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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Domenica, 17 Novembre 2013 22:56
Il matrimonio di Maria Braun
La Germania nel 1943. Hermann Braun sposa Maria, prima di raggiungere un'unità di combattimento sul fronte orientale: Rimasta sola con la madre e il nonno in un paese devastato, quando il marito e dichiarato disperso, Maria si fa «entraineuse». Una sera che è stata a letto con un amante, un nero americano, Hermann torna all'improvviso.
Primo film di una tetralogia tutta al femminile (di cui fanno parte gli altri tre film di questo ciclo) mediante la quale il regista Reiner Werner Fassbinder ricostruisce la storia del Germania nazista e postbellica, dalla sconfitta della seconda guerra mondiale fino al miracolo economico degli anni '50.
La condizione femminile è il motivo chiave di questi film per comprendere sia la storia tedesca che le aberrazioni cui l'amore è costretto dagli schemi del comportamento sociale.
Fassbinder riconosce che la società toglie alla donna ogni libertà e ogni potere di autodeterminazione. L'innocenza e l'ambiguità sono le cifre per comprendere la storia di Maria Braun: innocenza e ambiguità, insieme alla volontà di ricostruire (non cambiando però nulla) sono infatti anche i motori della rinascita della Germania, in un gioco di specchi in cui storia individuale e storia collettiva si riconoscono.
Nel «Matrimonio di Maria Braun» compare il tema portante di tutti i film successivi: la realizzazione del sogno. ll sogno di Maria, come quello di tante eroine di Fassbinder, è la felicità coniugale. Felicità che Maria inseguirà per tutto il film, rimanendovi caparbiamente fedele. Straordinaria interpretazione di Anna Schygulla con cui vinse il David di Donatello e l'Orso d'Argento a Berlino e che la lanciò nel panorama delle star internazionali più richieste
dal cinema d'autore europeo.
REGIA | Rainer Werner Fassbinder | |
INTERPRETI | Günter Lamprecht, lvan Desny, Hanna Schygulla, Gisela Uhlen | |
TITOLO ORIGINALE | Die Ehe der Maria Braun | |
GENERE | Drammatico | |
DURATA | 120', colore | |
PRODUZIONE | Germania | |
ANNO | 1978 |
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- Pubblicato Sabato, 16 Novembre 2013 20:20
Scandalo a Filadelfia
Tracy Lord è una viziata ed altezzosa ragazza dell'alta società di Filadelfia Stanca del marito Dexter Haven divorzia e lo sbatte fuori di casa. Successivamente s'innamora di George, un nouveau riche, buono e lavoratore ma anche un po' noioso, e decide di risposarsi. Dexter, sempre innamorato della ex moglie, incarica un giornalista di una rivista scandalistica di appiccicarsi alle costole di Tracy, cercando nel frattempo in tutti i modi di mandare a monte le nozze.
Come «L'orribile verità» e «La signora del venerdì» anche «Scandalo a Filadelfia» è considerato uno dei migliori esempi della cosiddetta «comedy of remarriage» (commedia del ri-matrimonio), genere popolare negli anni Trenta e Quaranta, in cui una coppia divorziata intratteneva relazioni con altri partner, per poi risposarsi, espediente usato per rappresentare una relazione extraconiugale, all'epoca non accettata nel mondo cinematografico statunitense. «La migliore, o quantomeno una delle cinque migliori commedie americane mai girate», secondo il regista Elia Kazan, è in realtà un film sfavillante, magistralmente diretto e interpretato da tre attori di primo ordine. Un esempio non dimenticato dell'arte della commedia americana.
Il film fu candidato a sei premi Oscar: miglior regia (gli altri concorrenti quell'anno erano Ford, Hitchcock e Wyler), miglior attrice protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura (vinto) e miglior attore protagonista (vinto). James Stewart, che non si aspettava assolutamente di essere premiato (quell'anno concorrevano attori del calibro di Henri Fonda e Laurence Olivier) ritenne sempre che quel premio tosse una compensazione per non essere stato premiato l'anno precedente con il film «Mr Smith va a Washington».
Del film venne girato un remake nel 1956 sotto forma di musical dal titolo «Alta società» con Grace Kelly , Bing Crosby e Frank Sinatra.
REGIA | George Cukor | |
INTERPRETI | Cary Grant, Katharine Hepburn, James Stewart, Ruth Hussey, John Howard | |
TITOLO ORIGINALE | The Philadelphia | |
GENERE | Commedia | |
DURATA | 112', bianco e nero | |
PRODUZIONE | USA | |
ANNO | 1940 |
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- Pubblicato Sabato, 16 Novembre 2013 19:55
La signora del venerdì
Hildy Johnson è una giornalista di successo, divorziata da Walter Burns, editore del giornale dove lavora. Quando gli comunica che vuole risposarsi, l'ex marito, che non vuole perderla come giornalista, mette in opera ogni stratagemma per ostacolare la sua partenza. Mentre blocca con un trucco il promesso sposo, induce Hildy ad occuparsi del caso di un condannato a morte che dovrebbe essere giustiziato il giorno dopo. Andata a intervistarlo in cella, Hildy si trova coinvolta nell'evasione di Earl, un poveraccio condannato per l'incapacità dello sceriffo che ha condotto le indagini e decide di aiutarlo.
«La signora del venerdi›› è tratto da un testo teatrale di Ben Hecht e Charles MacArthur, «The Front Page» da cui furono poi tratti due altri famosi film «Prima pagina» con Jack Lemmon e Walter Matthau nel 1974 e nel 1987 «Cambio marito» con Kathleen Turner e Burt Reynolds. L'idea geniale di Howard Hawks fu di cambiare la coppia protagonista, che originariamente era di due amici, in una coppia di ex-coniugi la cui rivalità amorosa si intreccia con la rivalità professionale.
Hawks, formatosi al tempo del cinema muto, riteneva che il sonoro rallentasse il ritmo dell'azione e per owiare a questo ne «La signora del venerdì» raddoppio la velocità in cui venivano dette le battute dei personaggi.
ll titolo originale, «His Girl Friday», erroneamente tradotto «La signora del venerdì», si riferisce invece al romanzo Robinson Crusoe in cui il protagonista ha come schiavo un indigeno chiamato «Venerdi». La traduzione esatta sarebbe dunque «la sua ragazza Venerdì» oppure «la sua fedele schiava».
REGIA | Howard Hawks | |
INTERPRETI | Ralph Bellamy, Cary Grant, Rosalind Russell | |
TITOLO ORIGINALE | His Girl Friday | |
GENERE | Commedia | |
DURATA | 92', bianco e nero | |
PRODUZIONE | USA | |
ANNO | 1940 |
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- Pubblicato Sabato, 16 Novembre 2013 19:01
Susanna!
Lo zoologo professor David Huxley (Cary Grant), intento da anni alla ricostruzione di un brontosauro e vicino alla conclusione dell'impresa, il giorno prima di sposare la sua segretaria incontra casualmente l'ereditiera Susan (Katharine Hepburn) stravagante e capricciosa, che gli causerà una lunga serie di guai, fino a portarlo all'inseguimento di un leopardo di nome Baby. Una ininterrotta e divertentissima serie di equivoci porta David ad essere ritenuto strampalato dalle persone dalle quali cerca di ottenere appoggio.
Di questo capolavoro della «screwball comedy» degli anni '30 Howard Hawks, produttore-regista per la RKO, diceva che ha come peculiarità il fatto che tutti i personaggi sono picchiatelli sebbene, nonostante le apparenze, il più «normale» sia proprio Susan.
Questo lilm è un modello di ritmo intelligenza, lucidità nell'assurdo, mancanza di tempi morti, ferrea concatenazione di cause-effetti comici, tecnica della caricatura che non esclude I'affetto per icaricaturati.
In questo film sono presenti molti dei temi conduttori del cinema di Howard Hawks: I'umiIiazione, la dignità offesa, il gusto dellavventura fisica e, sia pur ribaltato sulla farsa, l'elogio del «saper fare», cioè del professionismo.
Il titolo originale, «Bringing Up Baby» (Allevare Baby), si riferisce al nome del cucciolo di leopardo che tanta parte avrà nella strampalata vicenda del film. La splendida sceneggiatura, piena di ritmo ed invenzione, è dovuta a Dudley Nichols e Hagar Wilde, due tra i piu famosi sceneggiatori deII'epoca d'oro del cinema hollywoodiano.
Inserito nel 1998 dall'American Film Institute tra le cento migliori commedie di tutti i tempi. Nel film si ricompone per la seconda volta (su quattro film girati insieme) la splendida coppia Cary Grant- Katherine Hepburn.
REGIA | Howard Hawks | |
INTERPRETI | Charles Ruggles, Katharine Hepburn, Ward Bond, Cary Grant, May Robson | |
TITOLO ORIGINALE | Bringing Up Baby | |
GENERE | Commedia | |
DURATA | 102', bianco e nero | |
PRODUZIONE | USA | |
ANNO | 1938 |
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