vita media di poche settimane nelle sale e di qualche passaggio nelle reti televisive. Questa primavera ho avuto una grande sorpresa, che conferma in parte la mia ipotesi. Una coraggiosa casa distributrice italiana, la Teodora Film ha ridistribuito nelle sale cinematografiche «To be or not to be» (Vogliamo vivere), un capolavoro di Ernst Lubitsch del 1942! Ed ha riscosso un successo tale da rimanere nelle sale per diverse settimane. In altri paesi europei questa è la regola: grandi classici (o piccole riscoperte) vengono regolarmente distribuite nelle sale, hanno successo e aiutano a preservare la memoria di un patrimonio cinematografico oramai ultracentenario Penso sempre, e lo dico spesso, che per trent’anni (diciamo a spanne 1945 - 1975) il cinema italiano è stato uno dei più grandi al mondo (se non «il più grande»), imitato invidiato e conteso da tutti i più grandi Festival cinematografici del pianeta. E di questo immenso patrimonio tantissimi italiani (e non solo tra i più giovani) non ne hanno né consapevolezza né conoscenza. Mi piacerebbe dunque, e il successo di questa iniziativa mi sembra confermarlo, che questo cineforum servisse anche a questo: vedere, rivedere, scoprire interi pezzi della nostra storia e del nostro recente passato. Un altro imperativo che ho tenuto bene in mente è che il cineforum non deve per forza essere un luogo noioso e pesante. Abbiamo tutti in mente la devastante e esilarante scena di «Fantozzi» in cui il capoufficio costringe i suoi impiegati ad assistere alla proiezione della «Corazzata Potëmkin»: purtroppo però questa è (era?) il luogo comune che si associa ai cineforum (e al film di Ejzenstejn!). La mia «utopia» invece è quella di un luogo allegro, in cui si ritrovino facce e volti amici, in cui ci sia un reale scambio di vedute tra chi mostra e chi vede, un luogo di resistenza alle brutture del reale ma anche una riflessione su questo reale e su questo tempo. Una riappropriazione della lentezza e della re-visone (perche le cose viste due volte si vedono, e apprezzano, meglio).
La signora del venerdì
Ed è per questa ragione che quest’anno il cineforum viene posto sotto l’egida dell’angelo custode Cary Grant (come lo scorso anno l'avevamo posto sotto quella delle commedie rosa di Bake Edwards). La grandezza di Cary Grant - dice un grande critico come Vieri Razzini - è quella di far sembrare tutto facile e leggero. La sua stessa recitazione sotto il segno dell’ironia e dell’eleganza sembra così naturale da risultare spontanea e quasi «improvvisata». In realtà l'arte di Cary Grant è l’arte di un finissimo cesellatore dei tempi comici: sa esattamente quando inserire una mimica o una battuta nel tessuto della scena. Il piccolo corpus di film di Cary Grant che presentiamo è circoscritto ad una delle sue innumerevoli sfaccettature di attore (quella comica appunto, tralasciando le parti molto più ambigue e oscure dei film di Hitchcock o quelle più sentimentali dei film della maturità). L’arco temporale in cui sono stati realizzati è molto breve e va dal 1937 del primo film («L’orribile verità» primo vero film in cui appare il «personaggio» Cary Grant) al 1940 di «Scandalo a Filadelfia», film a ridosso della guerra e con cui sembra terminarsi la «screwball comedy», la commedia «svitata» degli anni ’30 – ‘40.
Proseguiamo ad Arco con un ciclo dedicato alle figure femminili negli ultimi film di Werner Reiner Fassbinder: Maria Braun, Lili Marleen, Lola e Veronika Voss, splendidi personaggi che attraversano la Germania (e, allo stesso tempo, ne sono la metafora) del nazismo e del dopoguerra.
A Riva del Garda presentiamo un piccolo omaggio a Monica Vitti, una delle più brave e intelligenti attrici italiane, versatile (come nessun’altra delle sue colleghe) e duttile, capace di passare dalla drammaticità e intensità delle protagoniste dei film di Michelangelo Antonioni fino ad essere una dei capisaldi della commedia all'italiana degli anni ’60 e ‘70.
La donna che visse due volteA marzo faremo il ciclo forse più teorico di questa stagione dedicato ad uno dei capolavori assoluti della storia del cinema, «La donna che visse due volte» di Alfred Hitchcock (la «Gioconda del cinema» come è stato definito) e alla sua influenza, discendenza e ripresa nel cinema contemporaneo in un percorso che ne evidenzierà il ruolo di «matrice» e modello.
A conclusione un percorso, in collaborazione con il Conservatorio di Riva del Garda, dedicato a grandi figure dell’universo musicale classico e alle loro reinterpretazioni (a volte provocatorie) da parte di registi contemporanei.

Un grazie doveroso agli Assessori alla Cultura di Riva del Garda ed Arco, Flavia Brunelli e Massimiliano Floriani, che tanto appoggio e stima hanno dimostrato verso questo progetto, agli Uffici Cultura di entrambe le Amministrazioni che hanno accolto e reso attuabile questo cineforum e ai miei compagni di avventura Franco Delli Guanti, che cura la comunicazione e Gabriele Gobbini che segue la parte burocratica e di tesoreria. Ma soprattutto grazie al calore, la partecipazione e alla fedeltà di tutti voi.

Ludovico Maillet
Direttore artistico

  PROGRAMMA  2013 | 2014

    RIVA DEL GARDA - CARY GRANT E «LA COMMEDIA SVITATA»
 
  04 novembre  L'orribile verità (1937) di Leo McCarey
  11 novembre Susanna (1938) di Howard Hawks  
  18 novembre La signora del venerdì (1940) di Howard Hawks  
  25 novembre Scandalo a Filadelfia (1940) di George Cukor  
       
    ARCO - LE DONNE DI FASSBINDER  
  13 gennaio Il matrimonio di Maria Braun (1979)  
  20 gennaio Lili Marleen (1980)  
  27 gennaio Lola (1981)  
  03 febbraio Veronika Voss (1982)  
       
    RIVA DEL GARDA - MONICA VITTI TRA DRAMMA E COMMEDIA  
  10 febbraio L'avventura (1960) di Michelangelo Antonioni  
  17 febbraio La ragazza con la pistola (1968) di Mario Monicelli  
  24 febbraio L'eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni  
  03 marzo L'anatra all'arancia (1975) di Luciano Salce  
       
    ARCO - L'ORIGINALE E LE COPIE  
  10 marzo La donna che visse due volte (1958) di Alfred Hitchcok  
  17 marzo Body Double - Omicidio a luci rosse (1984) di Brian De Palma  
  24 marzo L'esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam  
  31 marzo Mulholland Drive (2001) di David Lynch  
       
    RIVA DEL GARDA - MUSICA, MAESTRO!  
  07 aprile L'altra faccia dell'amore (1970) di Ken Russel  
  14 aprile Tutte le mattine del mondo (1991) di Alain Corneau  
  05 maggio La perdizione (1974) di Ken Russel  
  12 maggio Rossini! Rossini! (1991) di Mario Monicelli  

  

Comune di Riva del Garda

Comune di Riva del Garda

       
Comune di Arco 

 Comune di Arco

Inizio proiezioni ore 21.00

Riva del Garda - Auditorium del Conservatorio
Arco - Palazzo dei Panni

Il programma può subire variazioni
 

Federazione Italiana Cineforum


CONSERVATORIO DI MUSICA F.A. BOMPORTI TRENTO

SEDE DI RIVA DEL GARDA 

Ingresso con tessera FIC
euro 8.00 valida per l'intera stagione
euro 5.00 per gli studenti fino a 25 anni
Il tesseramento è possibile anche la sera delle proiezioni prima dell'ingresso in sala

 
Servizio AltoGardaCultura 
Per informazioni:
Servizio AltoGardaCultura
sede di Arco | 0464 583619
sede di Riva del Garda | 0464 573918
www.altogardacultura.it
     

 

Rassegna stampa: 

Il cinema di qualità a Riva e Arco
Al cineforum c'è Cary Grant
Alto Garda Cultura e centro La Firma, torna il cineforum

 

28 giugno 1944

Una giornata da non dimenticare

28 giugno 1944 - Una giornata da non dimenticare
PROGRAMMA

SABATO 23 GIUGNO
ore 17.00 - Piazza 3 Novembre 
Al di là della guerra 
Riva del Garda 1943-1945 
Con partenza da Palazzo Pretorio, percorso nel centro storico cittadino tra le installazioni dedicate alla Resistenza. 
Letture a cura del Gruppo Il tè delle letture.

MARTEDI' 26 GIUGNO
ore 20.30 - Museo di Riva del Garda, Sala conferenze 
I luoghi della memoria
28 giugno 1944
La Resistenza nel Basso Sarca
Presentazione del progetto su misura realizzato dal Liceo Maffei - Classi V C scientifico e IV B pedagogico.

GIOVEDI' 28 GIUGNO
Cerimonie ufficiali
ore 8.00
Suono della Renga. Deposizione delle corone di alloro ai tre cippi intitolati a Meroni, lmpera e Franchetti, alla tomba dei Martiri al cimitero del Grez e alla stele al Parco della Libertà.
ore 17.00
S. Messa nella Chiesa Arcipretale e breve corteo con la Banda della Valletta dei Liberi Falchi e con tamburi imperiali della Fanfara alpina di Riva del Garda fino a via Montanara. Scopertura della targa in memoria della battaglia di Riva del Garda.
Deposizione di una corona alla lapide che ricorda i Martiri della Libertà presso la Loggia Pretoria.
ore 18.15
Commemorazione dei Martiri presso il Museo di Riva del Garda.
ore 18.45 - Museo di Riva del Garda, Sezione di storia
Achtung Banditen!
La Resistenza nel Basso Sarca
1943-1945
Inaugurazione della mostra.

LUNEDI' 2 LUGLIO
ore 20.30 - Rocca di Riva del Garda, Cortile interno
L'uomo che verrà (2009)
Proiezione del film del regista Giorgio Diritti, presentazione di Ludovico Maillet.
(in caso di pioggia presso la Sala conferenze nella Rocca)

MARTEDì 3 LUGLIO
ore 20.30 - Rocca di Riva del Garda, Cortile interno
Difendere e attuare la Costituzione italiana
Conferenza con Diego Novelli
(in caso di pioggia presso la Sala conferenze nella Rocca)

 

 

«Amici dell'Arte» e «La Firma»: un anno alla «Craffonara»

 

Per la prima volta la galleria civica «Giuseppe Craffonara» propone un proprio programma annuale di esposizioni frutto di un inedito disegno di razionale utilizzo delle risorse e delle strutture pubbliche, e di più attenta valorizzazione dell'attività culturale dell'associazionismo. Il cartellone 2012, affidato al Gruppo Amici dell'Arte e all'associazione La Firma, è stato presentato nella mattina di martedì 21 febbraio in municipio a Riva del Garda, presenti per l'amministrazione comunale l'assessore alla cultura Maria Flavia Brunelli e la responsabile dell'Ufficio Cultura, Sport, Turismo Marina Tomasi; per il Gruppo Amici dell'Arte il neo presidente Luigi Meregalli e il presidente uscente Roberto Piazza; e per l'associazione La Firma la presidente Anna Caser, il vicepresidente Ludovico Maillet e il membro del direttivo Franco Delli Guanti. La prima mostra degli Amici dell'Arte, una collettiva dal titolo «Energie, segni, forme e colori», s'inaugura il 31 marzo; segue l'esposizione «Soltanto un sogno» che La Firma dedica alla poetessa Antonia Pozzi nel centenario della nascita (inaugurazione il 21 aprile).

Un anno alla CraffonaraLa scelta di una programmazione annuale – ha spiegato l'assessore Brunelli – parte sì dalla contrazione delle risorse, ma ci consente soprattutto di gestire con migliore efficienza una struttura pubblica importante quale la galleria “Craffonara” e quindi di valorizzare al meglio l'offerta culturale di due associazioni importanti e attive quali il Gruppo Amici dell'Arte e l'associazione La Firma. Che nella loro diversità offrono una straordinaria ricchezza e un'interessante complementarietà di proposte.

Inoltre la programmazione annuale ci ha consentito di realizzare il progetto “Officine Riva” con cui dedichiamo la “Craffonara” per alcuni momenti dell'anno a giovani e meno giovani artisti o aspiranti tali della zona, per offrire loro un momento di visibilità non a scopo commerciale ma di sostegno e aiuto. Non necessariamente artisti in senso stretto ma anche persone che fanno anche altro nella vita, ma danno spazio alla propria creatività con risultati interessanti. La programmazione è una scelta che davvero porta con sé un migliore sfruttamento delle risorse; e l'anno prossimo faremo ancora di più. Perché la cultura in momenti di poche risorse è un settore che facilmente subisce tagli, ma per noi è una forma di investimento importante alla quale dedichiamo ogni sforzo».

Un cenno l'assessore lo ha rivolto alla questione del destino della galleria Craffonara che il Prg, come si sa, vorrebbe abbattuta; Maria Flavia Brunelli ha espresso la ferma intenzione dell'amministrazione comunale di mantenerla invece in vita, per contemplare la possibilità della demolizione solo nel caso in cui si rendesse disponibile in futuro uno spazio alternativo, di non minore capienza e funzionalità.Antonia Pozzi

La prima mostra dell'associazione La Firma (dal 21 aprile al 13 maggio) è dedicata ad Antonia Pozzi: «Una mostra in cui cogliamo un aspetto inconsueto della grande poetessa – ha spiegato la presidente – quello cioè della sua fotografia, e specialmente l'elemento di vicinanza tra le sue inquadrature fotografiche e la pittura di Giovanni Segantini, artista come si sa originario di Arco che la Pozzi è certo abbia conosciuto».
«I nostri maggiori sforzi sono per far convivere le attese dei corsisti con quelle degli artisti di esperienza – ha detto poi il presidente degli Amici dell'Arte Luigi Meregalli – e per questo abbiamo sperimentato quest'anno una nuova formula: invitare altre associazioni.
Quest'anno espongono alla Craffonara lo studio d'arte Andromeda e la Società Belle Arti di Verona, con le quali possiamo creare un reale scambio e momenti di condivisione e crescita.
E proponiamo inoltre un ciclo di conferenze per la formazione degli artisti, dal titolo “Lezioni di storia dell'arte”, a partire dal 6 marzo».

21 febbraio 2012
Ufficio Stampa - Comune di Riva del Garda 

Sala Civica 
«G. Craffonara»
Riva del Garda

Mostre 2012

Mostre 2012 alla Galleria Civica G. Craffonara


Rassegna stampa:


Dodici mesi di mostre alla Craffonara (Il Trentino 22 febbraio 2012)