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- Pubblicato Lunedì, 29 Dicembre 2014 10:58
La fiamma del peccato |
La fiamma del peccato, con la sua cupa ambientazione urbana, è sicuramente uno dei film più rappresentativi del cinema noir. Sceneggiato da Raymond Chandler e tratto da un racconto di James Cain, il primo noir americano di Wilder si caratterizza per la predilezione per gli interni, per i netti contrasti tra ombra e luce, per la ricostruzione in studio degli esterni e per l'intensa caratterizzazione dei personaggi, a cominciare dalla perfida 'dark lady' Barbara Stanwyck con sensuale catenella alla caviglia, divenuta in breve oggetto di culto.
L'assicuratore Walter Neff (Fred MacMurray) conosce Phyllis Dietrichson (Barbara Stanwyck), moglie di un cliente, la cui sensualità lo affascinerà a tal punto da farlo diventare prima il suo amante e poi complice nell'assassinio di suo marito. Dopo aver stipulato un'assicurazione sulla sua vita, i due mettono a punto un piano per ricevere il doppio dell'indennizzo (da qui il titolo originale, Double Indemnity) in caso di morte avvenuta in circostanze rare.
Per ottenere la somma decidono prima di assassinare l'uomo in macchina, e di gettarlo in seguito sui binari, facendo così credere che la sua morte sia dovuta ad una caduta dal treno. Ma il piano troverà un ostacolo insormontabile: Walter verrà infatti smascherato dal suo grande amico e collega Barton Keyes (Edward G. Robinson).
Ambientato a Los Angeles, strutturato a flashback come il successivo Viale del tramonto, sempre di Wilder, quasi tutto il film si svolge di notte, con dialoghi scarni ed asciutti, che contribuiscono a incalzare il ritmo serrato della vicenda fino alla tragica conclusione.
REGIA |
Billy Wilder | |||
INTERPRETI |
Fred MacMurray, Barbara Stanwyck, Edward G. Robinson, Tom Powers | |||
TITOLO ORIGINALE | Double Indemnity | |||
GENERE | Poliziesco | |||
DURATA | 106' | |||
PRODUZIONE | USA | |||
ANNO |
1944 | |||
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- Pubblicato Lunedì, 29 Dicembre 2014 09:58
La donna del ritratto |
L'attempato criminologo Richard Wanley (Edward G. Robinson), rimasto solo in città mentre la famiglia è in vacanza, viene colpito dal ritratto di una donna, che finirà poi per incontrare casualmente. Suo malgrado verrà coinvolto dalla donna (Joan Bennett) nell'omicidio del suo amante, tanto da subire il ricatto di un uomo che minaccia di denunciarlo alla polizia. Disperato, l'involontario omicida sta per togliersi la vita con del veleno, quando si risveglia nella sua poltrona: la contorta vicenda di delitti e misteri era solo un incubo.
Uno dei più celebri noir del periodo americano di Fritz Lang, tratto da un romanzo di J.H. Wallis, che il regista tedesco utilizza per riprendere i temi a lui cari dello sdoppiamento tra realtà e apparenza, del confine spesso labile tra innocenza e colpevolezza.
Thriller inesorabile con Edward G. Robinson superlativo nel rendere la paura di un maturo borghese coinvolto in una passione che si rivelerà rovinosa, il film venne criticato per il finale apparentemente sbrigativo, in realtà fulminante, perché concentrato su di un'unica inquadratura.
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REGIA |
Fritz Lang | |||
INTERPRETI |
Edward G. Robinson, Dan Duryea, Joan Bennett | |||
TITOLO ORIGINALE | The woman in the window | |||
GENERE | Giallo | |||
DURATA | 99' | |||
PRODUZIONE | USA | |||
ANNO |
1944 | |||
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- Pubblicato Lunedì, 29 Dicembre 2014 08:58
La signora di Shanghai |
Michael O'Hara, marinaio irlandese, salva Mrs. Elsa Bannister, da un'aggressione in Central Park a New York e viene ingaggiato dal suo zoppo marito, avvocato di gran nome, perché li porti lui, la moglie e il suo socio in affari (Anders) su uno yacht a San Francisco con tappa ad Acapulco. Il buon O'Hara si accorge presto di essere capitato in un nido di vipere e di squali, il peggiore dei quali è proprio lei, l'angelo biondo dal cuore nerissimo.
Tratto dal romanzo If I Die Before I Wake di Sherwood King e girato nel 1946, fu tenuto in magazzino per 2 anni da Harry Cohn, ras della Columbia, scandalizzato e sconvolto da quel che Welles aveva combinato ai danni della star n. 1 della sua scuderia. Difficile da classificare, il film spiazzò critici e pubblico. La materia è da film noir, a mezza strada tra Gilda e Il mistero del falco, ma con bizzarre e sardoniche anticipazioni di Il tesoro dell'Africa di Huston.
Fecero impressione alcune sequenze che lo resero un cult movie: il corteggiamento nell'acquario, il teatro cinese, il taboga, la sparatoria finale nella sala degli specchi. Il barocchismo stilistico di Welles conferma quali e quanti fossero i debiti del noir hollywoodiano con l'espressionismo. Ridotta R. Hayworth a una statua di ghiaccio e piuttosto debole il marinaio O'Hara, l'attore che domina il film è E. Sloane. Fu girato a bordo dello yacht Zaca di Errol Flynn, che seguì la lavorazione. La sua vera storia aveva avuto per primo l'idea di filmare il romanzo di King.
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REGIA |
Orson Welles | |||
INTERPRETI |
Everett Sloane, Rita Hayworth, Orson Welles, Glenn Anders, Ted De Corsia | |||
TITOLO ORIGINALE | The Lady from Shanghai | |||
GENERE | Drammatico | |||
DURATA | 87' | |||
PRODUZIONE | USA | |||
ANNO |
1948 | |||
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- Pubblicato Sabato, 29 Novembre 2014 08:58
Il fiore del mio segreto
Leocadia Marcia detta Leo che, con lo pseudonimo di Amanda Oris, scrive romanzi rosa di successo, sprofonda in una duplice crisi: sta per essere abbandonata dal marito amatissimo e non ne può più di scrivere romanzetti.
Tenta il suicidio, elabora il lutto, riscopre le proprie radici, raggiungendo la madre nel villaggio natio della Mancha (patria del regista e di Don Chisciotte).
Un Almodóvar più limpido del solito, come riconciliato, in una commedia spruzzata, invece che intinta, di grottesco che vive della sua dolorante eroina e dei suoi rapporti con gli altri personaggi, specialmente femminili, raccontati con affetto, tenera ironia, leggerezza.
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REGIA |
Pedro Almodóvar | |||
INTERPRETI |
Rossy De Palma, Marisa Paredes, Chus Lampreave, Juan Echanove, Jordi Molla | |||
TITOLO ORIGINALE | La fior de mi secreto | |||
GENERE | Commedia | |||
DURATA | 111' | |||
PRODUZIONE | Spagna | |||
ANNO |
1995 | |||
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