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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Lunedì, 17 Ottobre 2011 21:08
Vanina Vanini
Un film di Roberto Rossellini.
Fra gli attori: Sandra Milo, Martine Carol, Laurent Terzieff, Mimmo Poli.
Durata 125 min. - Italia 1961
E' la storia – da Cronache italiane (1829) di Stendhal – dell'amore tra il carbonaro Pietro Missirilli e la principessa Vanini nella Roma del 1823 sullo sfondo del malgoverno papalino, dei primi fermenti liberali, della vita quotidiana del popolo.
Per averlo tutto per sé, lei denuncia i suoi compagni che lo accusano di tradimento. Pietro si costituisce e, condannato alla ghigliottina, respinge l'aiuto di lei che si chiude in convento.
Il dissidio tra melodramma e cronaca, finzione e documento, spettacolo e intenti didattici non è risolto; è, in negativo, il film più viscontiano di Rossellini, che non riconobbe il montaggio, ma meriterebbe una rivisitazione. Scritto da F. Solinas, A. Trombadori e troppi altri.
(da: MyMovies.it, il cinema dalla parte dl pubblico)
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Lunedì, 17 Ottobre 2011 17:57
E' un film scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, musiche di Ennio Morricone.
Fra gli attori: Marcello Mastroianni, Lea Massari, Mimsy Farmer, Laura Betti, Claudio Cassinelli.
Durata 115 min. - Italia 1974
Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 1975.
E' ambientato negli anni della Restaurazione. Narra di un aristocratico lombardo Fulvio Imbriani (ex giacobino ed ex ufficiale napoleonico) che viene rilasciato dopo una lunga detenzione nelle carceri austriache in quanto affiliato alla setta dei Fratelli Sublimi.
Riparato nella villa di famiglia viene poi raggiunto dalla sua donna, Charlotte che si adopera per convincerlo assieme agli ex compagni di lotta a preparare una spedizione rivoluzionaria nel Meridione. Lo scetticismo di Fulvio lascia libera la sorella, Esther, di denunciare i congiurati. Nel tentativo di arresto Charlotte trova la morte e i congiurati riescono a fuggire. I funerali di Charlotte sono l'occasione per definire gli ultimi preparativi prima di partire per il Mezzogiorno. Nel Sud, lo sparuto drappello verrà massacrato dai soldati e dai contadini.
I riferimenti cinematografici vanno da Rossellini a Chaplin e Bresson; ad essi si aggiunge la concezione propria dei fratelli Taviani dell'ideologia intesa come passione e scelta di vita. Riecheggiando le vicende storiche del primo Risorgimento (le società segrete premazziniane, la carboneria, e le spedizioni dei fratelli Bandiera e diPisacane) i fratelli Taviani mettono in scena cinema una scelta assoluta: la vita al servizio di una passione di nome utopia. La vita al servizio di un sogno di cambiamento per l'avvento di nuove età di maggiore eguaglianza sociale.
Il titolo programmatico Allonsanfan, inizio della Marsigliese, è esso stesso un omaggio alla rivoluzione francese che con le sue utopie segna l'inizio della moderna democrazia. La camicia rossa di Fulvio è il segno di un'epoca che cambia nonostante i tentativi della restaurazione di recuperare un mondo ormai tramontato. Il sacrificio di Fulvio è invece il segno di un mondo confuso che sta per morire e preconizza una spedizione che otterrà ben altro successo: i Mille di Garibaldi. Ma anche la nascita e l'affermazione del movimento socialista di fine Ottocento raccoglieranno la camicia rossa e la sfida utopistica per forgiare in un quadro organizzato un nuovo mondo.
(da: Wikipedia, l'enciclopedia libera)
Una scena dal film: "I fratelli sublimi"
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- Categoria: Esposizioni
- Pubblicato Venerdì, 14 Ottobre 2011 17:30
FRATELLI D'ITALIA
Undici artisti rendono omaggio al risorgimento
Andrea Cardone | Bruna Carnio | Anna Caser | Adriano Cecco | Fulvio Dot | Anna Galassini | Alessandro Goio | Alberta Struffi | Livio Tasin | Anna Toffaletti | Luciano Tarasco
15 ottobre - 6 novembre 2011
FRATELLI D'ITALIA NELL'ARTE E NEL CINEMA
Dopo la positiva esperienza in occasione della mostra del fotografo veronese Paolo Parma, il Centro Culturale “La Firma” ripropone l'iniziativa del cineforum affiancando all'esposizione un breve ciclo di film dedicati alla nostra storia risorgimentale, cercando di privilegiare alcune pellicole poco viste ma comunque importanti e legate a due grandi registi italiani: Roberto Rossellini e i fratelli Taviani.
Si inizierà domenica 16 ottobre con Allonsanfan, film del 1974 di Paolo e Vittorio Taviani. In quest'opera un meraviglioso Marcello Mastroianni dà vita ad un personaggio di traditore degli ideali risorgimentali: la messa in scena di una crisi esistenziale (e politica) e delle conseguenti bassezze a cui può far ricorso anche il più puro dei rivoluzionari. Come sempre nei film dei fratelli Tavaini il film ha notevoli punti di contatto con l'attualità del momento in cui è stato girato il film (l'inizio degli anni '70) ma anche con la nostra dolorosa attualità politica.Si proseguirà domenica 23 ottobre con “Vanina Vanini” di Roberto Rossellini: anche qui una storia di tradimento -questa volta dettata da un sentimento amoroso- sullo sfondo della Roma della Restaurazione. Tratto da un racconto di Stendhal, un'intensa Sandra Milo interpreta la principessa Vanina Vanini che in preda alla passione amorosa per un carbonaro non esista a ricorre alle soluzioni più estreme e a sacrificare ogni ideale.
Il ciclo si concluderà domenica 30 ottobre con Viva l'Italia sempre di Rossellini, girato nel 1961 per celebrare il Centenario dell'unità d'Italia. Il film si presenta come una cronaca minuta, attenta ai fatti quotidiani e ai riflessi secondari della grande avventura storico-politica sui suoi protagonisti. Rosellini - tratto caratteristico della sua poetica- vuole rimare fedele ai “fatti” e fare della spedizione dei Mille una narrazione il più fedele possibile degli avvenimenti così come si sono svolti. L'ambizione rosselliniana non è una “reinterpretazione” della Storia, ma il saper coglierla mentre si svolge sotto i nostri occhi con uno sguardo il più possibile “vergine”, a volte anche a costo di scivolare nel “didatticismo” scolastico.
Tutti i film saranno proiettati alle ore 21.00 presso l'Auditorium del Conservatorio di Riva del Garda con ingresso gratuito.
Alcuni momenti dell'inaugurazione:
Renato Ballardini e Giuseppe Ferrandi durante la conferenza "Irredentismo e Risorgimento. Autonomia e...":
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- Pubblicato Venerdì, 07 Ottobre 2011 11:52
Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
E' un film del 2006 diretto da Steven Shainberg, con Nicole Kidman.
Ispirato al romanzo di Patricia Bosworth Diane Arbus: Una biografia.
Il film è un ritratto immaginario di Diane Arbus, una delle artiste più importanti del XX secolo che sfidò le convenzioni sovvertendo il concetto di bello e brutto e innovando la fotografia.
Presentato nella sezione Première della Festa del Cinema di Roma 2006, è uscito nelle sale italiane il 20 ottobre 2006.
La solitaria casalinga Diane Arbus, (Kidman), dalla finestra del suo immacolato appartamento di New York, viene catturata dalla vista di uno strano e mascherato individuo giù in strada.
Si tratta del nuovo e misterioso vicino di casa, Lionel Sweeney (Downey Jr.), dallo sguardo penetrante che l'affascina, attraverso una maschera garzata che nasconde un volto ricoperto da lunga peluria come tutto il corpo.
Diane viene così trascinata fuori dalla sua ordinaria realtà e recandosi quotidianamente nel suo appartamento, inizia un viaggio che la porta a sbloccare i suoi segreti più profondi, risvegliare il suo straordinario genio artistico e diventare così l'artista che essa voleva diventare.
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)
L'articolo "Fur" appuntamento con il cinema" pubblicato da l'Adige il 10 ottobre 2011.
Il trailer italiano di Fur - Un Ritratto Immaginario Di Diane Arbus