Cinema Estate 2015      

Il compagno B
(Pack up your troubles)
Regia di George Marshall e Ray McCarey
(1932)


Durante la prima guerra mondiale nel 1917, Laurel & Hardy, per essersi finti disabili davanti a un sergente che li vuole arruolare, vengono forzati a reclutarsi nell'esercito americano. Una volta entrati, dimostrano però di non saper fare neanche una marcia, e vengono quindi sbattuti a fare gli spazzini alle cucine militari.

Dopo qualche giorno i due amici vengono definitivamente spediti in trincea e così diventano molto amici del soldato Eddie. Quest'ultimo però ha dei seri problemi: viene lasciato dalla moglie e diviene l'unico responsabile della figlia, che vive con tutori estranei.


Laurel & Hardy promettono al commilitone morente di portare la sua piccola, abbandonata da una madre snaturata, dai nonni. Dopo varie peripezie riescono a trovare la famiglia Smith.


Il titolo italiano del film "Compagno B" deriva da una errata traduzione di "B Company" (cioè "Compagnia B") che orrisponde al reparto militare assegnato ai due, scritta più volte inquadrata dalla macchina da presa persino sui bidoni della spazzatura, e non dalla lettera iniziale del nome del loro commilitone.

 

 da: wikipedia
   

 

            Il compagno B  
titolo originale       Pack up your troubles    
regia   George Marshall e Ray Mc Carey    
interpreti   Oliver Hardy, Stan Laurel, Charles Middleton, James Finlayson    
genere   Comico    
durata   65'    
produzione   USA    
anno   1932    
         

    

 
 
 
 
      
Cinema Estate 2015      

La grande sparata
(The strong man)
Regia di Frank Capra
(1926)

Un soldato che torna dalla prima grande guerra, cerca la donna amata, la troverà cieca ma non per questo il suo amore diminuirà. Affronterà situazioni bizzarre, si troverà coinvolto in un malaffare, diventerà aiutante di un uomo-cannone che al momento di uno spettacolo importante sarà ubriaco e lascerà al mingherlino ex-soldato il compito di fare uno spettacolo per forzuti, in una cittadina (la stessa dove ritroverà l'amata) dedita alla vita sregolata e dove si fanno beffe del proibizionismo, con grandi rimostranze guidate dal pastore della comunità. Finale caotico e pirotecnico.

Un film divertentissimo, un grande classico del muto, pieno di gag che hanno fatto scuola. Harry Langdon è semplicemente strepitoso, dolcissimo ed espressivo come il migliore dei mimi.

Un modo piacevole e di gran godimento per un tuffo nel passato del Cinema Non bisognerebbe mai dimenticare l'importanza della recitazione che deve comunicare più delle parole ed il Cinema muto, che non aveva alternative, rimane un riferimento. Bellissimo poi vedere le ambientazioni di quell'epoca.

 

 da: robydickfilms.blogspot.it
   

 

             La grande sparata 
titolo originale       The strong man    
regia   Frank Capra    
interpreti   Harry Langdon, Priscilla Bonner, Gertrude Astor, William V. Mong, Robert McKim, Arthur Thalasso    
genere   Commedia    
durata   78'    
produzione   USA    
anno   1926    
         

    

      
Cinema Estate 2015      

Charlot soldato
(Shoulder Arms)
Regia di Charlie Chaplin
(1918)

Nel 1918, sul finire della Prima guerra mondiale, uscì Shoulder Arms; per Charlie Chaplin, regista e protagonista, rappresentò un enorme successo di critica e di pubblico. Tra i numerosi spettatori c’erano i soldati, che si riconoscevano nel buffo personaggio e riuscivano finalmente a sorridere della loro condizione grazie alle avventure dell’antieroe di celluloide. 

Chaplin aveva ricevuto critiche molto aspre per non aver preso parte alla guerra. Nel 1918 decise quindi di parteciparvi con le sue armi personali, l’ironia e la recitazione, e scrisse Shoulder Arms, secondo film per la First National e prima feroce satira antimilitaristica della sua carriera. 


Charlot al fronte di battaglia, noto tra commilitoni e superiori per la sua goffaggine, si trasforma da maldestro soldato in coraggioso eroe che tutto solo riesce a catturare il Kaiser. Ma è solo un sogno e la recluta si risveglia nella branda circondato dalla squallida realtà quotidiana del fronte. 

Cinema estate - Charlot soldato
Nonostante la dimensione onirica, fu proprio il crudo realismo della pellicola a conquistare le simpatie dei soldati. Dietro alle gag è la dura realtà della retroguardia che fa da sfondo, con le trincee allagate, la solitudine, l’inutile attesa della posta, l’assurda disciplina, la fame.
Charlot si muove in mezzo alle privazioni e alla pesantezza con la leggerezza di sempre e riesce a strappare un sorriso quando cerca di consolarsi leggendo la lettera di un commilitone, già che nessuno si ricorda di lui, o quando si allagano le trincee e lui si ingegna a respirare attraverso la tromba di un grammofono.
La denuncia di Chaplin è molto chiara: tra l’evidente ironia delle scene la vita militare è contraddistinta da solitudine e inutilità, è uno stupido sacrificio che costringere i soldati a sopravvivere in uno stato di alienazione. Solo il sogno gli permette di vivere. Charlot ha una sua vita, un suo ruolo, solo quando sogna.
Il suo assurdo quotidiano è rappresentato con immagini satiriche e paradossali proprio per simboleggiare l’inutilità della guerra: le pallottole servono solo come apribottiglie e ad accendere le sigarette, le maschere antigas diventano imprescindibili strumenti per tagliare una puzzolente forma di formaggio stagionato.

Il simbolo della feroce denuncia chapliniana appare in una delle primissime scene del corto: un sergente urla e sbraita al soldato Charlot di allineare i piedi (“Raddrizza quei piedi!”) e il suo inutile sforzo rappresenta la volontà insita nell’uomo di resistere a una disciplina che mira ad annullare l’individuo e a creare macchine in serie, marionette nelle mani dei superiori. L’uomo fantoccio, addomesticato dal potere e sottomesso agli ordini e alle gerarchie, non riuscirà più a interrompere i movimenti meccanici nemmeno nei momenti di riposo, li ripeterà in maniera isterica e incontrollata.

da: www.arivista.org
   

 

           Charlot Soldato   
titolo originale       Shoulder Arms    
regia   Charlie Chaplin    
interpreti   Charlie Chaplin, Sydney Chaplin, Edna Purviance, Henry Bergman, Jack Wilson, Tom Wilson, Loyal Underwood, Albert Austin    
genere   Comico    
durata   41'    
produzione   USA    
anno   1918    
         

    

Cinema Estate 2015

   
 Cinema Estate 2015
22.06.2015

CHARLOT SOLDATO
(Shoulder arms)

Regia di Charlie Chaplin
(1918)
Commento musicale dal vivo:
  • Marco Dalpane, pianoforte
  • Angelo Adamo, armonica


29.06.2015
LA GRANDE SPARATA
(The strong man)

regia di Frank Capra
(1926)
con Harry Langdon


05.07.2015
IL COMPAGNO B
(Pack up your troubles)

Regia di George Marshall e Ray McCarey
(1932)
con Stan Laurel e Oliver Hardy




Riva del Garda
Galleria S. Giuseppe
Ore 21.30
Ingresso libero | Free admission
   

 

Inizia il nostro piccolo ciclo estivo sotto la Galleria San Giuseppe a Riva.

Stanchi dei festeggiamenti della prima guerra mondiale, abbiamo pensato di occuparcene anche noi ma con un po' di sorriso in più! Proietteremo dunque tre film comici ambientati durante la Grande guerra, il primo dei quali - come oramai da tradizione- con l'accompagnamento musicale dal vivo.

Si inizia lunedì 22 giugno con «Charlot Soldato», un film interpretato, diretto e prodotto da Charlie Chaplin, con Sydney Chaplin, Edna Purviance, Henry Bergman, Jack Wilson. Genere comico, durata 41 minuti, produzione Stati Uniti 1918. 

La rassegna prosegue lunedì 29 giugno con «La grande sparata» di Frank Capra, con Harry Langdon, genere commedia. realizzato nel 1926 negli Stati Uniti. Durata: 78 minuti.

Si conclude lunedì 5 luglio con: «Il compagno B» di George Marshall e Ray MacCarey, con Stan Laurel e Oliver Hardy, realizzato nel 1932 negli Stati Uiti, genere comico. Durata: 65 minuti.


Il segnalibro in formato pdf

  

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

La viaccia

  

La viaccia (o il bell’Antonio)Fine Ottocento: il giovane campagnolo Amerigo s'innamora di Bianca, incontrata in un bordello di Firenze, e per frequentarla deruba lo zio. Ferito di coltello, cerca di rivederla.

Da L'eredità (1889) di Mario Pratesi - grazie anche a una sceneggiatura ben calibrata (Pratolini, Festa Campanile e Franciosa) -  un Bolognini in gran forma ha tratto un film bellissimo, quasi come Casco d'oro, se non fosse per un sovrappiù di preziosismo crepuscolare.

Stupenda fotografia di L. Barboni e una smagliante Cardinale. 2 Nastri d'argento 1962 a Flavio Mogherini (scene) e Piero Tosi (costumi).






REGIA
  Mauro Bolognini        La viaccia (o il bell’Antonio)
INTERPRETI

  Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Romolo Valli, Pietro Germi, Emma Baron  
GENERE   Drammatico  
DURATA   106'  
PRODUZIONE   Italia  
ANNO
  1961  
 



   

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

   Vaghe stelle dell’orsa

  

Vaghe stelle dell’orsaSandra Luzzatti torna con il marito Andrew da Ginevra a Volterra, nella casa natale dove incontra il fratello Gianni con cui ebbe un rapporto morboso; la madre, inferma di mente, è rinchiusa in una clinica. Il passato ritorna, anche quello del loro padre, studioso ebreo morto in un lager. Andrew chiede un chiarimento e parte, invitando la moglie a seguirlo, mentre il fratello la scongiura di restare.

Dramma intimista e decadente dove, tentando di conciliare Sofocle (Elettra) con D'Annunzio (Forse che sì, forse che no), Visconti si sforza di elevare a livello tragico la vicenda e si scontra con le modeste dimensioni drammatiche dei personaggi. Scritto dal regista con Suso Cecchi D'Amico e Enrico Medioli; fotografia di A. Nannuzzi con insolito uso dello zoom; musiche di C. Franck.

Una fulgida Cardinale. Leone d'oro a Venezia, immeritato come sarebbero stati meritati quelli per La terra trema, Senso, Rocco e i suoi fratelli.






REGIA
  Luchino Visconti        Vaghe stelle dell’orsa
INTERPRETI

  Claudia Cardinale, Jean Sorel, Michael Craig, Renzo Ricci, Fred Williams  
GENERE   Drammatico  
DURATA   100'  
PRODUZIONE   Italia  
ANNO
  1965  
 



   

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

   La ragazza di Bube

 

La ragazza di Bube

Storia di Mara, ragazza toscana che diventa donna sacrificando alcuni anni della sua vita a un ex partigiano condannato per omicidio. Del romanzo (1960, premio Strega) di Carlo Cassola il film è una riduzione fedele.

Intorno a Mara, "la prima apparizione umana positiva di grande statura della nuova narrativa italiana" (Italo Callvino), già in Cassola i rappresentanti dell'estremismo (il padre di Mara, i compagni di Bube) sono tenuti in ombra. Nel film sono quasi al buio, così com'è sfocato lo sfondo storico.

Pur non parlando né camminando (Mario Soldati dixit) da toscana, Claudia Cardinale, finalmente non doppiata, è credibile, docile, tenera. Bellissimo bianconero di Gianni di Venanzo (1920-66).






REGIA
  Luigi Comencini        La ragazza di Bube
INTERPRETI

  Claudia Cardinale, Marc Michel, George Chakiris, Carla Calò, Bruno Scipioni  
GENERE   Drammatico  
DURATA   110'  
PRODUZIONE   Italia  
ANNO
  1963  
 



   

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

   La ragazza con la valigia

 

La ragazza con la valigiaAida Zepponi è una cantante da orchestrina che è stata raggirata dal playboy Marcello che poi è sparito dandole un cognome falso. La ragazza riesce a mettersi sulle sue tracce e arriva alla lussuosa villa in cui costui vive con il fratello sedicenne Lorenzo che viene mandato in avanscoperta per allontanarla dicendole che ha sbagliato indirizzo. Il giovane però se ne innamora e viene a conoscenza della sua non facile vita.

Zurlini dopo Un'estate violenta, ambientato nel 1943, affronta il presente prendendo le mosse però da un episodio accadutogli a fine anni Quaranta quando aveva incontrato una giovane donna, divenuta poi famosa, che all'epoca era indossatrice e che gli aveva raccontato episodi della sua vita che ora finiscono con il divenire il tessuto esperienziale di Aida.

Dei due protagonisti Zurlini affermava. "Erano due personaggi stranamente assortiti, appartenenti a mondi differenti, due solitari che esprimono nel loro incontro la volontà di aiutarsi reciprocamente. Questo cocktail, non mescolato a freddo con ingredienti conosciuti, rivela subito tutta la sua potenza esplosiva." Ciò che affiora progressivamente da questo incontro è un fondo di disperazione che accompagnerà tutto il cinema di Zurlini e a cui Jacques Perrin offrirà la fisicità giusta. L'attore francese metterà a disposizione il suo mix di stupore, innocenza e dolore al Dino di Cronaca familiare e al tenente Drogo de Il deserto dei Tartari.

Qui, messo a confronto con una stupenda e complessa figura femminile interpretata da una Claudia Cardinale (doppiata da Adriana Asti) al meglio delle sue potenzialità espressive, trova l'occasione per ritagliarsi un ruolo da comprimario di grande qualità. Perché Aida (nome impegnativo) è una donna a cui basta corrucciare lo sguardo o sorridere per passare dalla tristezza più profonda alla (apparente) allegria più sfrenata e la Cardinale sa metterne in rilievo con grande naturalezza tutte le contraddizioni ma anche tutti gli slanci. Il suo personaggio anticipa in qualche misura quello dell'Adriana di Io la conoscevo bene.






REGIA
  Valerio Zurlini        La ragazza con la valigia
INTERPRETI

  Gian Maria Volonté, Claudia Cardinale, Renato Baldini, Corrado Pani, Romolo Valli  
GENERE   Drammatico  
DURATA   103'  
PRODUZIONE   Francia  
ANNO
  1961  
 



   

 

Lunedì Cinema | Cineforum 2014 -2015

   Moonrise Kingdom

 

Moonrise KingdomEstate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo 'difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.

È indispensabile prestare attenzione all'ouverture di Moonrise Kingdom e non abbandonare la sala prima della fine dei titoli di coda per comprendere il senso profondo del film di Anderson che, altrimenti, rischia di essere letto superficialmente come un'ulteriore esibizione di genialità narrativa infarcita di gag e di trovate visive senza però che si vada oltre.

Non è così. Chi era bambino nella prima metà degli Anni Sessanta ha molto probabilmente nella propria raccolta di vinili la suite didattica "Young Person's Guide to the Orchestra" di Benjamin Britten in cui si presentavano i diversi strumenti che compongono l'orchestra basandosi su un tema di Purcell in cui l'ensemble si riuniva per eseguire una fuga. Una fuga è esattamente ciò che mettono in atto Suzy e Sam. Una fuga che serve apparentemente a scomporre ma in realtà ha come meta la ricomposizione dei frammenti di due vite che rischiano la dissoluzione.

Alla fine del film Anderson gioca con questo fil rouge sonoro di nuovo 'scomponendo': questa volta tocca alla musica di Desplat, autore del soundtrack originale del film. Ci ricorda così, al contempo, che fare cinema (stanno scorrendo i titoli di coda non dimentichiamolo) è 'orchestrare' varie e quasi innumerevoli professionalità ma riesce anche a fare di più. Sottolinea che il suo cinema più recente è orientato a cercare le radici del comportamento adulto in accadimenti che hanno marcato gli anni giovanili.






REGIA
  Wes Anderson        Moonrise Kingdom
INTERPRETI

  Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton  
TITOLO ORIGINALE   Moonrise Kingdom  
GENERE   Drammatico  
DURATA   94'  
PRODUZIONE   USA  
ANNO
  2012